Home Aziende D-Link In prova: il sistema AX3200 di D-Link per un Wi-Fi supportato dall’AI

In prova: il sistema AX3200 di D-Link per un Wi-Fi supportato dall’AI

Abbiamo avuto modo di provare due nuovi prodotti della serie Eagle Pro AI di D-Link, il router R32  e il sistema mesh M32, allo scopo di rendere disponibile il segnale Wi-Fi in tutta l’abitazione, sia essa estesa su un singolo piano o suddivisa fra più piani.

D-Link Eagle Pro AI

Entrambi i prodotti sono accomunati dal marchio Eagle Pro AI, la serie di D-Link per la creazione di ecosistemi Wi-Fi 6 con algoritmi di gestione e controllo basati su AI. I vari prodotti con lo stesso marchio sono infatti tutti compatibili fra di loro e possono essere gestiti centralmente, creando reti magliate (mesh) che vengono ottimizzate da un algoritmo di intelligenza artificiale per migliorare il modo in cui viene utilizzata la tecnologia beamforming.

Oltre alla configurazione della rete Wi-Fi, gli algoritmi AI gestiscono l’ottimizzazione del traffico, dando la facoltà di prioritizzare streaming video, giochi e teleconferenza, in modo che funzionino senza interruzioni né problemi; inoltre, nell’app possiamo trovare ogni settimana una serie di reportistica sulla qualità del segnale e sui dispositivi che hanno usato di più la rete, permettendoci di impostare eventuali ottimizzazioni.

I router presentano un’interfaccia web dotata di alcune funzionalità interessanti, come la gestione del firewall e dei livelli di servizio. La mappa in home page permette di identificare eventuali problemi di connessione fra nodi e client.

Il sistema Eagle Pro AI include un sistema abbastanza basico, ma funzionale, per la gestione delle opzioni di Parental Control; sono supportati fino a 12 profili diversi, decisamente sufficienti per la maggioranza delle famiglie italiane, ai quali si possono associare diversi dispositivi. Ogni profilo può avere diversi orari durante i quali è disponibile l’accesso a internet, oltre a un bedtime configurabile, cioè l’orario notturno durante il quale il Wi-Fi viene spento. I genitori possono inoltre impostare nei vari profili siti bloccati: per fare ciò, non esistono liste precompilate o categorie, ma occorre impostare singolarmente ogni dominio.

La modalità bedtime, cioè orario di riposo, rientra nelle impostazioni della cosiddetta Modalità Salute, che può essere attivata anche per l’utenza generale che non appartiene ad alcun profilo. Questo fa sì che i dispositivi connessi vedano un messaggio, scelto dall’amministratore della rete, informandolo del blocco all’accesso a Internet.

D-Link consiglia di utilizzare i suoi prodotti con l’app gratuita Eagle Pro AI per iOS e Android; essenziale nella sua semplicità, presenta oltre alle opzioni di configurazioni anche quello che serve per eseguire una gestione quotidiana della rete e dei diversi profili di accesso. Restituisce ogni settimana alcuni report utili.

Tutte le opzioni di configurazione, compreso il primo setup e la gestione degli aggiornamenti firmware, sono gestite nell’app gratuita Eagle Pro AI per iOS e Android: l’app è estremamente semplice, tutta tradotta in italiano a parte alcuni dei video tutorial, con poche opzioni ben organizzate. L’abbiamo trovata in alcuni punti un po’ complessa, soprattutto nella fase di impostazione iniziale, teoricamente gestita semplicemente inquadrando un codice QR incollato sotto a ogni device compatibile, ma alla fine avendo un processo estremamente lungo (nell’ordine dei minuti) che, per uno dei tre nodi provati, ha richiesto di riprovare più volte prima di riuscire a completarlo correttamente. Inoltre, molte configurazioni richiedono un riavvio del sistema e quindi un blocco della rete di qualche minuto: questo succede anche per operazioni non conclusive, come ad esempio quando abbiamo attivato il Wi-Fi Guest, ma prima di aver potuto sceglierne il nome e la password, operazione che ha richiesto un ulteriore riavvio.

Il sistema raccoglie statistiche dettagliate di utilizzo per ogni dispositivo connesso e permette di impostare livelli di priorità di accesso anche solo temporanei per far fronte a esigenze particolari di real time, come durante una importante videoconferenza o la partita decisiva a Call of Duty Warzone.

L’app, nella fase di setup, fornisce numerose schermate che mostrano molto chiaramente come dovranno essere posizionati i vari nodi della rete in ogni tipologia di abitazione: D-Link consiglia di non separare i nodi con più di un muro di mattoni, o al limite due in materiali più leggeri come legno o cartongesso; allo stesso tempo, fra i vari piani, suggerisce di posizionare i nodi con un angolo di 30° per aver la miglior trasmissione del segnale mesh. L’app consiglia anche a che altezza dal pavimento e distanza dal muro posizionare i vari nodi: seguire la guida migliora in modo percepibile la qualità del segnale distribuito per casa. Le indicazioni di posizionamento dei vari nodi valgono soprattutto nel caso di backhaul, cioè collegamento fra gli stessi, gestito in Wi-Fi: il sistema Eagle Pro AI permette anche di collegarli tramite cavo Ethernet, garantendo performance decisamente più alte e facendo sì che, a qualsiasi nodo ci si connetta, si ottengano performance equivalenti alla connessione al primo router.

La velocità del router, soprattutto in situazioni non congestionate, è buona e paragonabile a quella offerta dalla linea principale, seppur soffrendo della limitazione di non poter superare il Gigabit: in uno degli speedtest raccolti via Wi-Fi da un Macbook Air M1 possiamo notare come l’upload corrisponda praticamente alla velocità reale della linea, mentre il download sia inferiore a quanto ottenibile collegandosi via Ethernet al router.

