Home Guide Luci smart con Sonoff Mini: schemi, collegamenti e guida pratica (2a parte)

Luci smart con Sonoff Mini: schemi, collegamenti e guida pratica (2a parte)

Guida pratica all’automazione delle luci di casa (lampadari, applique, strisce led, ecc.) con gli smart switch Sonoff MINI e ZBMINI dotati di controllo esterno da interruttori, deviatori e pulsanti elettromeccanici preesistenti. Sono talmente miniaturizzati da nasconderli nelle scatole a muro o esterne dietro ai comandi originali, si collegano in pochi minuti grazie agli schemi che vi proponiamo (anche senza cavo del neutro), sono compatibili con qualsiasi impianto luce (base, derivato, invertito, con relè, ecc.) e supportano varie funzioni (on, off, timer, ecc.) da locale e remoto, via smartphone (app), Alexa, Google e Siri. Vi siete persi la prima parte della guida? Cliccate subito qui.

Dopo avervi presentato in questo articolo-vetrina la gamma di smart switch a marchio Sonoff della cinese Itead e spiegato nella prima parte della guida come utilizzare i modelli Mini per automatizzare le luci di casa, è arrivato il momento di completare il quadro con ulteriori schemi di collegamento, trucchi e consigli.

Nella prima parte vi abbiamo mostrato come collegare gli smart switch Sonoff Mini con morsetti di comando esterni (switch S1/S2) agli impianti luce tradizionali che utilizzano interruttori, deviatori e invertitori.

In questa seconda parte ci occupiamo invece dell’automazione degli impianti luce più complessi che utilizzano relè ciclici collegati a due o più pulsanti per accendere e spegnere le luci in grandi ambienti come saloni, taverne, open-space, corridoi, ecc.

Relè monostabile e ciclico: quali differenze?

Il relè (relais) è un dispositivo elettromeccanico che svolge numerose funzioni negli impianti elettronici ed elettrici. Ad esempio viene utilizzato negli smart switch per aprire e chiudere un contatto pulito (es.: Shelly Plus 1 Mini Gen3) oppure per fornire in uscita la stessa tensione di alimentazione (220Vca, 12Vcc) nei modelli con uscita sotto tensione (es.: Sonoff Basic R2 e Mini R4M), nelle smart plug come questa, ecc.

È composto da una bobina avvolta da sottili fili di rame, da almeno tre contatti (comune, normalmente aperto e normalmente chiuso) e da una molla di ritorno.

Principio di funzionamento di un relè (credit: BTicino)

Quando il relè viene alimentato (220Vac, 12Vcc, 24Vcc, ecc.) la corrente inizia a scorrere nei fili di rame che avvolgono la bobina generando un campo magnetico che attira un’àncora metallica che muove il contatto mobile (comune) avvicinandolo o allontanandolo da quelli fissi (N.A. – normalmente aperto e N.C. – normalmente chiuso).

Componenti e schema di funzionamento di un relè in stato di riposo (a sinistra) e eccitato (a destra) – Elaborazione 01smartlife su immagine Wikipedia

Quando viene a mancare la corrente nella bobina, ovvero quando si spegne il relè, il contatto comune ritorna nella posizione di partenza grazie alla molla.

I relè in commercio si differenziano per la tensione di lavoro (220Vac, 12Vcc, 5Vcc, ecc.), il numero di scambi (contatto singolo, doppio, ecc.) e la tipologia di funzionamento (monostabile, ciclico, ecc.).

Il relè monostabile presente negli smart switch apre e chiude i contatti per tutto il tempo in cui la bobina riceve corrente mentre quello ciclico (chiamato anche “passo-passo” o “relè-interruttore”) apre e chiude i contatti ogni volta che riceve un impulso di alimentazione (on, off, on, off, ecc.) anche per una frazione di secondo, grazie alla rotazione di una camma (ruota) causata dall’àncora.

Principio di funzionamento di un relè ciclico (credit: BTicino)

I morsetti di un relè ciclico sono almeno 3-4: A1 e A2 alimentano la bobina mentre 1-2 sono i contatti puliti di apertura e chiusura ciclica.

Relè ciclico con piedinatura (credit: Finder/BTicino)

Negli impianti luce che richiedono almeno tre comandi a parete si può scegliere il tradizionale schema con deviatori e invertitori (vedi prima parte della guida) oppure quello più avanzato basato su pulsanti e relè ciclico. Quest’ultima soluzione permette di ridurre il numero di cavi, semplificare l’impianto e supportare un numero illimitato di pulsanti di comando di tipo NO (normalmente aperto) tutti collegati in parallelo.

