Come scegliere un videoproiettore per l’home cinema, dall’SD al 4K

Scegliere un videoproiettore

Tecniche di proiezione

I diversi costruttori utilizzano tecniche di proiezione sostanzialmente diverse fra di loro ottenendo prestazioni comunque di eccellenza.

LCD. Si basa sulla scomposizione del fascio di luce prodotto da una lampada alogena in tre fasci dei rispettivi colori primari (Rosso, Blu e Verde), tramite tre particolari specchi dicroici. Ciascun colore viene fatto passare attraverso una matrice di pixel a cristalli liquidi in grado di variare l’opacità di ogni singolo suo punto in conformità con l’immagine da proiettare.

3LCD. Si avvale di 3 chip per trasmettere immagini brillanti, naturali e che non affaticano la vista. Una sorgente luminosa proietta la luce bianca su una combinazione di specchi che la suddividono nei suoi tre colori primari. Ciascun chip LCD elabora il segnale elettrico che riceve e crea un’immagine. Mediante l’uso di un prisma, le immagini a tre colori vengono combinate per formare un’immagine reale, composta da milioni di colori. L’immagine finale, a colori reali, attraversa una lente e viene proiettata sullo schermo. Si utilizzano pannelli MLA (D9) da 0,61” che consentono un rapporto di contrasto pari a 30.000:1. In Fig. 2 la tecnologia 3LCD utilizzata in un moderno proiettore laser di Sony.

DLP (Digital Light Processing). Sviluppata da Texas Instruments, dispositivi di proiezione per riflessione, utilizzano un microchip DMD (Digital Micromirror Device: Dispositivo Digitale a Microspecchi) ricoperto di milioni di microspecchi (definizione nativa) capaci di muoversi indipendentemente seguendo la dinamica di ciascun pixel dell’immagine. Per cui, a seconda che lo specchietto rifletta o devi il fascio di luce, si avrà un punto luminoso o un punto buio. Per ottenere le gradazione di grigio, si gioca sui tempi di permanenza nello stato “On” oppure “Off” di ciascun pixel. Con la tecnologia riflessiva, la luce non passa attraverso il pannello (come accade ai videoproiettori LCD trasmissivi) ma viene riflessa (Fig. 3). Durante il suo percorso la luminosità subisce così un’attenuazione significativamente inferiore rispetto ai modelli LCD.

3D DLP. Utilizza una tecnica in cui ogni immagine viene proiettata due volte, una per l’occhio sinistro e una per l’occhio destro. Gli occhiali detti active shutter uniscono le due immagini, bloccando alternativamente ciascun occhio in modo che corrisponda alla frequenza delle immagini visualizzate, consentendo la visione stereoscopica. In tal caso il proiettore ha un trasmettitore IR incorporato per comandare gli occhiali 3D attivi.

Ruota colori. Nei DLP i microspecchi che riflettono la luce vibrando con un intensita maggiore o minore,  sono in grado di creare con una lampada bianca solo tonalita di grigio. Viene interposto un disco su cui sono montati i diversi colori componenti RGBRGB  che si fa girare davanti alla lampada e si ottengono, sincronizzandolo con gli specchietti, tutti i colori necessari per comporre l’immagine tv. La ruota colori nella tecnologia DLP si trova dietro all’ottica e gira a una velocità sei volte superiore a quella dei primi DLP, con una matrice doppia RGBRGB perfettamente calibrata per rendere i colori delle immagini modulati sullo standard HDTV Rec. 709.

LcoS (Liquid Crystal on Silicon). Tecnologia mista LCD e DLP, che utilizza chip LCD con uno specchio posteriore, cosìcchè sono riflessivi come i DLP, ma bloccano la luce come gli LCD. La qualità cromatica è elevata e gli effetti reticolo e arcobaleno, punti deboli rispettivamente dei proiettori LCD e DLP, sono assenti. Utilizzata da Canon come LcoS, da Sony come SXRD (Silicon X-tal Reflective Display), da JVC come D-ILA (Direct Drive Image Light Amplifier).

E-shift technology. Tecnologia sviluppata da JVC che emula la risoluzione 4K pur con un pannello 2K. Il pannello è suddiviso in sub-frames di 0.5 pixel sia in verticale che in orizzontale in modo da ottenere una densità di pixel quattro volte maggiore.

I pannelli utilizzati sono 3 D-ILA da 0,7”, dotati di risoluzione Full HD.Partendo da un segnale in ingresso a risoluzione 4K, il proiettore scinde l’immagine in due singoli fotogrammi a risoluzione Full HD.

I fotogrammi vengono poi sovrapposti, ma con una traslazione di mezzo pixel in diagonale, in modo da simulare la resa di un proiettore con risoluzione 4K nativa.

Ogni tecnologia ha i suoi punti forza, vediamo quale tecnologia risulta la migliore per le diverse caratteristiche dell’immagine secondo il centro di valutazione CNET. Rapporto di contrasto: LcoS; livello del nero: LcoS; luminosità: LCD e DLP; motion blur: DLP; effetto arcobaleno: LCD e LcoS.

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