Home TV Digitale terrestre Switch-off DTT: novità e anticipazioni

Switch-off DTT: novità e anticipazioni

Sono ripartite in queste settimane le “grandi manovre” che porteranno al digitale terrestre di nuova generazione: mentre Rai 3 e i canali TGR passano all’alta definizione si inizia a discutere sul calendario della transizione al DVB-T2/HEVC e sul futuro della banda sub-700. Spazio anche al DVB-I con i primi test Mediaset.

Archiviato il passaggio allo standard MPEG-4 per tutti i canali del digitale terrestre riparte la roadmap che nei prossimi mesi porterà al nuovo digitale terrestre.

Le prime novità sono già comparse nel mese di marzo, altre arriveranno per aprile-maggio e proseguiranno per tutto il 2023 con il passaggio di consegne tra il vecchio standard DVB-T MPEG-4 e il nuovo DVB-T2 HEVC.

Il cammino, non certo semplice, del digitale terrestre non finirà però qui: già si parla dei prossimi switch-off e del futuro (incerto) della banda “sub-700”, ovvero le ultime frequenze della UHF ancora utilizzate dai canali Tv.

Rai 3 in HD sul tasto 3 del telecomando

Da inizio marzo la Rai ha iniziato a convertire in HD il segnale di Rai 3 sul tasto 3 del telecomando. Il passaggio all’alta definizione proseguirà per tutto il mese di aprile (vedi calendario sotto) e riguarderà anche alcuni programmi regionali tra cui Rai Südtirol.

  • Puglia e Basilicata: dal 28 febbraio al 20 marzo
  • Abruzzo e Molise: dal 7 al 20 marzo
  • Marche: dal 21 al 27 marzo
  • Liguria e Sardegna: dal 21 marzo al 3 aprile
  • Lazio, Toscana e Umbria: dal 23 febbraio all’11 aprile
  • Veneto e Emilia-Romagna: dal 4 al 17 aprile
  • Lombardia e Piemonte: dal 12 al 26 aprile
  • Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia: dal 18 aprile al 2 maggio

Il percorso si sviluppa attraverso una attivazione progressiva di Rai 3 HD sul canale 3 del telecomando interessando gruppi di regioni (omogenee per quanto riguarda le frequenze utilizzate). Al termine di queste operazioni Rai 3 HD non sarà più visibile sul canale LCN 103.

L’attuazione di questo percorso prevede l’utilizzo di alcune specifiche funzioni tecniche dello standard DVB-T che richiedono preventive verifiche dell’idoneità dei televisori e dei decoder posseduti dai telespettatori.

Per questo motivo 1-2 settimane prima del passaggio all’HD viene trasmesso sul canale 102 un monoscopio test costituito da due cartelli colorati accompagnati da segnali acustici alternati. La disponibilità di Rai 3 HD sul tasto 3 del telecomando avverrà a partire dal giorno successivo alla data indicata di termine dei test.

Il caso di problemi di ricezione del segnale test Rai è possibile scrivere a helpdtt@rai.it indicando marca e modello del decoder e/o Tv, se si tratta del primo o secondo apparecchio, ecc. È possibile anche verificare sul sito web del produttore o distributore dell’apparecchio se è disponibile un aggiornamento del software.

Se i problemi di ricezione dipendono dalla mancata copertura del segnale DTT è possibile anche passare al satellite e richiedere la Smart Card Satellitare Rai come vi abbiamo spiegato in questo articolo.

Non vedi più i canali Rai? Ecco come ritrovarli

Tutti i canali Rai TGR nel blocco 801-823

Il passaggio di Rai 3 HD dalla posizione 103 alla 3 (tasto 3 del telecomando) non comporta alcuna variazione nell’organizzazione dei canali regionali Rai TGR che proseguono normalmente le loro trasmissioni nel blocco LCN 801-823.

Elenco e nuova posizione LCN dei canali regionali Rai 3

I telespettatori possono ancora scegliere se e quale versione regionale memorizzare sul tasto 3 del telecomando (es.: TGR Lombardia, TGR Lazio, ecc.) ma seguendo alcune accortezze in fase di sintonizzazione o risintonizzazione del Tv-decoder.

La quasi totalità dei Tv e dei decoder in circolazione e il 100% dei modelli già pronti per il nuovo digitale terrestre (cioè DVB-T2/HEVC ready) supportano l’ordinamento automatico dei canali (LCN) con risoluzione automatica degli eventuali “conflitti” di numerazione quando due o più canali “reclamano” la stessa posizione (ad esempio Rai 3 TGR Lombardia, Rai 3 TGR Piemonte e Rai 3 TGR Emilia-Romagna nella posizione 3).

Al termine della sintonizzazione automatica è necessario quindi scegliere quale versione di Rai 3 si vuole associare al tasto 3 del telecomando scegliendolo manualmente dalla lista. In caso contrario il Tv e/o il decoder provvedono automaticamente a memorizzare il primo canale della lista.

Se ciò accadesse bisogna ripetere la sintonizzazione ed essere pronti a scegliere manualmente il canale desiderato al termine della procedura oppure disabilitare l’ordinamento LCN (sconsigliato) e riposizionare manualmente il canale desiderato.

Ricordiamo che in ogni regione è possibile scegliere tra tre diverse programmazioni regionali mentre l’offerta TGR completa è disponibile solamente sul satellite (tivùsat).

