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Manutenzione parabola SAT: consigli e trucchi

Dieci domande (e risposte) sugli interventi di manutenzione della parabola satellitare per mantenerla sempre efficiente, sicura e garantire una perfetta ricezione dei segnali. Ogni quanto tempo vanno fatti? Cosa bisogna controllare? Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Perché è importante fare manutenzione alla parabola?

Alcuni elementi della parabola, soprattutto quelli in plastica e gomma, tendono a degradarsi rapidamente se sottoposti a condizioni atmosferiche avverse come gelo e caldo intenso, raggi UV ed elevata intensità, salsedine, forte umidità, grandine, ecc.

Altri elementi come il disco paraboloide e il supporto tendono ad arrugginirsi (se in acciaio) compromettendo la riflessione dei segnali e quindi la corretta ricezione dei canali radiotelevisivi satellitari, l’orientamento e la stabilità dell’antenna.

Senza contare poi l’effetto del vento e della grandine sul corretto orientamento dell’antenna verso i satelliti, il guano degli uccelli depositato sull’LNB e la parabola, ecc.

Se la parabola satellitare viene sottoposta a controlli costanti e minuziosi la ricezione televisiva si mantiene perfetta e i rischi di distacco e caduta (con ripercussioni sulla sicurezza di cose e persone) si riducono.

Ogni quanto tempo va fatta la manutenzione?

Dipende dal luogo e dal posizionamento della parabola. Nelle zone a basso tasso d’inquinamento, lontane dal mare e poco ventose, è consigliabile effettuare i controlli ogni 2-3 anni (anche 3-4 se la parabola è sul balcone o in altra posizione riparata).

Se invece la parabola si trova sul tetto, vicino al mare (la salsedine è altamente corrosiva) e in zone con forti venti ed escursioni termiche (notte/giorno, estate/inverno) è meglio controllarla più frequentemente, ad esempio 1-2 anni.

Posso farla io oppure devo chiamare l’antennista?

Dipende dalle condizioni del luogo di installazione della parabola. Se è posizionata su balconi o tetti piatti, facilmente accessibili e senza rischio di cadute grazie alla presenza di sistemi di sicurezza (linee vita, parapetti, ecc.), la manutenzione fai-da-te è fattibile limitatamente ai luoghi di proprietà esclusiva (es.: no tetto condominiale) e nel pieno rispetto delle norme di sicurezza (e di buon senso).

In tutti gli altri casi è meglio affidarsi all’antennista di fiducia che, grazie all’esperienza maturata, è in grado di prevedere eventuali rotture meccaniche o problemi elettrici ancor prima che si verifichino.

Cosa devo controllare?

Innanzitutto bisogna controllare le condizioni dei cavi coassiali (uno o più) che collegano il convertitore LNB allo switch DiSEqC, al motore DiSEqC 1.2/USALS o che scendono direttamente all’appartamento.

Se la guaina è fessurata, screpolata oppure “cotta dal sole ed è visibile la calza di schermatura è necessario sostituire la tratta danneggiata. Se il danno è lieve si può anche avvolgere la guaina con nastro isolante in PVC o, meglio, con nastro autoagglomerante (più elastico e resistente).

Nastro autoagglomerante (credit: Aliexpress/Render)

Controllare anche i connettori F intestati sul cavo e collegati all’LNB, al motore, allo switch DiSEqC, ecc. Se sono solo ossidati non bisogna fare nulla mentre se il cavo non è ben inserito nel connettore F è necessario rifare la crimpatura o riavvitarlo.

Poi si passa all’LNB, in particolare al tappo che protegge il feed (punto di ingresso dei segnali riflessi dalla parabola). Se è crepato o bucato è necessario sostituire l’intero LNB con uno dello stesso tipo (universale a singola uscita, Twin, ecc. – clicca qui per approfondimenti), magari approfittando dell’occasione per un upgrade (es.: da universale singolo a SCR/dCSS) capace di rendere più funzionale l’impianto e aggiornarlo alle nuove tecnologie.

