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Schermo del TV nero, cosa fare se quando piove non si vede nessun canale

Con il maltempo di questi giorni – ci dice Antonio – succede spesso che, in caso di pioggia forte, diventi lo schermo del TV nero e non si vedano più i canali terrestri anche per parecchi minuti o ore. Secondo voi può essere la mia antenna sul tetto che si sta rompendo o che si è spostata? Cosa posso fare prima di chiamare l’antennista?”

In caso di maltempo, con pioggia e grandine di forte intensità è abbastanza normale che le immagini televisive squadrettino, si blocchino oppure il canale si disattivi completamente per alcuni minuti e diventi lo schermo del TV nero.

Questo può dipendere da varie cause. Potrebbe essere dovuto all’antenna che, non essendo puntata perfettamente, riceve già di norma un segnale più debole (ulteriormente attenuato dalle gocce di pioggia o dai chicchi di grandine). Oppure potrebbe essere qualche cavo e/o componente esposto all’esterno (es.: centralino da palo) non perfettamente impermeabilizzati dove l’umidità compromette i collegamenti o anche dal ripetitore televisivo non perfettamente funzionante quando le condizioni meteo si fanno più critiche.

Se l’antenna è di proprietà ed è possibile operare in sicurezza sul tetto dell’abitazione, suggeriamo innanzitutto di controllare i cablaggi, soprattutto se di vecchio tipo a morsetto. Ruggine, sporcizia, coperchi rotti o fessurati possono compromettere i collegamenti elettrici e impedire la ricezione dei segnali televisivi. In tal caso basta rimuovere il cavo coassiale, tagliare l’ultimo pezzetto, spelarlo, pulire il morsetto e ripristinare il collegamento.

Se si ha il dubbio che l’antenna non sia perfettamente puntata, bisogna procurarsi un misuratore di campo (anche palmare), collegarlo direttamente all’antenna, sintonizzare una frequenza UHF (es.: 50) e ruotare l’antenna sul suo asse orizzontale (destra/sinistra) fino a ottenere il massimo segnale (livello e qualità).

Ricordiamo che l’orientamento delle antenne terrestri è molto meno critico rispetto a quelle satellitari perché la loro “apertura” (fascio principale di irradiazione) è di 20-30 gradi. Questo significa che non è richiesta una precisione assoluta perché l’intervallo dove il puntamento risulta ottimale è piuttosto ampio. A questo punto si deve attendere il prossimo temporale per verificare se la situazione è migliorata.

Se non è cambiato nulla, suggeriamo di contattare un antennista che esaminerà attentamente l’impianto e valuterà i necessari eventuali interventi, tra cui la sostituzione dell’antenna (se malandata e ancora di vecchia generazione) o del centralino di amplificazione (se non più efficiente).

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