Home Guide Luci smart con Sonoff Mini: schemi, collegamenti e guida pratica (1a parte)

Luci smart con Sonoff Mini: schemi, collegamenti e guida pratica (1a parte)

Guida pratica all’automazione delle luci di casa (lampadari, applique, strisce led, ecc.) con gli smart switch Sonoff MINI e ZBMINI dotati di controllo esterno da interruttori e deviatori elettromeccanici preesistenti. Sono talmente miniaturizzati da nasconderli nelle scatole a muro o esterne dietro ai comandi originali, si collegano in pochi minuti grazie agli schemi che vi proponiamo (anche senza cavo del neutro), sono compatibili con qualsiasi impianto luce (diretto, derivato, invertito, ecc.) e supportano varie funzioni (on, off, timer, ecc.) da locale e remoto, via smartphone (app), Alexa, Google e Siri.

Gli smart switch universali sono una soluzione geniale per domotizzare la casa spendendo pochi euro, a volte senza nemmeno chiamare l’elettricista e perdere le funzioni dei comandi elettromeccanici originali.

Dopo avervi presentato in questo articolo-vetrina la gamma di smart switch a marchio Sonoff della cinese Itead ci occupiamo ora di come scegliere quelli compatibili e collegarli per accendere e spegnere le luci di casa tramite smartphone e comandi vocali mantenendo anche il controllo da interruttori e pulsanti già presenti.

Credit: Sonoff

In sostanza si tratta di un “upgrade” che non modifica l’impianto originale né le vostre abitudini o quelle dei vostri familiari ma che aggiunge nuove soluzioni di comando a tutto vantaggio del comfort e della sicurezza, soprattutto per le persone anziane e/o invalide.

Grazie ai consigli e agli schemi che vi proponiamo potrete, ad esempio, comandare i faretti della zona ingresso o corridoio, le strisce led della cucina, il lampadario del salotto e le applique della camera da letto direttamente dal vostro smartphone, con Alexa, Google, Siri ma anche dall’interruttore elettromeccanico da parete proprio come state facendo ora.

Installazione veloce e plug&play (credit: Sonoff)

Il tutto con una spesa contenuta (meno di 20-30 euro per punto luce), sfruttando varie tecnologie (Wi-Fi, Zigbee, Matter, ecc.) e con pochi e semplici collegamenti.

Morsetti di ingresso per interruttori, pulsanti e sensori

Non tutti gli smart switch Sonoff sono idonei a comandare le luci di casa mantenendo il controllo da interruttori e pulsanti elettromeccanici preesistenti.

Dovete infatti scegliere solo quei modelli dotati di morsetti di ingresso identificati come S1 e S2 (dove S sta per “switch” – commutatore) come i Sonoff MINI R2, MINI R3 (con modulo aggiuntivo S-Mate2), ZBMINI, ZBMini-L2, MINI R4 e MINI R4M.

È bene sapere che questi morsetti non supportano solo interruttori e pulsanti ma anche deviatori (per due punti di comando luce), invertitori (tre o più punti di comando luce), gli impianti luce con relè passo-passo ed anche sensori e rilevatori ambientali come i contatti magnetici per porte e finestre, i sensori di presenza e movimento a infrarossi o microonde, i rilevatori di gas, fumo o allagamento per ricevere una notifica o attivare un secondo smart switch quando si aprono porte e/o finestre, in caso di movimenti sospetti o allarmi (fumo, fughe di gas, ecc.). Per ulteriori approfondimenti sui collegamenti degli smart switch vi rimandiamo a questo articolo.

Quale smart switch comprare

Lo smart switch più popolare ed economico tra quelli elencati sopra è senza dubbio il MINI R2.

Sonoff Mini R2

Misura solo 42,6×42,6×20 mm, si può acquistare anche su Amazon a poco più di 10 euro, richiede il doppio cavo a 220Vac (fase e neutro) e supporta carichi fino a 10 ampere (2300 watt).

Si collega direttamente al Wi-Fi di casa generato da modem/router xDSL, modem 4G/5G o cellulari Android/iOS con hotspot attivo senza bisogno di gateway/hub esterni, si comanda dalla app eWeLink (smartphone Android/iOS) e da PC (Cast, Web, ecc.), supporta le piattaforme di terze parti come Home Assistant, Samsung SmartThings, IFTTT, Amazon Alexa e Google Home.

I modelli ZBMINI e ZBMINI-L2 rappresentano l’evoluzione del MINI R2 in termini di ingombro (solo 39,5x32x18,4 mm per L2, perfetto per le scatole da incasso rotonde da 60 mm) e connettività.

Sonoff ZBMINI-L2

Costano qualcosa in più (da 20 euro circa in su), supportano la tecnologia Zigbee (al posto del Wi-Fi) e richiedono un hub/gateway esterno come questo a tutto vantaggio della copertura del segnale nell’appartamento, anche nelle zone d’ombra del Wi-Fi. Funzionalità e comandi sono identici a quelli del MINI R2 (app eWeLink, piattaforme terze parti, assistenti vocali, ecc.).

Lo ZBMINI-L2 offre un ulteriore vantaggio: per alimentarlo basta il solo cavo di fase 220Vac (non serve il neutro) che è già presente nella scatola elettrica che ospita l’interruttore elettromeccanico per comandare la luce. Questo significa che non bisogna aggiungere altri cavi né mettere mano all’impianto elettrico così da facilitare e velocizzare l’installazione fai-de-te (no elettricista).