Il passo successivo riguarda il supporto dell’LNB fissato alla parabola: se il collare o la culla sono crepati o rovinati dalle intemperie è necessario sostituirli (se si ha la fortuna di trovare quelli adatti per la parabola) o cambiare l’intera parabola.

L’ultima ispezione riguarda la struttura di sostegno ovvero palo, staffe, agganci, meccanismo di elevazione, ecc. Controllare il serraggio delle viti, i morsetti che fissano l’antenna al palo e quest’ultimo a muri, camini, ecc. Verificare la presenza di movimenti anomali dell’antenna sul piano orizzontale (azimut) e verticale (elevazione) causati da viti allentate o dal supporto danneggiato.

Se la parabola è motorizzata servono altri controlli?

. Oltre a quanto già visto sopra è necessario ispezionare il motore (monocavo DiSEqC, a pistone, rotore, ecc.) alla ricerca di ossidazioni, crepe e ruggine, pulire le parti in movimento (es.: pistone, ingranaggi a vista nei rotori, ecc.) e lubrificare i componenti seguendo scrupolosamente le indicazioni del produttore.

Di norma i motori a pistone e monocavo non richiedono manutenzione perché la meccanica è già lubrificata e sigillata.

Una parabola sporca “prende” meno segnale di una pulita?

No. Il segnale proveniente dai satelliti viene catturato e riflesso dal materiale utilizzato dal disco paraboloide (acciaio, alluminio, rete metallica annegata in un composto di fibra di vetro, ecc.) e non dal trattamento superficiale (es.: verniciatura a polveri). Le condizioni di quest’ultimo non pregiudicano quindi il livello e la qualità della ricezione.

La mia parabola è arrugginita: devo cambiarla o riverniciarla?

Se la superficie di riflessione del disco parabolico, i bordi o la struttura posteriore sono leggermente ossidati o arrugginiti non serve per forza cambiare l’antenna.

Se invece la ruggine è in stato avanzato e ha già iniziato a “mangiare” la lamiera è meglio sostituire l’antenna con un nuovo modello realizzato con trattamenti speciali (verniciatura a polveri con poliestere per esterni, lamiera in acciaio zincato/lega di alluminio, ecc. – vedi qui).

La riverniciatura è solitamente sconsigliata per ragioni di costo (superiore a quello di una nuova parabola), affidabilità e praticità (smontaggio, trattamento, rimontaggio, ecc.).

Quest’estate la mia parabola è stata danneggiata dalla grandine: devo cambiarla?

Dipende dall’entità dei danni. Se la grandine ha “bollato” solo il bordo esterno non è necessario sostituire l’antenna. Se invece i bozzi interessano anche la superficie di riflessione in modo consistente (fossette oltre 1-2 mm) è meglio sostituirla perché gli avvallamenti potrebbero aver compromesso la riflessione e la ricezione dei segnali.

Tra le operazioni di manutenzione c’è anche il ripuntamento della parabola?

Dipende dal livello e dalla qualità di ricezione dei segnali sul decoder/Tv (barre colorate). Se il segnale è rimasto immutato rispetto all’installazione iniziale non è necessario intervenire sul puntamento.

Qualora si verifichino squadrettamenti e perdite di segnale, non solo durante i forti temporali ma anche con cielo sereno, è consigliabile approfittare della salita sul tetto per controllare il puntamento dell’antenna e, se necessario, procedere con piccole regolazioni “alto-basso” (elevazione) e “destra-sinistra” (azimut).

Come faccio a controllare il puntamento se la parabola è sul tetto e il televisore in casa?

Serve un misuratore di campo, anche di livello hobbistico come questi che costano poco (si parte da soli 60-70 euro) e permettono di analizzare i segnali (livello, qualità BER, CBER, VBER, ecc. – clicca qui per approfondimenti) per ottimizzare il puntamento della parabola e scoprire le cause dei problemi di ricezione (switch guasti, prese e/o cavi danneggiati, ecc.).

Misuratore di campo low-cost V8 Finder Pro

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