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Antifurto smart dalla A alla Z

Dodici domande (e risposte) sull’antifurto wireless & smart che protegge abitazioni e garage dai ladri, in modo semplice e intelligente grazie ai sensori senza fili, ai comandi da smartphone e alle notifiche istantanee in caso di allarme. Com’è fatto? Come si installa e configura? Quale scegliere? Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno oppure leggete il nostro articolo-vetrina dedicato agli antifurti smart.

Che differenza c’è tra l’antifurto smart e quello tradizionale?

Un antifurto smart è molto simile a quello tradizionale ma offre diversi vantaggi utili. Innanzitutto utilizza sensori (porte, finestre, ecc.) e rilevatori (movimento, di presenza, ecc.) collegati via radio, cioè senza bisogno di cavi da far passare in tutta la casa.

Credit: YISEELE

Inoltre si collega a internet (cloud) così da poterlo comandare anche da fuori casa (ufficio, palestra, hotel, ecc.) grazie allo smartphone e ricevere notifiche immediate (push) in caso di allarme.

Com’è fatto?

Un antifurto smart ha gli stessi componenti di quello tradizionale, ovvero una centralina che contiene il circuito elettronico principale ed altri moduli, una tastiera di comando (spesso integrata nella centralina), uno o più telecomandi radio per accenderlo e spegnerlo in modo semplice e rapido, una o più sirene da interno o esterno (es.: balcone), vari sensori perimetrali e rilevatori, ecc.

Antifurto smart Italian Futura 4G 435

In più include un modulo Ethernet o Wi-Fi per collegarsi a internet tramite il modem/router di casa e/o 2G/4G/5G (con scheda SIM) per l’accesso al cloud attraverso le reti mobili (TIM, Vodafone, Iliad, ecc.).

È meglio usare la connessione Ethernet, Wi-Fi oppure 4G?

Un antifurto smart sicuro e affidabile non utilizza un solo canale di comunicazione con internet ma almeno due e su reti differenti.

Sia il Wi-Fi che la Ethernet (cavo di rete LAN Cat.x) utilizzano la stessa rete xDSL (ADSL, FTTC, FTTH, ecc.) che può essere sabotata dal ladro con il taglio dei cavi (rame o ottico).

Il segnale 4G viaggia invece direttamente tra la centrale antifurto e il ponte mobile (BTS) ed è potenzialmente più sicuro nonostante la possibilità di sabotaggio tramite disturbatore di frequenze (jammer).

Il nostro consiglio è di acquistare un antifurto smart con modulo Wi-Fi prioritario e 4G secondario che interviene solo quando “cade” la linea fissa per guasti, sabotaggi, ecc.

Cosa posso fare con lo smartphone e la app?

La funzione principale della app è di accendere e spegnere l’antifurto smart con copertura totale (tutti i sensori attivi) oppure parziale (solo alcuni sensori come quelli perimetrali durante la notte).

Inserimento antifurto Homematic IP da app (totale o perimetrale)

La app è utile anche per le notifiche di allarme e SOS che arrivano istantaneamente ovunque ci si trovi (sotto copertura Wi-Fi, GSM/2G/4G/5G), ecc.) per monitorare i collegamenti radio con le periferiche e lo stato di carica delle batterie, per tracciare le attivazioni e le disattivazioni (con tanto di ora e data) in presenza di collaboratori domestici, per prevenire eventuali dimenticanze (es.: finestra salotto lasciata aperta) prima di inserire l’allarme, ecc.

Notifica push di allarme/segnalazione su app Homematic IP

Se la app supporta anche le telecamere IP (es.: Tuya Smart, ONVIF, Ezviz, ecc.) è possibile integrare l’impianto antifurto con quello di videosorveglianza per visionare la stanza e scoprire la causa dell’allarme da remoto.

Le app che supportano gli assistenti vocali (Alexa, Google, Siri, ecc.) e l’integrazione con piattaforme domotiche terze (come Apple Home o SmartThings) permettono di inserire l’allarme (ma non disattivarlo) anche con la voce (es.: “Alexa, attiva l’antifurto totale” o “Hey Google, metti l’antifurto parziale”), comandarlo dall’auto (con Android Auto o CarPlay) e attivarlo in automatico insieme ai dispositivi domotici (luci, prese, climatizzatori, serrande motorizzate, ecc.) se inserito in scenari o routine personalizzate (es.: la routine “esco di casa” spegne tutte le luci, abbassa le tapparelle e attiva l’antifurto generale).

Attivazione allarme AGSHOME con comando vocale Alexa

Posso ricevere una notifica di allarme su un cellulare tradizionale?

. I moduli di connessione 2G/4G/5G supportano anche le comunicazioni GSM e possono quindi inviare SMS ed effettuare chiamate vocali in caso di allarme anche sui normali telefoni cellulari (no smartphone).

Gli antifurti smart possono integrarsi con la domotica?

. Alcuni antifurti smart come l’Homematic IP che abbiamo testato qui (vedi foto sopra) possono anche controllare luci, prese, valvole termostatiche e serrature digitali con la stessa app, abbinando così la protezione antintrusione alla smart home per una casa più sicura, confortevole e risparmiosa.

