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Guida a Internet via satellite: come averlo e quanto costa

Il servizio STTH (Satellite To The Home) per Internet via satellite richiede un impianto di ricetrasmissione dedicato, differente da quello televisivo per Sky e tivùsat, e un piano di abbonamento. Scopriamo quali sono i componenti necessari, le piattaforme e i servizi disponibili, cosa offrono e quanto costano.

Dopo aver analizzato in questo articolo come funziona internet via satellite (STTH), i suoi pregi e, purtroppo, anche i suoi limiti, ci occupiamo ora degli aspetti più pratici come l’impianto di ricetrasmissione (parabola, LNB, modem) e dei piani di abbonamento disponibili nel nostro Paese.

Basta una parabola da 70-80 cm

Come qualsiasi altro servizio satellitare (Tv, radio, ecc.), anche l’STTH richiede l’installazione di una parabola, quasi identica a quella di Sky o tivùsat. Per i satelliti broadband sono necessarie antenne di piccolo diametro, indicativamente tra i 70 e gli 80 cm, di norma fornite da chi commercializza i piani di abbonamento e proposte con diverse formule (vendita tradizionale, rateale oppure noleggio).

La parabola può essere installata senza l’aiuto di un tecnico professionista: basta seguire attentamente le istruzioni in dotazione e, se necessario, affidarsi alle app e ai siti web che aiutano a puntare e configurare l’antenna.

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È bene però sottolineare che il puntamento dei satelliti operanti in banda Ka-Sat risulta più critico rispetto a quelli in banda Ku dei canali radiotelevisivi. Per questo motivo, se non siete esperti, vi consigliamo di affidare il lavoro ad un installatore esperto in questo tipo di impianti.

LNB e modem ad-hoc

Sul braccio della parabola va installato anche l’LNB, ovvero il convertitore di segnale: è totalmente differente da quello utilizzato per i canali televisivi, molto più sofisticato e quindi anche costoso.

Mentre l’LNB per i canali Tv Sat ha il solo compito di ricevere i segnali e convertirli, quello per l’STTH deve anche trasmetterli, ovvero instaurare un canale di ritorno per l’upload dei dati verso il satellite. L’STTH non richiede infatti infrastrutture esistenti, nemmeno il semplice doppino e una connessione ADSL come canale di ritorno. È totalmente autonomo e, proprio per questo, è perfetto per le zone più remote e sperdute. Anche l’LNB può essere acquistato (anche a rate) o noleggiato.

Alcuni supporti per l’LNB STTH possono essere modificati o sostituiti per accogliere anche l’LNB dedicato alla ricezione radiotelevisiva dallo stesso satellite o nelle immediate vicinanze (es.: Eutelsat Hotbird 13° Est). Grazie a questa soluzione, la stessa parabola permette di accedere a entrambi i servizi Tv e internet.

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Altro elemento fondamentale dell’impianto STTH è il modem satellitare: va installato in casa (o in ufficio) e collegato sia all’LNB sia allo switch oppure al router Wi-Fi per distribuire i dati alla rete LAN e raggiungere i device connessi (smartphone, tablet, PC, smart Tv, decoder, ecc.).

Internet via satellite Internet via satellite

In alcuni casi il modem satellitare include già il router e l’access point Wi-Fi così da semplificarne l’installazione. Alcuni modem satellitari si possono anche collegare alle reti DSL così da sfruttare il servizio STTH come prioritario o secondario (backup) in caso di interruzioni.

Euro Broadband, la piattaforma STTH di Eutelsat

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Euro Broadband (ex Tooway) è la piattaforma satellitare bidirezionale gestita dall’operatore satellitare Eutelsat. È basata sulla tecnologia SurfBeam2 di ViaSat ed utilizza i satelliti Ka-Sat (9° Est) e Konnect HTS (7° Est). Si appoggia ai partner commerciali SkyDSL per l’utenza privata e Telespazio per quella professionale così da fornire alla clientela soluzioni chiavi in mano adatte a ogni esigenza. Tra i distributori più importanti figurano Big Blu Broadband (ex Open-Sky – mercato consumer e professionale) e Bo & Mia Telecom (solo consumer).

Sono previsti diversi piani di abbonamento mensile che si differenziano principalmente per la velocità massima di download (15, 30, 40 o 50 Mbps) e il bundle dati disponibile alla massima velocità consentita dal singolo profilo (10, 20, 25, 30, 60, 75, 100 e 200 GB). Superato il bundle, la velocità si riduce a pochi Mbps. Alcuni piani prevedono la navigazione flat durante le ore notturne così da non intaccare i giga mensili a disposizione. I prezzi partono da soli 10-15 euro mensili ma possono arrivare a superare i 60 euro.

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Se non specificato nel contratto, le tariffe mensili o la quota di attivazione non comprendono l’hardware necessario a ricevere, trasmettere e gestire il segnale satellitare. È bene sottolineare che i listini vengono spesso modificati con l’aggiunta di opzioni e scontistiche di benvenuto. Per le quotazioni aggiornate consigliamo quindi di visitare i siti web dei partner e dei distributori.

