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Auricolari con traduzione istantanea: cinque modelli

Accessorio sempre più comune per chiunque possieda uno smartphone, gli hearable total wireless combinano privacy e praticità. In alcuni casi però, non si limitano alle tradizionali funzioni audio. Qualcuno infatti, ha pensato di spingersi oltre, trasformandoli in auricolari con traduzione instantanea.

Un settore ancora agli inizi, con problemi tecnici e pratici almeno in parte da superare. Tuttavia, certamente interessante e da seguire, anche perché dopo i primi test i prezzi stanno iniziando a diventare più accessibili.

Google, tutto a portata d’orecchio

Non a caso, in un settore al momento ancora presidiato soprattutto dalle startup, spicca la presenza Google. In pratica, combinando due tra le tante tecnologia a propria disposizione, quella degli auricolari Pixel Buds con la modalità di traduzione instantanea. Uniti dal riconoscimento vocale Assistant.

Più di auricolari con traduzione simultanea, in questo caso si tratta di un’opzione in più, per provare a marcare la differenza rispetto ai più agguerriti rivali nel settore audio. Quindi, prima di tutto i Pixel Buds sono auricolari total wireless dedicati a musica e chiamate.

In più però, l’abbinamento con l’app su uno smartphone con almeno Android 6.0. Quelle per intendersi, con Assistant integrato e attivo. In presenza di un Account Google e una connessione a Internet, è possibile ottenere una traduzione del parlato sfruttando speaker e microfono degli auricolari.

Il costo è quello relativo ai Pixel Buds, al momento sui 139 euro. Al quale eventualmente aggiungere la connessione dati secondo il proprio piano tariffario.

Timekettle, a ciascuno la propria lingua

Del tutto opposto l’appproccio sviluppato da TimeKettle. L’azienda può infatti vantare un’esperienza ormai di una certa importanza nel settore degli auricolari con traduzione instantanea. Dopo un dispositivo dedicato è quindi arrivata l’evoluzione di WT2 Plus, veri e propria soluzione totale wireless.

Le forme sono piuttosto marcate, certamente più dei tradizionali auricolari audio. Quello che conta in questo caso però, è il supporto alla comunicazione. Proposto in tre modalità.

In un colloquio personale, con rumori di fondo trascurabili, si può sfruttare tutte le potenzialità di colloquiare tranquillamente in due lingue diverse. Serve una coppia di auricolari per ciascun utente, dove quello in ascolto potrà ascoltare il discorso nella propria lingua.

Se invece l’ambiente è più rumoroso, si può procedere con minore sincronia. Si attiva cioè la funzione agendo una prima volta su uno degli auricolari per avviare l’ascolto e una seconda per tradurre la frase registrata.

Interessante infine anche la comunicazione monodirezionale, utile per esempio nel caso di un seminario o di una conferenza. L’oratore parla e una o più persone munite di Timekettle possono ascoltare la traduzione come da impostazioni personalizzate.

Con un’accuratezza garantita del 93%, i Timekettle WT2 Plus costano 199,53 euro. Cifra variabile in base al rapporto di cambio al momento dell’acquisto con la quotazione originale in dollari.

 

Waverly Labs, specialisti della traduzione

Diversi i punti in comune con l’idea sviluppata da Waverly Labs. Fermo restando l’utilità nel tempo libero, grazie anche a linee più curate, il progetto Pilot è però più orientato all’ambito professionale.

Le forme sono infatti più curate, le dimensioni più compatte e la disponibilità è in tre colori. La tecnologia all’interno però, è altrettanto sofisticata.

Con il supporto dell’app, la traduzione simultanea può prima di tutto essere sfrutta per una conversazione in lingue diverse. Oppure, aspetto meno scontato, i Pilot possono essere anche un supporto in più per un interprete impegnato a supportare un dialogo. In più con la delicatezza di distinguere tra voci maschili e femminili e regolare l’audio di conseguenza.

Durante incontri di lavoro, lezioni o seminari può tornare utile anche la visualizzazione del testo sullo schermo dello smartphone. Testo che è anche possibile salvare per lavorarci sopra in un secondo momento. Il salvataggio delle conversazioni può infine agevolare incontri futuri.

Anche in questo caso, negli ultimi  mesi il prezzo è in discesa, in questo momento intorno ai 179 dollari. Probabilmente anche per contrastare le conseguenza della carenza di componenti sulla effettiva disponibilità, può essere interessante valutare la proposta di acquistare un modello ricondizionato al costo di 99 dollari.

Tragl, come sentirsi sempre a casa

Per quanto efficaci, gli auricolari con traduzione instantanea più diffusi prevedono l’utilizzo da entrambi gli utenti. Un aspetto non scontato, al quale Tragl vuole porre rimedio, in modo decisamente concreto, anche a costo di scendere a compromessi con l’estetica.

La soluzione prevista è infatti una sorta di piccola cuffia con microfono, stile operatore di call center. D’altra parte, ne basta uno indossato dall’interessato per seguire una conversazione normalmente pur parlando lingue diverse.

Mentre lo speaker sull’auricolare si preoccupa di tradurre il discorso nell’idioma selezionato dall’utente, quello posto sull’asta davanti alla bocca riporta la replica per sottoporla all’interlocutore dopo averla raccolta dal microfono a poca distanza. Inoltre, un altro microfono si occupa di filtrare i rumori ambientali.

Scopo principale di Tragl è supportare il viaggiatore. Quindi, non serve tanto sostenere una lunga conservazione, quanto aiutare il turista in difficoltà nell’ottenere le informazioni desiderate a prescindere dalla lingua del luogo.

Sono una trentina i linguaggi supportati, dieci dei quali disponibili anche offline, mentre per gli altri è da mettere in preventivo la necessità di una connessione dati. Il progetto lanciato su Indiegogo, dove può essere ancora prenotato per 176 euro è in fase di prototipo finale. Per averlo fisicamente, bisogna quindi mettere in preventivo un’attesa di qualche mese.

Fito Tap Pro, la parola giusta la momento giusto

Dalla stessa piattaforma di crownfunding arriva anche il progetto Fito Tap Pro. Con un approccio però decisamente diverso. Nonostante le dichiarazioni di tutti i produttori di auricolari con instantanea, le prestazioni dipendono anche dalla connessione. Se è debole, ottenere la sincronia può essere un’illusione.

La soluzione in questo caso è semplice, affidarsi alla custodia. Oltre alla classica mansione di riserva di energia, viene infatti sfruttata anche per integrare il vero e proprio hardware necessario a garantire la traduzione, in trenta linguaggi, italiano incluso. Nel caso specifico, un processore Qualcomm QCC3026, difficile se non impossibile da inserire in degli auricolari.

Il ruolo dell’app resta comunque per fare da intermediario, nelle tre modalità di utilizzo. Prima di tutto, una volta selezionate lingua originale e traduzione, la custodia completa di microfono e speaker può essere tutto ciò di cui si ha bisogno per una rapida traduzione.

Per supportare una vera e propria conversazione invece, indossati gli auricolari si può iniziare a parlare in modo del tutto naturale tenendo premuto il relativo pulsante a sfioramento per attivare la traduzione.

In alternativa, si può contare anche sul sistema più tradizionale, digitando un testo sullo smartphone all’interno dell’app,  per ottenere la versione localizzata.

Anche in questo caso, la qualità del parlato può contare sui due microfoni per lato, con il secondo dedicato alla sistema di riduzione del rumore.

La sottoscrizione è ormai chiusa e si attende l’arrivo ufficiale sul mercato. Il prezzo dovrebbe restare intorno ai 99 dollari.

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