Questa nuova puntata del nostro approfondimento sui satelliti geostazionari, visibili in Italia e dedicati alle trasmissioni radiotelevisive, è dedicata allo slot di 36° Est. Fin dal 1993 è sotto il controllo diretto di Eutelsat e RSCC (Russian Satellite Communications Company).

Le due aziende hanno avviato un proficuo rapporto di collaborazione (che prosegue tuttora) concedendosi reciprocamente gli spazi di trasmissione sui propri satelliti per sfruttare le opportunità del mercato. Al momento è occupato da due satelliti, Eutelsat 36B e Express AMU1 (chiamato anche Eutelsat 36C), con diversi fasci di irradiazione di cui uno dedicato all’area euroasiatica che comprende anche l’Italia e ospita diversi canali radiotelevisivi in lingua georgiana e araba, tutti visibili con parabole di soli 70-80 cm di diametro.

I primi vagiti dai satelliti russi Gals

La storia moderna dello slot dei 36° Est inizia nel gennaio 1994 con il lancio del primo dei due satelliti Gals. Costruiti dall’azienda russa NPO PM, rappresentavano la nuova generazione di satelliti progettata anche per la trasmissione televisiva diretta (DTH). Per questo motivo impiegavano una moderna piattaforma MSS-2500 ad alta potenza, sistemi di orientamento ad alta precisione e soluzioni all’avanguardia per estendere la vita utile in orbita.

Il progetto Gals sarebbe dovuto partire alla fine del 1990 e occupare gli slot a 44° Est, 75° Est, 110° Est e 140° Est per distribuire i segnali televisivi sia ai broadcaster (dotati di parabole da 1,5-2,5 metri) sia agli utenti finali (60-90 cm). Ha subito però diverse modifiche in corso d’opera e poi abbandonato dopo soli 2 lanci, effettuati il 20 gennaio 1994 (Gals 1 – 3 transponder) e il 17 novembre 1995 (Gals 2 – 3 transponder) con un razzo Proton-K Blok-DM/DM2.

Dopo varie vicissitudini, entrambi i satelliti sono stati posizionati a 36° Est.

Nel 1997, questo slot viene occupato dal satellite francese TDF-2, lanciato il 25 luglio 1990 e successivamente acquistato da Eutelsat.

Nelle tabelle di EuroSat del novembre 1998 segnalavamo la presenza dei canali russi NTV+ Sport, Detskij Mir, Muzyka, Mir Kino, Nashe Kino/Nochnoi Kanal, TNT Rossija e del francese Fashion TV Hommes, tutti trasmessi in analogico Pal/Secam.

Dal gennaio 1999 al giugno 2000, lo slot è stato occupato anche dall’Eutelsat II-F3, precedentemente in orbita a 16° Est fino all’arrivo del nuovo Eutelsat W2.

L’inizio dell’era SESAT + W

Il 17 aprile 2000, un razzo Proton-K Block DM-2M ha messo in orbita SESAT 1, il primo satellite nato dalla collaborazione tra Eutelsat e RSCC con 18 transponder in banda Ku. Acronimo di “Siberia – Europe SATellite”, era stato progettato per fornire diversi servizi di telecomunicazione in una vasta area che spazia dalla Russia orientale all’Oceano Atlantic con parziale copertura della Siberia e dell’Africa. La costruzione del bus MSS-2500-GSO (MSS-727) era stata affidata a NPO PM (la stessa dei Gals) mentre quella del payload a Alcatel Space. Il 29 gennaio 2010 è stato trasferito a 16° Est per “soccorrere” il W2, parzialmente inattivo per un guasto tecnico (www.EuroSat-online.it/satelliti-eutelsat-w2-con-segnale-altalenante/). Ha terminato la sua carriera il 13 febbraio 2018 dopo 17 anni e 10 mesi di ininterrotto servizio, un record per un satellite geostazionario.

Il 24 maggio 2000, poche settimane dopo il lancio del SESAT 1, un razzo Atlas III in partenza da Cape Canaveral ha messo in orbita il satellite Eutelsat W4, costruito da Alcatel Space sulla piattaforma Spacebus-3000B. Il satellite era dotato di 31 transponder, ha affiancato il SESAT 1 fino al trasferimento a 16° Est e proseguito la sua missione a 36° Est fino al 2015. Nel 2012 ha assunto la nuova denominazione di Eutelsat 36A.

