Quattordici domande, e altrettante risposte, sui modulatori RF analogici e DTT HD che permettono di trasformare una sorgente audio/video (decoder Sat, DVD, box IPTV, ecc.) in un canale terrestre. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.
Come si collega un modulatore?
Un modulatore VHF/UHF è solitamente dotato di uno o più ingressi audio/video (Cinch CVBS e HDMI) per il collegamento delle sorgenti (decoder SAT, box Android, DVD, ecc.), l’uscita RF per “iniettare” nell’impianto il canale/mux generato, l’ingresso RF per miscelare sul cavo coassiale in uscita anche gli altri canali terrestri, la presa USB per l’aggiornamento firmware o la configurazione, la presa di alimentazione (12V, 5V, 220V, ecc.).
Posso utilizzare più modulatori per distribuire i segnali di decoder SAT, lettore DVD e box Android? Come sorgente posso usare anche il videoregistratore DVR/NVR dell’impianto di videosorveglianza?
Sì. Basta collegare ciascun modulatore alla sua sorgente, miscelare i segnali in uscita (IF OUT) con uno splitter (utilizzato in “senso contrario” rispetto alla sua normale funzione) e collegare l’uscita (ingresso) di quest’ultimo all’impianto d’antenna. Questa soluzione è adatta per espandere un impianto di modulazione già esistente, cioè per aggiungere altre sorgenti a quelle già attive. Anche i videoregistratori degli impianti di videosorveglianza, sia analogici (DVR) che digitali (NVR), così come una singola telecamera possono essere utilizzati come sorgente se dotati di uscite video CVBS oppure HDMI.
Esistono modulatori digitali con 2, 3 o 4 ingressi HDMI?
Sì. Alcuni modelli sono dotati di due o più ingressi HDMI per poter essere collegati ad altrettante sorgenti (es.: decoder tivùsat e Sky, decoder SAT e box Android o DVD). Tra questi segnaliamo l’Edision Modulator Lite Quad, l’Anttron TM2HD e il JOLLY LINE GBS JL41985. Nei modulatori con 2 o più ingressi, i collegamenti antenna sono identici a quelli con un solo ingresso HMDI (antenna RF out ed eventualmente RF IN).
I modulatori DVB-T HD hanno solo la presa HDMI come ingresso?
No. Alcuni modelli prevedono anche l’ingresso aggiuntivo CVBS (video composito a bassa definizione) con prese Cinch e/o Scart.
Come si integra il modulatore nell’impianto antenna terrestre?
Esistono varie modalità di integrazione a seconda di come è strutturato l’impianto d’antenna terrestre. In alcuni casi basta collegare l’uscita RF del modulatore al partitore che smista i segnali provenienti dall’antenna (centralino) in tutte le stanze. In altri casi bisogna portare l’uscita RF del modulatore fino al centralino, sfruttando uno degli ingressi antenna non utilizzati (es.: banda VHF III, UHF, IV e V) oppure miscelandola con la colonna di discesa.
È invece sconsigliato collegare il modulatore direttamente ad una presa TV di casa perché l’attenuazione di partitori, derivatori e prese lungo il percorso potrebbe rendere difficoltosa o addirittura impossibile la ricezione del canale modulato su alcuni televisori e decoder. Se si è inesperti di distribuzione terrestre, è meglio rivolgersi ad un antennista che valuterà le opzioni a disposizione e suggerirà quella più rapida, economica e affidabile.
Vorrei collegare il modulatore al centralino Tv in soffitta ma nella canalina non c’è spazio per un altro cavo coassiale. Esiste qualche trucco?
Sì. Oltre alla classica soluzione di sfilare il vecchio cavo ed inserirne due nuovi insieme, meglio se mini-coassiali se lo spazio è risicato, esiste un trucco semplice ed economico ma solo per chi ha già un impianto satellitare con cablaggio separato. Basta sfruttare il cavo coassiale esistente che porta i segnali SAT dalla parabola all’appartamento, miscelando in quest’ultimo il segnale RF del modulatore (mix DTT+SAT) e demiscelandolo (demix) vicino al centralino Tv. Questo trucco vale per qualsiasi modulatore, sia analogico che digitale.
Con il modulatore posso vedere un canale diverso da quello sintonizzato dal decoder Sky/tivùsat?
No. Il segnale che viene distribuito alle prese è quello sintonizzato del decoder. Per poter scegliere altri canali, servono altri decoder collegati ad altri modulatori oppure ad un modulatore con 2 o più ingressi CVBS/HDMI. Inoltre, ciascun decoder deve poter gestire l’LNB o il multiswitch indipendentemente dall’altro (cavo coassiale dedicato, SCR o dCSS).
Posso collegare il modulatore al decoder SAT e continuare a vedere i programmi sul Tv del salotto con il cavo HDMI?
Sì, ma il modulatore deve avere anche l’uscita HDMI passante da collegare al Tv. L’uscita passante è disponibile solo su alcuni modulatori.
Se installo un modulatore, come faccio a cambiare canale SAT dalla cucina se il decoder è in salotto?
