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In prova Deebot T10 Turbo: un robot aspira e lavapavimenti potente, completo ed efficiente

Il robot Deebot T10 Turbo di Ecovacs propone caratteristiche di altissimo livello per una pulizia completa ed efficace dei pavimenti.

Il settore dei robot aspirapolvere è stato uno dei più ricchi di evoluzioni nel campo della robotica domestica negli ultimi anni. Questi dispositivi sono diventati sempre più diffusi nelle case di tutto il mondo grazie alla loro capacità di pulire automaticamente pavimenti e tappeti, liberando gli utenti dalla noiosa e faticosa attività di aspirazione della polvere. La storia di questi dispositivi comincia negli anni ’90, ma soltanto dall’inizio del terzo millennio i prodotti di iRobot hanno iniziato a offrire un bilanciamento più vantaggioso tra prezzo e prestazioni.

Negli anni successivi, molti produttori hanno contribuito alla maturazione del settore aggiungendo funzioni come la navigazione intelligente, la mappatura degli ambienti e l’integrazione con i dispositivi mobili. Il vero salto di qualità è stato raggiunto con l’avvento dell’intelligenza artificiale, che ha permesso ai robot aspirapolvere di apprendere dall’ambiente circostante e di adattarsi alle abitudini degli utenti.

Nonostante la lunga storia del settore, l’evoluzione è ancora significativa, con una vasta gamma di prodotti disponibili sul mercato; notevole è anche la forbice tra i modelli più economici a quelli di fascia alta, dotati di tecnologie all’avanguardia, che possono costare anche cinque volte tanto.

Una delle aziende più attive nel settore dei robot per la pulizia domestica è la cinese Ecovacs, che ormai da molti anni è specializzata nella produzione di dispositivi autonomi per la pulizia di pavimenti e finestre; nel corso degli anni, i suoi prodotti hanno saputo conquistare il mercato grazie alle funzioni innovative e all’ottimo bilanciamento tra prezzo e prestazioni.

Oggetto di questa prova è il Deebot T10 Turbo, che si colloca nella fascia alta della vasta gamma del produttore: la serie T10 è composta da tre modelli (Standard, Plus e Turbo), che partono da 699 euro per superare il muro dei 1.000 euro proprio con la versione Turbo, proposto a un prezzo di listino di 1.099 euro. La variante Turbo integra una coppia di panni rotanti per il lavaggio del pavimento, con aggancio magnetico, che risultano più efficaci rispetto al tradizionale panno fisso o oscillante tipico dei modelli più economici.

Un foglio di avvio rapido indica i (semplici) passaggi da compiere per mettere in opera il robot; peccato manchi il testo in italiano.

Il robot è distribuito in una confezione di cartone grande e pesante, con un imballaggio molto robusto che protegge tutti i componenti: l’elemento più voluminoso non è il robot ma la base di ricarica, che ospita due serbatoi da oltre 3 litri ciascuno, per l’acqua pulita e quella sporca. La base non raccoglie quindi la polvere, che rimane invece nel contenitore integrato nel corpo del robot, con tutti i limiti di capienza di questa soluzione.

La base di ricarica del Deebot T10 Turbo è molto voluminosa e anche piuttosto pesante, poiché contiene i due serbatoi per l’acqua e altri componenti importanti.

La struttura del robot rimane quindi quella tradizionale, anche se le linee mostrano alcune novità rispetto al passato: in particolare la torretta che ospita il sensore laser è più alta rispetto ai modelli precedenti, e rende il robot un po’ meno agile di alcuni concorrenti proprio nel raggiungere le zone più anguste, come per esempio le superfici sotto i mobili, i divani o i letti. Come abbiamo già accennato, nella parte inferiore sono presenti due fori che permettono l’installazione delle spazzole rotanti per il lavaggio del pavimento: in base alla presenza di questi accessori, il robot decide se lavare il pavimento o se invece limitarsi ad aspirare la polvere.

La dotazione di sensori è davvero molto ricca: oltre al laser Lidar per la mappatura degli ambienti, a cui abbiamo già accennato, il robot integra anche sensori anticaduta, un bumper frontale e un doppio sensore ottico (chiamato AIVI 3.0) associato a una tecnologia di riconoscimento degli oggetti basata sull’intelligenza artificiale, che individua ed evita alcuni degli ostacoli potenzialmente più dannosi, dai cavi di ricarica dei dispositivi mobile che possono essere rimasti sul pavimento fino alle deiezioni degli animali domestici. I sensori ottici possono essere utilizzati come videocamere, anche da remoto: il punto di vista è piuttosto inusuale (a filo pavimento) ma consente comunque di verificare se si è lasciata aperta una finestra che invece doveva essere chiusa.

Il robot vero e proprio è soltanto una parte minoritaria del volume (e del peso) della confezione: la base di ricarica è l’elemento più grande.