Come funzionano i sensori e i rilevatori smart?

I sensori e i rilevatori da abbinare all’antifurto smart sfruttano lo stesso principio di funzionamento di quelli degli antifurti tradizionali senza fili.

Sensore PIR wireless (credit: PNI)

Si alimentano con batterie usa e getta a lunga durata (anche 2-3 anni), si interfacciano alla centralina antifurto con un collegamento radio codificato (solitamente in banda 868 MHz) per evitare intercettazioni e si installano in pochi minuti.

Cosa sono i sensori perimetrali?

Si tratta di sensori a contatto magnetico, ottico o a vibrazione da applicare a porte di ingresso, portoni, basculanti, finestre e porte-finestre, ovvero sugli accessi che si trovano lungo il perimetro dell’appartamento.

Contatto magnetico Ring Alarm

La loro apertura o chiusura fa scattare il contatto e il circuito elettronico di controllo genera un segnale verso la centralina antifurto smart per far suonare la sirena e inviare la notifica di allarme sullo smartphone o sul cellulare.

Cosa sono i rilevatori di presenza volumetrici?

Si tratta di sensori da installare all’interno o all’esterno della casa o del garage, che rilevano possibili intrusioni utilizzando due diverse tecnologie.

I rilevatori di presenza con tecnologia IR “sentono” i raggi infrarossi (calore) emessi da persone o animali. Sono economici, abbastanza sensibili ma possono generare falsi allarmi causati da sbalzi di temperatura, correnti d’aria, ecc.

Rilevatore IR (credit: LWOHSI)

I rilevatori con tecnologia microonde hanno lo stesso design e ingombri simili ma risultano più affidabili e meno soggetti a falsi allarmi perché rilevano la presenza di persone o animali grazie alla riflessione delle onde radio.

I rilevatori più sofisticati utilizzano entrambe le tecnologie (IR e microonde) per migliorare la sicurezza e ridurre i falsi allarmi.

I rilevatori di presenza volumetrici possono essere impiegati anche per la protezione perimetrale esterna, ad esempio su finestre, portoni d’ingresso e porte-finestre (sensori a tenda, barriere, ecc.).

Meglio installare due sirene oppure una sola?

La sirena esterna è indispensabile per attirare l’attenzione dei vicini di casa o di altre persone nelle vicinanze in caso di allarme. Quella interna non è necessaria ma può essere utile per segnalare le intrusioni in abitazioni multi-piano (es.: villette) e quando quella esterna è lontana o poco udibile.

Sirena esterna Homematic IP con pannello solare

Consigliate un antifurto smart professionale oppure va bene anche il kit fai-da-te?

La soluzione più sicura ed efficace sono senza dubbio gli antifurti professionali selezionati e montati da installatori qualificati dopo un’attenta progettazione che tiene conto sia delle esigenze del cliente sia della conformazione dell’abitazione per individuare ed eliminare i punti deboli che il ladro sfrutta per introdursi.

Sistema antintrusione smart Comelit Vedo

Purtroppo questi antifurti costano cari, spesso ben oltre i 1000 euro, e non tutti sono disposti a spendere così tanto per proteggere l’appartamento in affitto (magari per un periodo limitato), le seconde case oppure il garage dove si ricoverano l’auto, la moto e le biciclette.

In questo caso si possono valutare le soluzioni fai-da-te che costano meno (da 100 a 300-400 euro) e offrono una maggiore tranquillità a casa, in vacanza o in viaggio per lavoro. Non garantiscono la stessa affidabilità e le stesse prestazioni degli antifurti professionali ma rappresentano comunque un “fastidioin più per il ladro comune. Per maggiori informazioni e la guida all’acquisto cliccate qui.

Antifurto smart PGST

Come si installa un antifurto smart fai-da-te?

I kit antifurto fai-da-te sono concepiti per essere installati direttamente dall’utente finale: il posizionamento, i collegamenti e la configurazione non richiedono quindi competenze elettriche ed elettroniche professionali.

Per prima cosa leggete attentamente il manuale d’istruzioni e guardate i video tutorial che il venditore mette spesso a disposizione sul suo sito web, su Amazon oppure su YouTube.

Poi procedete con il collegamento della centrale a internet utilizzando la app consigliata dal produttore e precedentemente installata sullo smartphone.

L’associazione dei moduli periferici (sensori perimetrali/volumetrici, tastiera, sirene, ecc.) si effettua premendo i tasti fisici presenti sulle schede elettroniche della centrale e dei moduli oppure direttamente dalla app.

Acquisizione sensori su app Homematic IP

Terminata questa operazione si procede, tramite app o tastiera, a identificare ogni singolo sensore (es.: contatto finestra salotto, contatto porta ingresso, rilevatore IR corridoio, ecc.) creando due o più zone a cui abbinarli (es.: zona notte, zona giorno, camera da letto, salotto, ecc.), ad effettuare alcune regolazioni (es.: sensibilità rilevamento, durata sirena, ecc.) ed a configurare le notifiche push in caso di allarme o emergenza.

Abbinamento sensori a stanze su app Homematic IP

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