Quasi pronto il calendario del passaggio al T2/HEVC

Il Tavolo permanente delle comunicazioni elettroniche – settore televisivo, che ha riunito nelle scorse settimane con i rappresentanti dell’Agcom e della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, le associazioni di categoria (media televisivi, imprese radiotelevisive, ecc.), i proprietari di impianti di trasmissione e le associazioni del settore dell’elettronica, ha fatto il punto sulla situazione “post switch-off MPEG-2” e valutato le esigenze di coloro che affronteranno le ultime tappe verso il DVB-T2 HEVC.

“A seguito dello spegnimento della codifica MPEG2, avvenuta lo scorso 21 dicembre – ha dichiarato Fausta Bergamotto, sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) “ora dobbiamo guardare avanti, alle prossime sfide, al passaggio allo standard di trasmissione DVB-T2 e per conseguire tale obiettivo, è necessario attuare un’azione graduale, che tenga conto del livello di diffusione degli apparati televisivi di nuova generazione, un dato che stiamo monitorando e i cui risultati si potranno avere a marzo”.

Nelle prossime settimane verrà quindi stilato un calendario di massima con le date del passaggio dall’attuale DVB-T MPEG-4 al nuovo T2 HEVC compatibilmente con il parco installato, con la situazione radiofrequenziale italiana e con le esigenze di tutte le figure coinvolte (operatori Tv/reti, Governo, telespettatori, ecc.).

Il processo interesserà probabilmente gli stessi gruppi di province e regioni che hanno già affrontato il passaggio dall’MPEG-2 all’MPEG-4, con una prima tranche di test (pochi canali), una seconda riservata ai canali minori come quelli tematici ed una terza (per fine anno) che riguarderà invece i canali nazionali più seguiti come Rai 1, Rai 2, Rai 3, Canale 5, Italia 1 e altri.

È probabile che alcuni canali trasmetteranno con entrambi gli standard (simulcasting) per alcuni mesi così da accontentare sia i telespettatori con Tv-decoder di nuova generazione (che godranno di una migliore qualità audio/video) sia coloro che ancora possiedono un vecchio modello da rottamare e sostituire al più presto.

Il futuro (incerto) della banda sub-700

Nel corso dell’incontro del MIMIT sono stati affrontati altri temi tra cui quello che riguarda l’allocazione della banda televisiva sub-700 ovvero l’ultimo “slot di frequenze” ancora a disposizione degli operatori televisivi terrestri.

I player del mercato mobile stanno facendo forti pressioni per riconvertire queste frequenze in ottica 5G e 6G, non solo al termine del periodo concordato (non prima del 2030-2032) ma addirittura anticipandolo di qualche anno.

Gli operatori televisivi rivendicano invece l’uso della banda sub-700 almeno per altri 10 anni, rimandando una decisione alla World Radiocommunication Conference (WRC) del 2031.

Secondo (attuale) e terzo dividendo digitale (futuro) a confronto

A tal proposito si è deciso di costituire un Gruppo Nazionale con la partecipazione del Ministero della Difesa, del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, dell’Enac, dell’Agcom, delle aziende e delle associazioni di settore per definire la posizione nazionale su questo ed altri argomenti nel corso della prossima WRC 2023 di Dubai.

Come dichiarato dal sottosegretario Bergamotto, “attualmente è in discussione una posizione comune a livello europeo sui tavoli internazionali in cui la delegazione italiana continuerà a supportare la posizione del mantenimento (No Change) del servizio televisivo come servizio primario fino alla WRC 2031”.

Primi test Mediaset in formato DVB-I

Nelle prossime settimane prenderanno il via anche i primi test in formato DVB-I, il nuovo standard della Tv ibrida e connessa che presto affiancherà e poi sostituirà l’attuale DVB-T/T2.

Il DVB-I utilizza internet al posto delle frequenze terrestri e quindi assicura una migliore qualità audio/video (anche 4K e 8K HDR a patto di avere sufficiente banda a disposizione) con regolazione adattiva a seconda della banda e dei dispositivi utilizzati.

Nella prima fase aiuterà a rendere più stabile la ricezione dei canali DVB-T/T2 quando il segnale VHF/UHF è scarso o disturbato, intervenendo in suo aiuto in tempo reale (backup, fallback o estensione) come già accade tuttora con le radio FM che subentrano automaticamente a quelle digitali DAB+ nelle zone con scarsa copertura.

In sostanza si tratta dello strumento ideale per favorire la migrazione progressiva delle trasmissioni televisive dalle frequenze via etere alle reti IP man mano che le bande VHF e UHF saranno cedute ad altri servizi come il 5G e il 6G che richiedono obbligatoriamente questa tipologia di “risorsa” (vedi sopra la questione sub-700).

Alcuni mesi fa, in occasione del convegno “HDFI Innovation Day 2022”, Mediaset ha presentato la propria sperimentazione DVB-I anticipando le date e le modalità di svolgimento del suo market trial.

I test partiranno ad aprile-maggio e, secondo indiscrezioni, riguarderanno quattro canali generalisti del biscione: Canale 5, Rete 4, Italia 1 e Mediaset 20.

Test di Mediaset 20 in DVB-I (Credit: dvb.org)

I canali Mediaset in DVB-I utilizzeranno il blocco LCN 500 (presumibilmente 504, 505, 506 e 520) ovvero gli stessi slot attualmente occupati dai “doppioni HD”. Per ulteriori approfondimenti e curiosità sul nuovo standard DVB-I vi rimandiamo a questo articolo.

DVB-I, in arrivo il nuovo standard per i canali Tv in streaming

 Leggi tutti i nostri articoli sul digitale terrestre 

 

2 COMMENTI

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

css.php