Abbiamo utilizzato per alcune settimane un sistema antifurto wireless di Ajax Systems, azienda ucraina che negli ultimi dieci anni è riuscita a creare fiducia nei suoi clienti grazie a prodotti semplici e allo stesso tempo completi, consigliati da molti professionisti del settore.
Il cuore dell’antifurto che abbiamo testato è l’Hub 2 (309 euro), capace di controllare fino a 100 periferiche in contemporanea, gestire allarmi visuali dotati di report fotografici e connessa a internet grazie a una connessione Ethernet e due SIM card differenti, in grado di offrire un’efficace protezione verso i tentativi di jamming più avanzati.
Il sistema Ajax può essere installato in pochi minuti con un’app completamente tradotta in italiano e si basa sul fotografare dei QR code nei vari sensori per accoppiarli con la centralina; l’app poi può essere usata per controllare lo stato di ogni sensore e di ogni stanza, attivare e disattivare l’antifurto e impostare i parametri anche più avanzati usando i menu guidati. Ajax raccomanda tuttavia di affidarsi a un installatore professionale per evitare falsi allarmi e garantire un funzionamento perfetto in situazioni di rischio vitale.
Come funziona un antifurto wireless
Permette l’integrazione di sistemi di videosorveglianza di terze parti, con il supporto nel momento in cui scriviamo delle telecamere di Safire, Hikvision e Uniview, perfettamente integrate nella stessa app di controllo.
Il sistema è collegato al cloud di Ajax System, componente attivo pronto a segnalare agli utilizzatori registrati quando non riesce a comunicare con la centralina monitorando così dall’esterno il buon funzionamento dell’impianto.
Nel cloud possono essere registrati più utenti con diversi privilegi di accesso, ognuno con i suoi codici di sicurezza PIN. Si può quindi permettere l’accesso in autonomia ad alcune zone della casa ai propri collaboratori, mantenendo protette altre aree senza che l’allarme possa essere disabilitato.
I diversi utenti possono inoltre impostare il tipo di notifiche che possono ricevere, così come l’accesso alle immagini di sicurezza che vengono raccolte al momento dell’allarme.
Una caratteristica propria del sistema Hub 2 è proprio quella di poter acquisire, solo all’occorrere dell’evento avverso, una sequenza di fotografie dai sensori compatibili e di inviarle a destinatari selezionati, così che questi possano decidere se derubricare l’evento a falso allarme – ad esempio un ritardo nell’inserire il codice di accesso da parte di un altro coinquilino – o registrando un’immagine a prova dell’avvenuta effrazione.
Il prodotto che permette la verifica degli allarmi è il MotionCam (187 euro), sensore di movimento PIR dotato di telecamera. Le immagini che vengono registrate sono abbastanza limitate in risoluzione, fino a 640 × 480 pixel, ma sono molto nitide in tutte le condizioni di luce con cui abbiamo fatto la prova e vengono mostrate sul telefono del proprietario come notifica in meno di 9 secondi anche in condizioni di rete non ottimali, tempo che permette di reagire prontamente.
Il sensore è alimentato a batterie capaci di durare fino a 4 anni senza necessità di sostituzione e comunica usando la tecnologia Jeweller. Altri sensori PIR disponibili sono MotionProtect, MotionProtect Plus (capace di riconoscere i movimenti d’aria) e CombiProtect, in grado di rilevare il rumore di rottura di un vetro.
Jeweller è il protocollo radio proprietario bidirezionale di Ajax System, basato sulla portante dei 868 MHz. Le trasmissioni vengono protette mediante un meccanismo di frequency hopping capace di trovare il canale più libero e sono cifrate con una versione personalizzata dell’algoritmo AES.
Le caratteristiche di Jeweller lo rendono capace di coprire distanze fino a 2 km in spazio aperto, con ottime performance anche negli appartamenti; in caso di forti problemi di trasmissione, si può optare per integrare l’impianto con estensori di portata, capaci anche di aumentare la durata della batteria dei sensori richiedendo loro di trasmettere con una potenza inferiore.