Dal gennaio 2010, lo slot viene presidiato dall’Eutelsat 36B (ex Eutelsat W4). Costruito da Thales Alenia Space e lanciato in orbita il 24 novembre 2009, è uno dei più potenti satelliti della flotta Eutelsat grazie a 74 transponder in banda Ku (70 nominali) con potenza di 12 kW. Il W4 ha rimpiazzato il SESAT 1, a sua volta trasferito a 16° Est e rinominato Eutelsat 16C.

Dal febbraio 2016, all’Eutelsat 36B si è affiancato l’Exspress AMU1, conosciuto anche come Eutelsat 36C per la sola “quota” di transponder presi in affitto dall’operatore europeo. Costruito da Airbus Defence & Space e gestito da RSCC, è dotato di 61 transponder in banda Ku, 10 in banda Ka ed ha ereditato i servizi originariamente diffusi dall’Eutelsat 36A.

131 transponder e 7 spot beam in banda Ku

I 131 transponder in banda Ku dei satelliti Eutelsat 36B (70) ed Exspress AMU1/Eutelsat 36C (61) sono collegati a 7 fasci di illuminazione di cui uno orientabile (steerable).

Lo spot Eurasia del 36B è quello più interessante per i telespettatori europei e italiani: è estremamente ampio e spazia dalle coste della Groenlandia fino ai territori della Siberia orientale, illuminando anche il nord Africa, la penisola araba, il Medioriente e parte della Mongolia. Le due aree più potenti con EIRP di 48 dBW (corrispondente a parabole da 70 cm di diametro) sono concentrate sull’Europa centro-meridionale e su Iran, Afghanistan, Kazakhstan e territori confinanti. I telespettatori italiani possono ricevere i segnali associati a questo spot dotandosi di parabole di soli 70-80 cm.

Lo spot Russia si concentra su Ucraina, Bielorussia, Lituania, Estonia, Finlandia e Russia occidentale (50-52 dBW – 50-60 cm) ma arriva anche in Polonia e in Svezia. Il rapido degradamento del segnale riportato sui footprint ufficiali riduce considerevolmente le probabilità di ricezione nel nostro Paese, almeno nelle regioni del Nord-Est, anche con parabole da 2 metri.

Anche lo spot Central Asia Steerable è piuttosto ampio: si spinge dalla Groenlandia alla Siberia toccando il Medioriente con una forma a imbuto centrata sull’Ucraina e la Russia sud-occidentale (ai confini con la Georgia). La potenza al centro del fascio è di 52 dBW (50 cm) e degrada lentamente fino a 40 dBW (180 cm). L’Italia è quasi totalmente inserita nella due fasce più esterne (40-42 dBW – 140-180 cm) e, secondo i dati ufficiali (purtroppo, o per fortuna, non sempre veritieri), vengono escluse solo le isole maggiori e la parte occidentale di Piemonte e Liguria dove potrebbero servire parabole da almeno 220-250 cm.

Il primo dei due spot africani (38-48 dBW – 70-220 cm) illumina i Paesi subsahariani, dal Senegal all’Etiopia, spingendosi a sud e a Est fino all’Angola, al Botswana, al Mozambico e alle isole Mauritius. L’area con la potenza più elevata (48 dBW – 70 cm) interessa la zona costiera occidentale che va dal Ghana all’Angola. Un secondo hotspot, leggermente meno potente (47 dBW – 75 cm), è puntato sulle isole Mauritius. Anche se l’Italia è teoricamente esclusa, con una parabola Channel Master da 180 cm installata a Milano siamo riusciti a sintonizzare decine di canali del bouquet DStv con polarità orizzontale. È l’ennesima conferma che i footprint ufficiali vanno sempre confrontati con la ricezione sul campo.

Il secondo spot africano (42-49 dBW – 65-140 cm) è invece dedicato ai territori più meridionali, dall’Angola al Mozambico fino al Sudafrica, al Madagascar e alle isole Mauritius. I quattro superspot da 49 dBW illuminano la parte settentrionale dell’Angola, tutto il Sudafrica, il Mozambico nord-orientale e le isole Mauritius (48 dBW).