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L’hardware comprende una parabola da 77 cm di diametro con sistema di fissaggio a muro o a palo (99 euro da listino SkyDSL), un LNB RT2103N (TRIA) per la ricetrasmissione dei segnali in banda Ka con polarizzazione circolare (169 euro), un modem satellitare RM4100 con ingressi RX/TX coassiali e interfaccia LAN Gigabit collegabile a qualsiasi PC, switch e router (169 euro), un router satellitare RM5111 con interfaccia LAN Gigabit e Wi-Fi b/g/n Dual Band  (249 euro), un adattatore per la ricezione televisiva satellitare da Astra 19,2° Est (49,90 euro).

Il kit comprendente l’antenna, l’LNB Tria e il modem RM4100 può essere acquistato a rate (19,90 euro una-tantum e 9,99 euro per 24 mesi) oppure noleggiato (69,90 euro una-tantum e 4,90 euro mensili). Anche queste tariffe sono soggette a variazioni.

Astra Connect, il servizio STTH anche in modalità triple-play

La piattaforma Astra Connect dell’operatore lussemburghese SES utilizza le frequenze Ka dei satelliti Astra in orbita a 28,2° e 23,5° Est.

La velocità massima di connessione è di 20 Mbps in download e 2 Mbps in upload. Astra Connect offre anche servizi triple play (internet, telefonia VoIP e Tv) consentendo con la stessa parabola (e l’LNB Quad opzionale) la ricezione dei canali radiotelevisivi in chiaro e quelli a pagamento dei bouquet spagnoli, inglesi, tedeschi, francesi, ecc.

I servizi Astra Connect adottano coperture non accessibili nelle regioni meridionali italiane, in particolare in Calabria, Sicilia e Puglia meridionale, quando si utilizza l’antenna “standard” in dotazione (vedi area centrale di questo footprint). Questo significa che sono richieste antenne più grandi da valutare caso per caso con il fornitore del servizio (es.: Pluscom).

Il kit Astra Connect “standard” per la banda Ka comprende una parabola da 78 cm di diametro, un convertitore bidirezionale (iLNB), un modem satellitare con interfaccia LAN e ingressi coassiali (RX/TX), tutti i cavi necessari per collegare la parabola, il modem ed il PC, gli strumenti per facilitare il puntamento della parabola (anche fai-da-te per chi possiede un minimo di esperienza ed un misuratore di campo) e le istruzioni per l’installazione. Su YouTube sono disponibili i video-tutorial per i kit Newtech e Gilat.

 

Primi test per TIM, partenza ufficiale a ottobre

TIM ha avviato la prima sperimentazione del servizio STTH riservata ai suoi clienti di rete fissa che si trovano nella aree non ancora raggiunte dalle reti broadband (ADSL) e ultrabroadband (FTTC, FTTH, FWA).

I primi 1000 clienti TIM che aderiranno alla sperimentazione potranno testare in esclusiva il nuovo servizio, erogato dal satellite Konnect HTS, prima del lancio commerciale previsto per la fine dell’anno. L’altro requisito è abitare nelle zone coperte dal segnale satellitare, ovvero tutta l’Italia ad eccezione della Sicilia e del centro-sud della Sardegna.

L’unico costo da sostenere è pari a 19,90 euro mensili per tutta la durata della sperimentazione, con traffico internet alla massima velocità (100 Mbps in download, 5 Mbps in upload) per i primi 100 GB. Al superamento del plafond la velocità viene ridotta rispettivamente a 4 e 1 Mbps.

Il kit satellitare, comprensivo di parabola, trasmettitore esterno e modem Wi-Fi, viene invece fornito in comodato d’uso. Anche l’installazione è gratuita ed effettuata da un tecnico specializzato.

Anche Open Fiber scommette sul satellite

Open Fiber, società controllata da Enel e CDP (Cassa Depositi e Prestiti), ha stretto una partnership con Telespazio, leader europeo nelle soluzioni e nei servizi satellitari. L’obiettivo è quello di proporre alla clientela la connettività satellitare dove le altre tecnologie (FTTH e FWA) non sono disponibili, principalmente case isolate, baite di montagna, piccole isole e aree impervie.

L’STTH offrirà quindi un’opportunità alternativa per cablare luoghi che altrimenti resterebbero privi di connettività e quindi in pieno digital divide.

In base all’accordo, Open Fiber acquisterà il servizio STTH da Telespazio: il segnale sarà trasmesso, senza soluzione di continuità, tramite link satellitare e ricevuto da un’antenna di ridotte dimensioni installata e configurata a casa del cliente, completando così l’offerta esistente di Open Fiber attivabile attraverso gli operatori partner dell’azienda (Fastweb, Vodafone, Eolo, Wind 3, Tiscali, Sky WiFi e molti altri).

L’STTH sarà utilizzato anche per garantire copertura a una parte delle cosiddette “aree bianchissime”, cioè prive di connettività sia fissa sia mobile, dove Open Fiber ha avviato un piano ad hoc in circa 200 comuni italiani su impulso del Ministero dell’Innovazione.

1 COMMENTO

  1. Open sky non esiste piu x chi abita in zone non servite adsl e wifi comr me rimane senza telefono e i ternet assurdo nom esiste nulla x i privati

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