Le porte le abbiamo protette con DoorProtect Plus (74 euro), coppia di magneti capaci di rilevare l’apertura, gli urti verso la finestra e l’inclinazione; disponibile anche nella versione DoorProtect (49 €) capace di riconoscere solo l’apertura delle porte, è molto pratico e permette di proteggere le entrate.
Per prevenire incendi abbiamo installato in cucina il FireProtect (98 euro), rilevatore di fumo con sensore di temperatura; controlla che questa non abbia sbalzi improvvisi e come valore aggiunto può essere usato come termometro per la stanza nel quale è installato.
La versione Plus (147 euro) aggiunge il rilevatore di monossido di carbonio, inquinante molto pericoloso in quanto totalmente inodore e capace di saturare l’aria di una stanza rendendola irrespirabile.
Nel bagno, dietro alla lavatrice, abbiamo installato il dispositivo LeaksProtect (65 euro) per il riconoscimento degli allagamenti. Si appoggia sul pavimento in prossimità a un luogo dove può avvenire una perdita d’acqua e reagisce non appena ne rileva la presenza; nei nostri test simulati è stato molto efficace, accorgendosi alla prima goccia della presenza di liquido.
L’antifurto ci viene notificato direttamente nell’app, sotto forma di notifica arricchita di fotografie e informazioni utili a comprendere subito in quale zona della casa è stato attivato. Abbiamo installato inoltre una HomeSiren (81 euro), piccola sirena da interni capace di emettere un fischio fino a 105 dB; il suono è udibile in casa, non troppo forte da stordire, ma adeguato a dissuadere i malintenzionati ed allertare gli abitanti; posizionandola vicino alla camera da letto garantisce un risveglio rapido. Ajax Systems ha a catalogo anche sirene da esterno capaci di ben 113 dB di potenza e in grado di emettere luci lampeggianti per attirare meglio l’attenzione.
Per l’attivazione dell’antifurto abbiamo provato due prodotti distinti: il primo si chiama KeyPad (131 euro) ed è un tastierino numerico da muro, idealmente posizionato vicino all’entrata così da avere accesso rapido alla disattivazione dell’impianto, mediante codice PIN personale.
Molto comodo è SpaceControl (42 euro), telecomando dotato di 4 bottoni per impostare le principali funzionalità di sicurezza inclusa la modalità notturna perimetrale e dotato di un pulsante antipanico; la conformazione e il peso lo rendono perfetto per essere agganciato al mazzo di chiavi ed è dotato di un sistema di protezione contro la pressione accidentale dei tasti.
Come ultimo accessorio abbiamo provato Socket (102 euro), una presa controllata e dotata di sistema per il monitoraggio del consumo energetico. Di tipo Shucko, si installa frapponendola tra la presa a muro e la spina dell’elettrodomestico che si intende controllare da remoto.
Rispetto a prodotti ben più economici con funzionalità simili, si caratterizza da una dimensione estremamente ridotta così da risultare poco ingombrante anche se inserita in ciabatte affollate, e dall’uso del protocollo di comunicazione sicuro Jeweller che accomuna tutti i componenti del sistema di Ajax.
Il nostro giudizio
L’installazione dell’impianto ci ha richiesto poco tempo, una decina di minuti per ogni sensore per scegliere dove posizionarlo ed effettuare il pairing con la centralina.
L’attività più complicata, non per i comandi ma per la nostra voglia di conoscenza, è stata quella di entrare nelle impostazioni di ogni settore e ottimizzarle tutte, impostando i livelli di utenza, le zone e gli ambienti.
Il tutto è stato guidato da ottimi manuali in lingua italiana scaricabili dal sito e da un’app veramente ben pensata.
Nei nostri test tutti i sensori hanno poi reagito come ci aspettavamo, segnalandoci allarmi, tentativi di manomissioni quali la rimozione delle batterie e gestendo correttamente le priorità impostate. La sensazione di aver protetto la casa da incidenti e malintenzionati è presente e consolidata, confermando la bontà del sistema Ajax.