La smart life è fatta di oggetti che entrano nel quotidiano a volte in punta di piedi, a volte imponendosi. Nel mondo ce ne sono migliaia, a tutte le latitudini. Per il mese di agosto abbiamo fatto un viaggio alla scoperta di quelli che si stanno proponendo, spesso anche sulle piattaforme di crowdfunding. Ne abbiamo trovati trenta e ve ne proponiamo uno al giorno.
Se è già una pessima idea utilizzare uno smartphone mentre si è alla guida di un’autovettura, ancora meno lo è per chi preferisce muoversi in bicicletta, aumentando un rischio già alto di pagare caro le conseguenze di un impatto. Per chi proprio non può fare meno di restare in contatto, il telecomando da bicicletta Bimu può essere la soluzione ideale per farlo tenendo comunque ben salde le mani sul manubrio.
Compatibilmente con il codice della strada, Bimu può essere in realtà utile anche solo per le operazioni più ordinarie, come gestire una playlist per accompagnare i propri trasferimenti, mantenendo sempre la situazione sotto controllo.
Comandi al manubrio
Il piccolo telecomando da bicicletta infatti, mette in pratica un’idea relativamente semplice, offrire uno strumento utile per ricevere chiamate o ascoltare musica senza diventare un pericolo nel traffico. In alternativa, anche solo per scongiurare il pericolo di ritrovarsi con una multa.
Bimu si monta infatti sul manubrio. Occupa uno spazio molto simile a quello di un comune campanello, ma svolge una funzione diversa, quella di assistere nel controllo dello smartphone.
Il discorso è limitato alle funzioni essenziali, a vantaggio anche della praticità. Quattro infatti sono i pulsanti lungo il perimetro, ai quali se ne aggiunge uno centrale. Ben riconoscibili e distribuiti, difficilmente si rischia di sbagliare.
Pochi e pratici pulsanti, sinonimo di sicurezza
Una volta effettuato l’abbinamento Bluetooth con lo smartphone, quello centrale serve per avviare e chiudere una conversazione. Quello superiore e inferiore per regolare il volume, mentre i restanti due permettono di scorrere i brani musicali.
Semplicità in questo caso è anche sinonimo di sicurezza. I comandi infatti possono essere azionati senza togliere lo sguardo dalla strada, mentre a garantire l’affidabilità del telecomando da bicicletta ci pensa il guscio in silicone per proteggerlo dalle intemperie.
Secondo la progettista danese Beatrice Otoo, l’autonomia raggiunge le dieci ore. Il prezzo fissato per il lancio è invece di 40 euro.