Schemi luci con relè ciclico (credit: BTicino)

Smart switch Sonoff con morsetti di comando

Come già spiegato nella prima parte della guida, non tutti gli smart switch Sonoff sono idonei a comandare le luci di casa mantenendo il controllo da interruttori e pulsanti elettromeccanici preesistenti.

Dovete infatti scegliere solo quei modelli dotati di morsetti di ingresso identificati come S1 e S2 (dove S sta per “switch” – commutatore) come i Sonoff MINI R2, MINI R3 (con modulo aggiuntivo S-Mate2), ZBMINI, ZBMini-L2, MINI R4 e MINI R4M.

Lo smart switch più popolare ed economico tra quelli elencati sopra è senza dubbio il MINI R2.

Sonoff Mini R2

Misura solo 42,6×42,6×20 mm, si può acquistare anche su Amazon a poco più di 10 euro, richiede il doppio cavo a 220Vac (fase e neutro) e supporta carichi fino a 10 ampere (2300 watt).

Si collega direttamente al Wi-Fi di casa generato da modem/router xDSL, modem 4G/5G o cellulari Android/iOS con hotspot senza bisogno di gateway/hub esterni, si comanda dalla app eWeLink (smartphone Android/iOS) e da PC (Cast, Web, ecc.), supporta le piattaforme di terze parti come Home Assistant, Samsung SmartThings, IFTTT, Amazon Alexa e Google Home.

I modelli ZBMINI e ZBMINI-L2 rappresentano l’evoluzione del MINI R2 in termini di ingombro (solo 39,5x32x18,4 mm per L2, perfetto per le scatole da incasso rotonde da 60 mm) e connettività.

Sonoff ZBMINI-L2

Costano qualcosa in più (da 20 euro circa in su), supportano la tecnologia Zigbee (al posto del Wi-Fi) e richiedono un hub/gateway esterno come questo a tutto vantaggio della copertura del segnale nell’appartamento, anche nelle zone d’ombra del Wi-Fi. Funzionalità e comandi sono identici a quelli del MINI R2 (app eWeLink, piattaforme terze parti, assistenti vocali, ecc.).

Lo ZBMINI-L2 offre un ulteriore vantaggio: per alimentarlo basta il solo cavo di fase 220Vac (cioè non serve il neutro) che è già presente nella scatola elettrica che ospita l’interruttore elettromeccanico per comandare la luce. Questo significa che non bisogna aggiungere altri cavi né mettere mano all’impianto elettrico così da facilitare e velocizzare l’installazione fai-de-te (no elettricista).

I Sonoff MINI R4 e MINI R4M assomigliano allo ZBMINI-L2 per dimensioni (39,5x33x16,8 mm) ma si differenziano per i collegamenti (fase e neutro obbligatori come nel MINI R2) e le tecnologie adottate. Entrambi supportano la doppia connettività Wi-Fi (solo 2,4 GHz) e Bluetooth (4.2) ma solo l’R4M è compatibile con la nuova tecnologia Matter che vi abbiamo illustrato in questo articolo.

Sonoff MINI R4M

Come smartizzare un relè ciclico con Sonoff Mini

Automatizzare un impianto luci con relè ciclico è semplice e veloce quanto uno tradizionale di tipo diretto (con interruttore singolo), deviato (due deviatori) oppure invertito (due deviatori ed uno o più invertitori – vedi prima parte della guida).

Un impianto con relè ciclico si riconosce facilmente dalla presenza di 2 o più pulsanti che accendono e spengono le luci e dal “click” generato dal relè ogni volta che si premono i pulsanti.

Prima di iniziare è importante stabilire se siete o meno in grado di effettuare il lavoro da soli. Se non avete alcuna esperienza in impianti elettrici vi consigliamo di chiedere aiuto al vostro elettricista di fiducia.

Per prima cosa individuate la scatola di derivazione dove si trova il relè ciclico, ovvero da dove proviene il click in fase di accensione e spegnimento delle luci.

Prima di aprire la scatola di derivazione disattivate l’impianto elettrico agendo sull’interruttore magnetotermico della linea luci oppure su quello generale (differenziale/salvavita) entrambi presenti nel quadro elettrico. Lo scopo di questa precauzione è di lavorare sui cablaggi in assenza di tensione per evitare scosse elettriche anche mortali.