Il router offre un sito web locale per la configurazione delle impostazioni avanzate: troviamo ad esempio le impostazioni di gestione della qualità del servizio (QoS), e tutto quello che concerne il Firewall integrato. La app e il sito web sembrano due sistemi complementari, il primo pensato per la gestione più quotidiana, il secondo per le operazioni avanzate che generalmente prediligono l’uso dell’ampio schermo di un computer.

Il router smart R32

Il router R32 è pensato per l’installazione su un piano, ma può anche essere appeso al muro grazie ai fori presenti sulla base. Ha quattro antenne omnidirezionali impostate per raccogliere al meglio i diversi segnali e sfruttare il beamforming per direzionare il flusso dati verso il dispositivo connesso.

Il router AX3200 Smart Router R32 è pensato per essere usato in autonomia o come nodo centrale della rete. Venduto a un prezzo consigliato di 228 €, è un router Wi-Fi 6 con un design che ricorda nella forma le ali di un’aquila, richiamando così il nome della serie. Di colore bianco sulla superficie e grigio nella base, ha quattro antenne esterne omnidirezionali ben visibili, spostabili con facilità e allo stesso tempo ben ferme nella posizione nelle quali sono poste.

Presenta quattro porte LAN e una WAN di colore giallo, tutte limitate a un gigabit di velocità massima: questo limita l’uso di questa serie per gli utenti serviti dalle moderne fibre ottiche domestiche che facilmente raggiungono i 2.5 gigabit al secondo o anche di più; lo scambio di dati sulla rete interna è, nelle situazioni ottimali, più rapido di quanto il router possa gestire verso Internet, avendo un supporto massimo a 2.400 megabit al secondo sulla portante a 5 GHz. Mancano, rispetto a molti prodotti simili, una o più porte USB che possano essere usate per la condivisione di file, stampanti o chiavette per una seconda linea di backup.

Il router presenta 4 porte Ethernet dedicate alla LAN interna e una porta WAN per il collegamento al modem principale. Troviamo poi il tasto WPS, il pulsante di reset e l’alimentazione.

Il router emette una rete Wi-Fi principale e una opzionale per gli ospiti: non abbiamo trovato modi per abilitare più SSID, né per definirne due separati, uno per la frequenza di 2.4 GHz e uno per quella a 5 GHz: questo può creare qualche problema con alcuni dispositivi IoT che richiedono di usare solo la rete a 2.4 GHz. Allo stesso modo, il fatto che il sistema scelga in autonomia, con algoritmi di AI, il canale Wi-Fi da utilizzare è una comodità molto apprezzata, ma al contempo può generare incompatibilità con i chip di alcuni dispositivi domotici che non sono compatibili con i canali alti.

Il sistema mesh D-Link M32

Gli M32 vengono venduti a coppie o in pacchi da tre e sono tutti identici funzionalmente. Possono lavorare come router, ma vedono il loro meglio per estendere una rete mesh generata dall’R32.

Per completare il nostro setup, abbiamo aggiunto le due torrette che compongono il kit D-Link AX3200 Mesh System M32; venduto a 173,96 euro, esiste in versione anche con 3 torrette.

Ogni torretta è un router con funzionalità praticamente paragonabili al D-Link R32; le differenze risiedono nell’avere antenne solo interne, e due porte LAN al posto delle quattro presenti nell’altro prodotto.

L’assenza di antenne esterne ha permesso la creazione di un prodotto dall’estetica molto bella che richiama il design dell’intera serie; realizzato in plastica bianca lucida, presenta un solo led con la forma di una X sulla parte alta, e una base grigia. La sua forma lo rende un oggetto di arredamento interessante, va considerato però che la presenza del led di stato parecchio luminoso può renderlo un prodotto difficilmente installabile in una camera da letto.

D-link R32
Il set di porte che compone ognuno dei nodi M32 è simile a quelle del router R32, seppur in misura minore: tre porte Gigabit Ethernet, due per la LAN e una per la WAN, pulsanti WPS e reset e alimentazione.

Come accennato nei paragrafi precedenti, il collegamento con il nodo principale può avvenire tramite un canale della rete Wi-Fi o in forma cablata; quest’ultima permette di ottenere performance dai M32 paragonabili al collegamento al router principale. Nella nostra prova abbiamo trovato efficace la rete mesh generata, pur rilevando un deterioramento del segnale importante quando più muri sono presenti fra un nodo e l’altro, o fra il nodo e il computer o smartphone.

L’ecosistema di D-Link è un prodotto valido per utenze domestiche interessate ad estendere la portata del modem fornito dall’operatore di servizi internet, arricchendolo di alcune funzionalità AI relative al controllo genitoriale e alla gestione dei flussi dati che richiedono maggiore stabilità, come lo streaming e il gaming. Il supporto per la WAN fino a 1 gigabit al secondo potrebbe rivelarsi un limite nelle aree urbane ben servite da fibra ottica fino in casa (FTTH), mentre è sufficiente è ottimale nelle installazioni con velocità più limitate. Il prezzo dei prodotti, facilmente trovabili scontati grazie a offerte e promozioni, fornisce un buon rapporto qualità prezzo per un sistema adatto a utenze casalinghe con aspettative buone, ma non professionali, per i quali probabilmente sono preferibili prodotti di altra fascia di prezzo.

I due prodotti che compongono il nostro test: a sinistra il router R32, a destra i due nodi mesh M32, tutto parte della serie Eagle Pro AI AX3200 con Wi-Fi 6 di D-Link.

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