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Player audio e video, quattro alternative alle solite app

VLC Player, MX Player, Xplayer e Playit: quattro buone alternative ai player audio e video di serie con Android. Ecco perché prenderle in considerazione.

VITA DIGITALE

La vita quotidiana in digitale è popolata da tanti piccoli, grandi strumenti, fisici e virtuali. Li passiamo in rassegna analizzandoli per l’utilizzo che se ne fa abitualmente. Una guida alla scelta agli strumenti di base, più diffusi o più interessanti, che aggiorneremo periodicamente.

Guardarsi un film o ascoltare della musica sono diventate operazioni ormai abituali per chiunque utilizzi uno smartphone.

Spesso, in misura addirittura oltre la funzione originaria di telefonate e messaggi. Non sempre però, la versione del sistema operativo allestita dal produttore mette a disposizione uno strumento adeguato. Meglio allora ricorrere a un player audio e video indipendente.

La riproduzione di brani e film è tra le altre cose una delle più interessate alla raccolta e al trattamento dei dati personali. Facile quindi intuire come le versioni di serie siano orientate anche a questo. Più in generale, si può andare alla ricerca di funzioni meno diffuse, o semplicemente trasferire abitudini d’uso iniziate sul PC ed estese nel tempo ai dispositivi mobile. Senza dimenticare la sempre valida motivazione di sperimentare qualcosa di nuovo.

VLC Player

Tra le tante alternative capaci negli anni di godere di momenti di gloria più o meno duraturi, una in particolare distingue per longevità, capacità di adattarsi e ancora oggi tra le più usate in assoluto. La storia di VLC Player infatti nasce infatti sui PC Windows, come alternativa agli strumenti integrati, spesso troppo limitati.

Punto di forza VLC è la natura opensource. Oltre a offrire spunto per sviluppi secondari, è sinonimo di flessibilità ed evoluzione continua. Altro aspetto non secondario, trasversale su praticamente tutte le piattaforme.

Totalmente libero come licenza d’uso, è in grado di riprodurre file multimediali in una lunga lista di formati. Dove possibile, anche quando si parla di supporti esterni o streaming. Per esempio, si può caricare nello smartphone in file ISO, ricavato da un DVD per riprodurlo in maggiore libertà.

La riproduzione è però solo il primo compito a cui assolvere. Servono anche gli strumenti per regolare tutti i parametri audio e video del caso. Dalle dimensioni e impostazioni del display, all’equalizzatore audio, con una serie di filtri e combinaizoni predefinite.

Sempre utile ribadire, il tutto senza dover concedere l’utilizzo dei dati personali e senza l’inserimento di moduli traccianti nascosti all’interno del software.

MX Player

Punto cruciale di un player audio e video anche su smartphone è la fase di decodifica. Tradurre cioè i dati in filmai o suoni abbastanza rapidamente da non provocare interruzioni durante la riproduzione e garantendo la qualità.

Una delle strade migliori passa dall’hardware ed è anche quella seguita da MX Player. Al tempo stesso però, anche più delicata, per la difficoltà nel rivelarsi compatibile con ogni dispositivo. Grazie alla maggiore diffusione di standard, oggi questo è più facile e permette agli sviluppatori di sfruttare meglio le risorse disponibili.

In particolare, MX Video Player si affida a una decodifica multi-core. In termini pratici, secondo i risultati di test effettuati in proprio sui dispositivi dual-core, equivale a un incremento delle performance del 70% rispetto alla decodifica single-core.

Questo non può andare a scapito della funzionalità, garantita anche da funzioni all’insegna della praticità, come la possibilità di intervenire sul livello di zoom con un gesto sul display touch. Discorso analogo, per gestire i sottotitoli, dove si può strisciare in orizzontale per cambiarli o spostare il testo e ridimensionarlo.

Probabilmente non completo l’elenco di formati compatibili, tra cui comunque quelli più diffusi. Maggiori opzioni e libertà d’azione si possono comunque ottenere passando dalla versione base gratuita a quella Pro da 5,99 dollari.

 

Xplayer

Peri chi audio, e soprattutto video, non si limita a riprodurli ma capita anche di volerli modificare,  si può contare sui player dei relativi programmi di editing. In particolare, si rivela versatile sotto questo punto di vista Xplayer.

Senza timore di apparire presuntuoso, pronto a dichiarare di essere compatibile con qualsiasi formato video in commercio, compresi i più recenti 4K, per i quali la riproduzione avviene comunque in Full HD.

Oltre a questo, la sicurezza è un tema caro allo sviluppatore InShot.  Intesa soprattutto come garanzia di conservare i file e tenerli al riparo. Un’opzione dell’app impedisce infatti a persone non autorizzate che per qualche ragione dovessero accedere al dispositivo, di cancellare, ma anche solo visualizzare i contenuti protetti i una cartella riservata.

La praticità è un altro aspetto curato. La riproduzione può avvenire infatti in automatico per tutti i file presenti sulla memoria interna o sulla scheda MicroSD. L’interfaccia tiene in evidenza i comandi di base per volume, luminosità e avanzamento. Supportate inoltre rotazione automatica, blocco dello schermo e ingrandimento e riduzione proporzionali. Durante la riproduzione, un video può anche non essere a pieno schermo e ridimensionato per posizionarlo liberamente.

Playit

Riguardo alla flessibilità, c’è un altro video e audio player da tenere in considerazione. Al di là di alcuni giudizi discordanti sulla quantità di pubblicità presente nell’app, Playit presenta certamente alcuni aspetti particolari.

Prima di tutto, si colloca comunque tra le soluzioni più complete per compatibilità dei formati, fino ai più recenti 4K, e per funzioni, a partire dalla ricerca automatica dei contenuti multimediali su memoria interna e scheda micrsoSD. Elementi catalogati opportunamente per aiutare a recuperarli a prescindere dalla posizione fisica.

Garantite anche altre funzioni non scontate come la cartella privata da tenere lontano da occhi indiscreti o il convertitore da video ad audio per favorire ascolti in situazioni diverse e quando le immagini non sono l’elemento principale

Inoltre, la ricerca viene estesa online e questo non significa solo poter accedere a filmati e canzoni da ascoltare in streaming. I relativi file possono essere infatti scaricati per essere riprodotti a piacere. La tecnologia di sincronizzazione e ottimizzazione proprietaria rende però lo rende possibile solo con l’utilizzo di Playit.

Comprensiva di sottotitoli e finestra video ridimensionabile per continuare le altre attività anche durante la riproduzione, prevede l’uso gratuito con consenso per gli annunci o in alternativa l’acquisto al prezzo massimo di 9,99 dollari. È disponibile solo in inglese.

 

 

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