La quasi totalità dei modulatori in commercio non ha al suo interno un ripetitore di telecomando: il cambio del canale così come altre funzioni (menu, registrazione, EPG, play, stop, ecc.) vanno fatte solo di fronte all’apparecchio sorgente con il suo telecomando. È possibile tuttavia aggiungere un ripetitore di telecomando esterno, via radio o tramite cablaggio d’antenna, che permette di controllare la sorgente da altre stanze. Prima dell’acquisto, suggeriamo di verificare sia la portata del ripetitore, a volte limitata a poche decine di metri, sia la compatibilità con i telecomandi utilizzati (frequenza IR).
Posso installare il modulatore vicino al centralino Tv nel sotto tetto?
Sì. In questo caso, però, bisogna spostare anche la sorgente (es.: decoder SAT) perché i collegamenti audio/video richiedono cablaggi non troppo lunghi, ad esempio fino a 10 metri per un normale cavo HDMI. Spostando anche la sorgente, bisogna poi risolvere il problema del suo controllo da remoto, ad esempio con un ripetitore di telecomando via cavo coassiale. Pur essendo una soluzione tecnicamente fattibile, riteniamo sia più semplice ed economico far passare un nuovo cavo coassiale o sfruttare quello satellitare già esistente.
Esistono modulatori con già incluso un ripetitore di telecomando?
Sì. Il modulatore Edision Xtend include un ripetitore di telecomando con tecnologia IR over Coax che utilizza lo stesso cavo coassiale dell’antenna e si integra perfettamente con la modulazione audio/video. Niente onde radio con possibili disturbi e interferenze, portata ottimale (i segnali audio/video/telecomando raggiungono tutte le prese antenna) e zero complicazioni.
Su quale canale VHF o UHF va impostato il modulatore?
Non esiste una regola fissa nella scelta del canale VHF o UHF. Indipendentemente dalla banda e dalla frequenza utilizzata, prima di programmare il modulatore digitale è bene verificare che il canale scelto non contenga alcun mux, effettuando una ricerca canali manuale con Tv, decoder o misuratore di campo. In alcuni casi la scelta del canale è vincolata alla modalità di collegamento utilizzata (vedi FAQ “Come si integra il modulatore nell’impianto antenna terrestre?”).
Il nostro consiglio è quello di rinunciare all’attuale banda UHF (canali 21-60), ormai super affollata, e optare per la banda VHF III (5-12) o per la vecchia porzione della banda UHF (61-69) ora utilizzata dai servizi 4G LTE.
La prima soluzione (es.: Canale 10) è quella più adatta quando l’impianto utilizza una o due antenne UHF per la ricezione di tutti i canali DTT ed il centralino di amplificazione/distribuzione ha l’ingresso per l’antenna VHF inutilizzato. La seconda, invece, è tecnicamente fattibile perché il mux creato dal modulatore (es.: Canale 65), viaggiando esclusivamente sulla linea coassiale interna all’abitazione, non viene disturbato dalle eventuali torri LTE presenti nelle vicinanze. L’importante è che sulla discesa coassiale dal centralino, nelle prese e nel centralino stesso non siano presenti filtri LTE che potrebbero bloccare i segnali televisivi sui canali 61-69.
Quando sarà completato anche il prossimo switch-off della banda UHF, entro il 31/12/2021 per i canali 50-51-52-53 ed entro il 30/06/2022 per i canali 49-54-55-56-58-59-60, sarà possibile utilizzare anche questa porzione della banda UHF con le stesse accortezze già viste per il 4G LTE (filtri 5G).
È necessario configurare tutte le voci del menu del modulatore digitale oppure solo il canale VHF/UHF?
Di norma i parametri del modulatore sono già impostati per un funzionamento ottimale per la stragrande maggioranza dei casi. Di conseguenza basta scegliere solo il nome del canale, la sua posizione LCN e la frequenza VHF/UHF occupata. Solo in caso di problemi o malfunzionamenti, si possono cambiare altri parametri come il livello dell’uscita RF, il bitrate video e audio, la risoluzione video (consigliata 1080i o 720p in base alla sorgente utilizzata) e la sincronizzazione audio/video (PCR Gap). Alcuni modulatori come quelli di Edision, possono essere programmati sia da tastiera e display sia con un file di testo da caricare nel modulatore tramite la porta USB (vedi ultima immagine sopra).
Dopo aver configurato il modulatore, come faccio a vedere sulla Tv il canale SAT, IPTV o il disco DVD?
Basta fare una ricerca manuale sul canale impostato sul modulatore (es.: 65 UHF oppure 08 VHF come nella foto sopra) oppure una ricerca automatica. Al termine della scansione, tra i canali in memoria apparirà anche quello generato dal modulatore.
Eccellente !!
Grazie.
il modulatore si puo’ anche riparare
Salve
avevo installato tempo fa due edison in cascata all’impianto , sul primo avevo messo sky sul secondo Nvr , da circa 1 mese non vedo più il modulatore delle telecamere facendo varie scansioni con cambiamento di canali ecc ecc non risesco più a visualizzarlo , sapete darmi info ?