Il satellite Exspress AMU1 dispone di due spot chiamati Fixed Beam 1 e 2. Il primo illumina principalmente la Russia occidentale e si spinge fino alle coste del Mar Caspio con un segnale molto potente (55 dBW – 40 cm). Le fasce più esterne interessano anche Ucraina, Bielorussia, Lituania, Estonia, Lettonia e Finlandia (52-54 dBW – 45-50 cm), la Polonia centro-orientale, la Moldavia e l’Artico russo siberiano (52 dBW – 50 cm).

Lo spot Fixed Beam 2 non si differenzia molto da quello subsahariano dell’Eutelsat 36B: ha un superspot da 48 dBW (70 cm) puntato su Togo, Benin, Nigeria, Camerun, Gabon, Congo, Angola e gran parte del centro-sud Africa (con esclusione del Sudafrica e del Madagascar) che riceve un segnale da 46 dBW (80 cm). Il footprint Sub-Saharan Africa del 36C (equivalente al Fixed Beam 2 dell’Exspress AMU1) pubblicato sul sito di Eutelsat riporta anche un lobo da 38 dBW (220 cm) che illumina le aree più settentrionali di Marocco e Algeria, l’intera Penisola Iberica ma anche la Sardegna e la Sicilia.

Parabolina fissa oppure parabolone motorizzato?

Come già appurato, una parabola fissa da 60-80 cm di diametro, economica e semplice da montare anche sul balcone (se consentito dai regolamenti locali e condominiali), è più che sufficiente per ricevere le frequenze che utilizzano lo spot Eurasia. Se lo scopo è esclusivamente questo, basta acquistare anche un LNB universale a singola uscita (oppure Twin/Quad o SCR per inviare il segnale in più stanze), uno o più cavi coassiali e l’impianto è fatto.

Se, invece, si vogliono ricevere anche altri satelliti, la soluzione migliore è un’antenna motorizzata, meglio se da 100-120 cm per aumentare le possibilità di ricezione anche dei satelliti meno potenti. Chi possiede già una parabola da 80 cm puntata su Hotbird 13° Est o Astra 19,2° Est può semplicemente aggiungere un motore e spostarla, all’occorrenza, a 36° Est per “vedere” gli spot Eurasia.

Per alcune frequenze degli spot sub-sahariani e Central Asia servono parabole da almeno 180-200 cm, meglio se motorizzate per poterle sfruttare con soddisfazione su tutta la Fascia di Clarke. Non ci stancheremo mai di ricordare che la spesa per la realizzazione di un simile impianto è piuttosto alta e andrebbe sostenuta solo dopo aver verificato la ricezione sul campo.

Ricca offerta pay con cinque bouquet

Lo slot dei 36° Est è principalmente dedicato all’offerta radiotelevisiva a pagamento proposta da 5 bouquet: Tricolor TV, NTV Plus, Vivacom, Zap e DStv Africa.

Tricolor TV (www.tricolor.tv) è il principale operatore televisivo satellitare DTH della Russia con oltre 18 milioni di abbonati. Fondato nel 2005 a San Pietroburgo, trasmette quasi 300 canali radio e TV, in SD, HD e anche in Ultra HD (8 canali). Gran parte dell’offerta è dedicata ai canali nazionali in lingua russa come Telekanal 360, Mir 24, Volgograd 24, NTV, Perviy Kanal, Rossiya 1, 5 Kanal, REN TV, TV Centr, Telekanal Spas, STS e TNT. Non mancano i canali internazionali come Cartoon Network, Boomerang, Kanal Disney, Tiji, Eurosport 4K, Nickelodeon, Euronews, Mezzo, CNN, Fashion One e Blue Hustler. I 22 transponder attualmente occupati sono collegati agli spot Russia del satellite Eutelsat 36B e Fixed Beam dell’Exspress AMU1.

NTV Plus (https://ntvplus.ru) appartiene al colosso Gazprom ed ha iniziato a trasmettere nel lontano 1996. Condivide gli stessi spot di Tricolor ma opera su transponder totalmente differenti (15) proponendo oltre 300 canali, in parte gli stessi di Tricolor TV e in parte differenti. L’offerta comprende il “gruppo” NTV, Telekanal FAN, Ren TV, Karusel, Kinopremyera, A1/A2, Evrokino, Star Cinema, VH-1, MTV, Food Network, Fine Living, Discovery, Nat Geo, Sony, Spike, Viasat, Playboy e molti altri. L’offerta Ultra HD comprende invece i canali Fashion One 4K, Home 4K e Stingray Festival 4K.