Dal punto di vista tecnico, Ecovacs ha dotato il Deebot T10 di tutte le caratteristiche più evolute: la potenza di aspirazione è infatti pari a 3.000 Pa, mentre la batteria da 5.200 mAh garantisce un’autonomia più che sufficiente anche per ambienti di ampie dimensioni. Il robot ritorna comunque spesso alla base, come vedremo, e può fermarsi per ripristinare il livello della carica prima di continuare la pulizia.

La versione Turbo del Deebot T10 offre le spazzole rotanti per il lavaggio del pavimento: un miglioramento significativo rispetto ai tradizionali panni fissi o vibranti.

Per completare la panoramica sulle funzioni avanzate introdotte da Ecovacs, il Deebot T10 Turbo integra anche un array di microfoni per l’attivazione dell’assistente vocale Yiko, che permette di comandare le funzioni del robot direttamente con la voce. Non manca neppure l’integrazione con gli assistenti vocali tradizionali, come Amazon Alexa o Google Home; quindi, le opzioni di controllo vocale garantiscono la massima flessibilità.

 

La base di ricarica

Le dock di grandi dimensioni per i robot di pulizia non sono una novità, ma le motivazioni di questa crescita variano tra un modello e l’altro: in questo caso, la base non consente di scaricare la polvere, ma invece è destinata quasi integralmente ad ospitare i due serbatoi per l’acqua pulita (eventualmente addizionata con un detergente) e quella sporca. Le dimensioni della base di ricarica sono quindi piuttosto ampie, e richiedono un angolo non proprio minuscolo in cui poterla collocare. Le istruzioni suggeriscono di lasciare uno spazio libero di almeno mezzo metro su ciascuno dei due lati, ma durante i nostri test abbiamo constatato come si possa rinunciare a questo requisito a patto che la zona frontale rimanga libera da ostacoli.

ecovacs deebot
I serbatoi dell’acqua pulita e sporca contengono oltre tre litri di liquido ciascuno; ciononostante, l’autonomia è comunque limitata a pochi giorni.

I serbatoi sono dotati di maniglie robuste e comode, e offrono un sistema di chiusura che ci è sembrato pratico ed efficace. Una volta chiuso il coperchio (che rimane sempre incernierato al fusto) i liquidi rimangono sigillati all’interno e si possono spostare i due serbatoi senza paura di sporcare o bagnare. L’unico, inevitabile difetto di questa soluzione è la necessità di una manutenzione piuttosto frequente. Durante i nostri test, in un appartamento di circa 95 mq, utilizzando le impostazioni standard è stato necessario intervenire per riempire il serbatoio dell’acqua pulita e svuotare quello dell’acqua sporca mediamente ogni due giorni. Il contenitore della polvere consente intervalli un po’ più lunghi (circa una settimana nel nostro caso), ma comunque le grandi dimensioni della base di ricarica non si traducono in una riduzione della frequenza delle operazioni di svuotamento.

I serbatoi dell’acqua pulita e sporca sono facilmente accessibili sollevando il coperchio superiore della base di ricarica.

Come accade nella quasi totalità dei casi, le operazioni di configurazione, monitoraggio e gestione del robot sono affidate a un’app per smartphone, disponibile naturalmente sia per iOS sia per Android. La prima configurazione richiede la creazione di un account Ecovacs, dopodiché basta seguire le istruzioni a schermo per individuare il robot e aggiungerlo ai dispositivi controllati, integrandolo anche nella rete locale tramite Wi-Fi. Il robot comunica con notifiche inviate ai dispositivi collegati tramite l’App di Ecovacs e anche con messaggi vocali: è disponibile un pacchetto vocale in italiano che semplifica l’uso per chi fatica con l’inglese. Una volta completata la configurazione iniziale si può inviare il robot in perlustrazione per mappare l’ambiente, avendo cura di aprire tutte le porte ed eliminare eventuali ostacoli che rendano impossibile l’accesso ad alcune aree dell’abitazione.

L’app di gestione del robot richiede la creazione di un account Ecovacs prima di poter iniziare la prima configurazione del dispositivo.

La fase di prima configurazione del robot è gestita in maniera molto intuitiva grazie alle indicazioni a schermo visualizzate dall’app.

L’app consente di scaricare e applicare al robot il pacchetto vocale preferito, per far sì che riproduca gli avvisi e le informazioni nella nostra lingua.

La prima mappatura dell’ambiente richiede soltanto pochi minuti, perché il robot si muove tra le varie stanze in perlustrazione. Le mappe vengono poi aggiornate e migliorate a ogni nuova pulizia.

La prima presa di contatto con l’ambiente richiede pochi minuti, dopodiché il robot costruisce una mappa iniziale della casa che verrà poi aggiornata e integrata a ogni pulizia, ad esempio per individuare eventuali ostacoli che rimangono sempre fermi nella stessa posizione o viceversa elementi che vengono spostati da una pulizia all’altra (come, per esempio, le sedie o eventuali ostacoli temporanei). L’app consente di specificare la tipologia di ogni stanza, per poi indirizzare direttamente i vari ambienti per eventuali sessioni di pulizia specifiche. La funzione di mappatura si è dimostrata abbastanza accurata (con un paio di piccoli errori senza ripercussioni pratiche sul movimento del robot), ed è disponibile una doppia modalità di visualizzazione: oltre alla classica pianta 2D, infatti, si può aprire anche una accattivante vista tridimensionale, che consente anche di collocare elementi d’arredo.

