Home Aziende Dazn Dazn verso lo stop alla doppia utenza per ogni abbonamento

Dazn verso lo stop alla doppia utenza per ogni abbonamento

Si profila un cambiamento epocale per Dazn. Secondo rumors sempre più insistenti, la piattaforma di streaming si appresterebbe a bloccare la visione a due utenti per singolo abbonamento.

Una pratica, giova ricordarlo, del tutto legale. Infatti, il contratto attualmente in vigore lo dice espressamente. «L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del Servizio DAZN su un massimo di due (2) dispositivi contemporaneamente..… l’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri.», così recita il testo.

Una prassi quindi finora ammessa senza problemi da Dazn. ma che, evidentemente, sta iniziando a pesare non poco sulle casse della società..

Dazn concurrency

Dazn, il fenomeno concurrency

La visione contemporanea di contenuti con un singolo abbonamento è definita concurrency.
Un’opzione molto apprezzata (per ovvie ragioni) dagli utenti, che in molti casi si dividono i costi della piattaforma di streaming.
Il fenomeno non riguarda solo Dazn: Netflix, ad esempio, ne fa da sempre uno dei tratti distintivi dei propri abbonamenti di costo crescente. Il pacchetto più completo prevede infatti ben 4 utenti contemporanei con una singola sottoscrizione.

Dazn non ha mai rilasciato dati ufficiali, ma secondo Il Sole 24 Ore (che cita fonti interne alla piattaforma) sono circa il 20% gli utenti che sfruttano la possibilità di due stream in contemporanea e che lo fanno in modo fraudolento o attraverso mercati paralleli.

Il mercato parallelo degli account, ai confini della legalità

La possibilità tecnologica di vedere più flussi di streaming indipendenti con un singolo abbonamento ha ben presto creato un florido business: la vendita di account condivisi.
Siti come Diveedi o Togheter Price fanno dello sharing la loro ragion d’essere. In punta di diritto, queste società non commettono alcun illecito. Sono gli utenti a doversi sincerare che il loro contratto permetta l’utilizzo da parte di terzi. Ad esempio, YouTube Premium può essere condiviso solo nel gruppo famiglia. In altri casi si deve dichiarare di risiedere assieme al titolare dell’abbonamento principale.
Esistono anche mercati illegali di account, ovviamente nel mirino di Dazn e di tutte le piattaforme di streaming.

Piattaforme che, senza dubbio, non apprezzano affatto il mercato parallelo degli account: di fatto sottraggono loro risorse ed abbonati.

Abbonamenti, i numeri non bastano

Ad oggi Dazn non ha rilasciato alcuna comunicazione ufficiale. Tuttavia è facile immaginare che l’eventuale passaggio a singolo utilizzo degli abbonamenti sia legato ad un numero insoddisfacente degli stessi.
Del resto, la polemica attorno ai dati di audience aveva creato non pochi problemi a Dazn.
Secondo quanto raccontato dal Sole 24 Ore, sarebbe prossimo l’invio delle comunicazioni ai clienti. Resta da valutare come sarà accolta la modifica, certamente non migliorativa delle condizioni contrattuali. Sarà la strada giusta per aumentare gli abbonamenti, o produrrà un effetto opposto? Non rimane che attendere con la giusta curiosità.

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