Procuratevi anche un cacciavite cercafase da appoggiare sulle viti dei morsetti del relè per distinguere facilmente e senza errori i cavi di fase (la spia del cercafase si accende) da quelli del neutro (spia spenta).

Cacciavite cercafase Stanley

Svitate il coperchio della scatola di derivazione, individuate il relè ciclico e fotografatelo insieme ai cavi collegati ai morsetti (A1, A2, 1, 2, ecc.) in modo da poter ritornare alla situazione originaria se qualcosa non dovesse funzionare come previsto.

A seconda del relè ciclico utilizzato e dell’impianto elettrico presente a casa vostra potete scegliere tra due diversi schemi di collegamento che chiameremo “tradizionale” (schema 1) e “Pulse Mode” (schema 2 – più semplice, veloce e non richiede un relè ciclico).

Schema 1 – Tradizionale

Lo schema tradizionale è compatibile con qualsiasi relè ciclico a patto che abbia in uscita due contatti puliti (es.: 1 e A1 separati) e NON SOTTO TENSIONE (es.: contatti 1 e A1 nello stesso morsetto). In quest’ultimo caso è OBBLIGATORIO seguire lo schema Pulse Mode (vedi sotto).

  1. Scollegate il cavo di fase (L) che proviene dal quadro elettrico e dal morsetto L dei pulsanti e arriva al morsetto 1 del relè e collegatelo al morsetto L IN del Sonoff Mini (R2, R4, R4M, ZBMini, ecc.);
  1. Scollegate il cavo del neutro (N) delle luci dal morsetto A2 del relè e collegatelo al morsetto N del Sonoff Mini;
  1. Collegate l’altro morsetto N del Sonoff Mini al morsetto S2 del relè e al cavo del neutro (N) che arriva dal quadro elettrico;
  1. Scollegate il cavo della fase (L) delle luci dal morsetto 2 del relè e collegatelo al morsetto L OUT del Sonoff Mini;
  1. Procuratevi due spezzoni di cavo da 5-10 cm (sezione 1-1,5 mmq), spelateli (3 mm) e collegate i morsetti 1 e 2 del relè ai morsetti S1 e S2 del Sonoff Mini;
  1. Non toccate il cavo che proviene dal morsetto 1 dei pulsanti e che si collega al morsetto A1 del relè;
  1. Verificate i collegamenti e assicuratevi che rispettino lo schema sopra;
  1. Riattivate l’impianto elettrico e procedete con la configurazione dello smart switch come indicato nel manuale d’uso o nel nostro articolo-vetrina di approfondimento;
  1. In particolare cliccate sui tre puntini in alto (impostazioni), poi su Cambia Modalità e assicuratevi che sia impostato sulla modalità Edge. Al termine cliccate in alto a destra su Salva e testate lo smart switch.

Schema 2 – Pulse Mode

Lo schema Pulse Mode permette di fare a meno del relè ciclico mantenendo comunque il controllo dai pulsanti preesistenti e aggiungendo quello da smartphone (app), comandi vocali, routine, ecc. Inoltre consente di conoscere in tempo reale (su app, smart display, ecc.) se le luci sono accese o spente.

  1. Scollegate i cavi di fase (L) e neutro (N) che provengono dal quadro elettrico e arrivano ai morsetti 1 e A2 del relè e collegateli ai morsetti L IN (ingresso fase) e N (neutro) del Sonoff Mini;
  1. Scollegate il cavo del neutro (N) delle luci dal morsetto A2 del relè e collegatelo al morsetto N del Sonoff Mini;
  1. Scollegate il cavo della fase (L) delle luci dal morsetto 2 del relè e collegatelo al morsetto L OUT del Sonoff Mini;
  1. Collegate i cavi degli interruttori (morsetto 1 e L) ai morsetti S1 e S2 del Sonoff Mini;
  1. Rimuovete il relè dalla scatola di derivazione;
  1. Verificate i collegamenti e assicuratevi che rispettino lo schema sopra;
  1. Riattivate l’impianto elettrico e procedete con la configurazione del Sonoff Mini come indicato nel manuale d’uso o nel nostro articolo-vetrina di approfondimento;
  1. In particolare cliccate sui tre puntini in alto (impostazioni), poi su Cambia Modalità e impostatelo in modalità impulso. Al termine cliccate in alto a destra su Salva e testate lo smart switch.

Per ulteriori dettagli sugli smart switch Sonoff e le impostazioni della app eWeLink cliccate qui e qui.

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