L’app di Ecovacs tiene traccia dello stato di tutti gli elementi soggetti a usura e segnala per tempo quando è il caso di procurarsi i ricambi.

L’app consente anche di verificare la presenza di eventuali aggiornamenti del firmware, e di installarli quando necessario.

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Quando è attiva la modalità di lavaggio, il robot ritorna periodicamente alla base per sciacquare e ripulire le spazzole.

L’app permette anche di aggiornare il firmware del dispositivo, che viene migliorato continuamente (in particolare nei primi mesi di vita di ogni modello); non bisogna quindi stupirsi se l’app segnalerà la presenza di una nuova versione subito dopo aver concluso la configurazione. L’app consente anche di tenere sotto controllo lo stato dei componenti consumabili (dalle spazzole ai filtri), e di ordinare eventuali ricambi quando gli elementi originali dovessero usurarsi.

Il robot offre numerose modalità di pulizia: quattro differenti potenze di aspirazione, due modalità di lavaggio e la possibilità di impostare un passaggio singolo oppure doppio; inoltre, si possono attivare opzioni specifiche per effettuare il lavaggio senza aspirazione, per pulire gli angoli in modo più approfondito, modificare la sequenza con cui vengono affrontate le diverse stanze dell’abitazione e altro ancora. Si può anche automatizzare l’avvio automatico della pulizia (con un programma settimanale) e altro ancora.

Quando si avvia il robot in modalità di lavaggio, le spazzole vengono inumidite con l’acqua pulita e poi il device inizia la pulizia; ciclicamente, il robot ritorna alla base per una sequenza di pulizia delle spazzole (la frequenza dipende dalle impostazioni) che consente di scaricare lo sporco e riprendere la pulizia senza trascinarlo in giro per la casa. I risultati, sia della funzione di aspirazione sia di quella di lavaggio, sono molto buoni: il robot non lascia aloni sul pavimento e nello stesso tempo pulisce in maniera abbastanza efficace: la pulizia non è paragonabile a quella svolta da un essere umano, ma il vantaggio di questi dispositivi è nella frequenza. Lavorando ogni giorno, nel corso del tempo arrivano a garantire un livello di pulizia più che soddisfacente. Va sottolineata anche la presenza di una funzione di asciugatura per i panni di lavaggio tramite aria calda, che si attiva alla fine del ciclo di pulizia, limitando i cattivi odori e la proliferazione dei batteri dovuti all’umidità residua dei panni.

Le funzioni di analisi dell’ambiente del Deebot sono molto efficaci: i sensori consentono al robot di muoversi nelle stanze con delicatezza, senza andare a sbattere troppo frequentemente con gli oggetti e gli ostacoli presenti; in caso di emergenza può essere molto utile anche la visione tramite le videocamere frontali, che consente di verificare lo stato dell’abitazione anche da remoto.

Yiko è l’assistente vocale nativo di Ecovacs, che permette di comandare il robot direttamente, senza bisogno di integrazioni o altri dispositivi.

Oltre all’assistente vocale integrato, il Deebot può anche essere comandato tramite gli assistenti vocali domestici di terze parti.

Ecovacs ha integrato nei suoi dispositivi Deebot una serie di funzioni e strumenti di automazione, spesso adattativi, che semplificano molto l’utilizzo quotidiano.

L’unica piccola incertezza riguarda gli spazi più angusti, specialmente in altezza: il Deebot T10 ha una torretta per il laser più alta rispetto ad altri modelli, e tende a essere un po’ troppo ottimista sulle effettive possibilità di raggiungere le superfici sotto i mobili. Durante i nostri test, è capitato di trovarlo incastrato sotto un divano soltanto pochi millimetri troppo basso; in questi casi, comunque, è sufficiente definire un’area di esclusione tramite l’app di gestione del robot.

Nel complesso, il Deebot T10 Turbo è un robot di livello molto elevato, ricchissimo di funzioni e capace di garantire un’ottima pulizia e anche un lavaggio dei pavimenti più che soddisfacente. La dotazione comprende molte delle ultime innovazioni, con soluzioni in alcuni casi addirittura avveniristiche (come le videocamere con riconoscimento degli oggetti basata sull’IA), e una funzione di lavaggio finalmente convincente. Il prezzo di listino è davvero impegnativo, ma i prodotti Ecovacs subiscono spesso forti sconti, specialmente in occasione delle giornate dedicate allo shopping; se si esclude il costo, l’unico altro difetto è la manutenzione frequente che è comunque necessaria, specialmente se si vuole utilizzare quotidianamente la funzione di lavaggio dei pavimenti.

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