DStv Africa (www.dstvafrica.com) è la pay-tv satellitare del colosso media sudafricano Multichoice, lanciata nel 1995 per informare e intrattenere i telespettatori dell’Africa subsahariana. Al momento conta oltre 13,5 milioni di abbonati di cui 7 milioni solo in Sudafrica. Anche questa offerta è particolarmente ricca e variegata, con centinaia di canali nazionali di sport, cinema, musica e attualità (come SuperSport, M-Net, ITV, Africa Magic e NTA) e una selezione dei migliori canali tematici e generalisti stranieri (Disney, Cartoon Network, Fox, CNBC, Fashion One, CNN, Studio Universal, Comedy Central, Discovery, Nat Geo, France 2, TF1, RTL, CGTN, CCTV 4 e altri) diffusi in SD e HD (no 4K).

Zap (www.zap.co.ao) è un bouquet pay-tv dedicato principalmente ai Paesi subsahariani di lingua portoghese come Angola e Mozambico. Comprende circa 140 canali di cui la maggioranza in lingua portoghese come TV Cine, RTP, SIC, STV, TVI, TV Globo, Sport TV e TPA Angola. L’offerta contempla anche i migliori canali tematici e generalisti internazionali, in lingua inglese, francese, spagnola e russa come BBC World, Disney, Bloomberg, Discovery, Stingray, Food Network, Baby TV, ESPN, Fox, Aljazeera, Rossiya 24, TVE Internacional, MyZen, NBA TV, France 2-3-5, MCM, Canal 24 Horas, AXN, Travel, Nat Geo, ecc.

Sia DStv Africa che ZAP ospitano le trasmissioni, criptate in Irdeto o Nagravision, di Rai Italia Africa (www.raitalia.it). Offre una selezione del palinsesto delle tre reti nazionali (TG1-2-3, Rai TG Sport, La prova del Cuoco, Un Posto al Sole, Unomattina, Linea Verde) ma anche film, fiction, cartoni animati e la diretta di alcune partite di calcio di Serie A.

Il bouquet bulgaro Vivacom (www.vivacom.bg), attivo principalmente sul satellite AzerSpace 2/Intelsat 38 a 45° Est, utilizza anche una frequenza di Eutelsat 36B con spot Eurasia per alimentare la propria offerta pay-tv e distribuire alcuni canali russi come TNT International, TNT 4 International, TV3 International, Rybalka i Okhota e Pyatnitsa! International ad altri operatori pay-tv europei e asiatici. Oltre a essere difficili (se non addirittura impossibili) da ricevere in Italia, al momento non ci risulta sia possibile abbonarsi ufficialmente a questi bouquet anche nel nostro Paese. Per qualsiasi richiesta, consigliamo tuttavia agli interessati di contattare la “specialista” Due Emme Antenne (www.dueemme.com – Tel. 0571931575).

Quaranta canali free-to-air, anche in HD

I canali televisivi trasmessi in chiaro a 36° Est e visibili anche in Italia tramite lo spot Eurasia sono poco più di una trentina. Dieci di questi appartengono al bouquet georgiano Geosat (www.geosat.ge) e sono visibili in SD e HD: 1 TV (primo canale generalista pubblico – HD), Imedi TV (informazione, approfondimento politico e musica – HD), Rustavi 2 (informazione, analisi politica, sociale ed economica, talk show), Marao TV (film, serie Tv, talk-show e altri programmi d’informazione e intrattenimento dedicati alle donne), TV Pirveli (news, approfondimenti politici e spettacoli), Comedy Arxi (programmi comici e umoristici), Obieqtivi TV (notiziari, approfondimenti politici e sociali, spettacoli e altri programmi con contenuti anti-occidentali), Maestro (informazione e spettacoli), Palitra News (notizie di attualità, economia, politica, cultura e sport H24) e Formula (serie Tv, talk-show, informazione e politica). Essendo trasmessi in DVB-S2 MPEG-4 richiedono obbligatoriamente un decoder HD anche quando vengono diffusi in SD.

Sempre in chiaro sono visibili il canale bulgaro BNT 4 con il meglio della programmazione generalista del network BNT dedicato al pubblico televisivo internazionale, InterAZ (vari programmi d’informazione e cultura per gli spettatori azeri che vivono in Russia), Kazakh TV (programmi d’informazione, cultura, politica e sport, documentari, film, teatro e cartoni animati per gli spettatori stranieri), la rete all-news cinese CNC World English (HD in lingua inglese), i canali generalisti e tematici (educativi, religiosi e informativi) in lingua araba Alhad TV, Al Mayadeen, Al-Masar Al-Oula, Salam TV, Alyaum, Nour El-Sham, Souryana TV, Syria Drama e Syrian Educational Tv.

SCHEDE TECNICHE

L’Eutelsat 36B, originariamente chiamato “W7”, è stato lanciato in orbita il 23 novembre 2009 con un razzo Proton-M/Briz-M. La costruzione è stata affidata alla francese Thales Alenia Space che ha scelto di utilizzare la piattaforma Spacebus 4000C4. Può generare fino a 74 transponder in banda Ku collegati a 5 fasci con copertura europea, russa, centro-asiatica, mediorientale e africana. La vita utile prevista è di 15 anni e, in assenza di malfunzionamenti, dovrebbe terminare il proprio servizio non prima del 2024-2025.

Costruito da Airbus Defence and Space sulla piattaforma Eurostar-3000, l’Exspress AMU1 è stato lanciato il 24 dicembre 2015 da ILS con un razzo Proton-M/Briz-M in partenza dalla base spaziale di Baikonur, Kazakhstan. Può generare fino a 15 kW di potenza ed è dotato di 61 transponder in banda Ku collegati a 2 spotbeam (fixed 1 e 2) e 10 in banda Ka con fascio a grappolo tipico delle trasmissioni bidirezionali per collegamenti dati e internet. Per via dell’accordo con l’operatore russo RSCC viene impiegato anche da Eutelsat e chiamato “Eutelsat 36C”. Anche per questo satellite la vita stimata è di 15 anni

Footprint_EUT36C_subsahar
Lo spot subsahariano del 36B va dal Senegal all’Etiopia. Seppur teoricamente non visibile dall’Italia, con una parabola da 180 cm a Milano siamo riusciti a catturare decine di canali del bouquet DStv
Footprint_EUT36B_sudafrica
Lo spot subsahariano del 36B va dal Senegal all’Etiopia. Seppur teoricamente non visibile dall’Italia, con una parabola da 180 cm a Milano siamo riusciti a catturare decine di canali del bouquet DStv
Lo spot sudafricano del 36B punta ai territori più meridionali del continente con quattro superspot (Angola, Sudafrica, Mozambico, isole Mauritius)
EE36_Footprint_EUT36B_subsahar
Lo spot subsahariano del 36B va dal Senegal all’Etiopia. Seppur teoricamente non visibile dall’Italia, con una parabola da 180 cm a Milano siamo riusciti a catturare decine di canali del bouquet DStv
Footprint_EUT36B_russia
Lo spot Russia si concentra su Ucraina, Bielorussia, Lituania, Estonia, Finlandia e Russia occidentale. Le probabilità di ricezione in Italia sono scarse anche con parabole da 2 metri
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Lo spot Eurasia è quello più “comodo” per i telespettatori italiani perché richiede parabole di soli 70-80 cm. Viene principalmente utilizzato dai canali free-to-air
EE36_Footprint_EUT36B_central asia
Lo spot Central Asia Steerable è molto ampio e lambisce anche l’Italia (40-42 dBW – 140-180 cm) con esclusione delle isole maggiori e di parte di Piemonte e Liguria dove servirebbero almeno 220-250 cm
EE36_Footprint_AMU1_fixed1
Lo spot Fixed Beam 1 si focalizza sulla Russia occidentale fino al Mar Caspio ma lambisce anche Ucraina, Bielorussia, Polonia, Moldavia e l’Artico russo siberiano
EE36_Footprint_AMU1_fixed2
Lo spot Fixed Beam 2 dell’AMU1 è molto simile a quello subsahariano dell’Eutelsat 36B con un superspot centrato su Togo, Benin, Nigeria, Camerun e altri Paesi

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