I Sonoff MINI R4 e MINI R4M assomigliano allo ZBMINI-L2 per dimensioni (39,5x33x16,8 mm) ma si differenziano per i collegamenti (fase e neutro obbligatori come nel MINI R2) e le tecnologie adottate. Entrambi supportano la doppia connettività Wi-Fi (solo 2,4 GHz) e Bluetooth (4.2) ma solo l’R4M è compatibile con la nuova tecnologia Matter che vi abbiamo illustrato in questo articolo.

Sonoff MINI R4M

Matter è il nuovo linguaggio universale che utilizza il protocollo IP e definisce il modo in cui i dispositivi domotici si parlano tra loro. Non si sostituisce ai sistemi proprietari utilizzati per il controllo e la configurazione ma si affianca utilizzando un linguaggio comprensibile da tutti i prodotti, i brand e le soluzioni hardware e software, ampliando e semplificando il loro utilizzo.

Il modello MINI R3 con modulo esterno S-Mate permette sempre l’automazione e il controllo delle luci di casa ma in modo differente da quanto visto sopra: i moduli R3 comandano le luci o altri carichi (max 16A) indipendentemente dalla loro collocazione (scatola derivazione, interno lampadario, ecc.) mentre l’S-Mate funziona da telecomando interfacciandosi ai comandi da parete risparmiando denaro, spazio (un solo S-Mate supporta fino a 3 pulsanti/interruttori) e cablaggi grazie all’alimentazione a batteria (no 220Vac).

Sonoff MINI R3 con S-Mate

Tipologie di impianti luce, guide e schemi di collegamento

Al di là delle tecnologie, delle caratteristiche e delle specifiche dei singoli smart switch appena visti (Wi-Fi, Zigbee, Matter, alimentazione con o senza cavo del neutro, potenza massima supportata, ecc.), le guide e gli schemi di collegamento che vi proponiamo sono pressoché identici e dipendono solamente dalla tipologia dell’impianto luce (diretta, deviata, invertita – vedi sotto).

Prima di procedere con i collegamenti è fondamentale disattivare l’impianto elettrico agendo sull’interruttore magnetotermico della linea luci oppure su quello generale (differenziale/salvavita) entrambi presenti nel quadro elettrico. Lo scopo è di lavorare sui cablaggi in assenza di tensione per evitare scosse elettriche anche mortali.

IMPIANTO LUCE DIRETTO

L’impianto luce di tipo diretto presente nelle stanze più piccole e/o dove non servono ulteriori punti di comando utilizza un solo interruttore (ON/OFF) che accende e spegne la luce (lampadario, applique, ecc.), solitamente posizionato accanto alla porta di ingresso del locale.

Schema impianto luce diretto (credit: BTicino)

Per automatizzare questo impianto basta smontare l’interruttore elettromeccanico esistente e identificare i due cavi di collegamento. Il cavo collegato al morsetto L (“linea” chiamata anche “fase”) dell’interruttore rappresenta di solito la fase permanente (sempre presente) mentre quella del morsetto 1 è la fase comandata, cioè quella alimentata solo quando l’interruttore è su ON.

Per identificare le due fasi senza il rischio di errore potete utilizzare un cacciavite cercafase da appoggiare sulle viti dei morsetti dell’interruttore. Se la spia cercafase si accende sempre indipendentemente dalla posizione dell’interruttore (ON o OFF) significa che si tratta del morsetto della fase permanente.

Cacciavite cercafase Stanley

Scollegate il filo della fase permanente e collegatelo al morsetto L IN dello smart switch, poi scollegate il filo della fase comandata e collegatelo al morsetto L OUT sempre dello smart switch.

Schema di collegamento del Sonoff ZBMINI-L2 ad un impianto luce diretto

Se utilizzate uno smart switch che richiede anche il cavo del neutro (solitamente di colore azzurro) dovete derivarlo da una presa installata sullo stesso supporto dell’interruttore o dalla scatola di derivazione più vicina. In entrambi i casi dovete collegare questo filo al morsetto N dello smart switch.

Schema di collegamento dei Sonoff MINI R2, MINI R4 e MINI R4M ad un impianto luce diretto

Procuratevi 1 metro di cavo elettrico da 1-1,5 mmq, tagliate due spezzoni da 5 cm, spelate le estremità e collegatele tra l’interruttore esterno elettromeccanico e i morsetti S dello smart switch (es.: 1 > S1, L > S2).

Collegamento tra Sonoff MINI R2 e interruttore Vimar Plana

Ricontrollate bene i collegamenti, riattivate l’impianto elettrico e procedete con la configurazione dello smart switch come indicato nel manuale d’uso o nel nostro articolo-vetrina di approfondimento.

IMPIANTO LUCE DEVIATO

L’impianto luce di tipo deviato viene utilizzato nelle stanze con due punti di comando indipendenti, ad esempio fuori dalla porta di ingresso e all’interno della stanza, che comandano l’accensione e lo spegnimento dello stesso lampadario.

Al posto del singolo interruttore appena visto nell’impianto diretto si utilizzano due deviatori interconnessi tra loro.

Schema impianto luce deviato (credit: BTicino)

Per automatizzare questo impianto dovete innanzitutto individuare il deviatore collegato direttamente alla luce (cioè con cavo di fase comandata – test con cercafase visto sopra), portare nella scatola i cavi di fase (diretta) e neutro (non necessario su alcuni smart switch – vedi sopra) e identificare i tre cavi collegati al deviatore (morsetti L, 1, 2).

I due cavi collegati ai morsetti 1 e 2 del deviatore rappresentano le fasi commutate provenienti dall’altro deviatore e non vanno toccate. Il terzo cavo collegato al morsetto L è quello della fase commutata destinata alla luce: scollegatelo dal morsetto del deviatore e collegatelo al morsetto S2 dello smart switch.

Schema di collegamento dei Sonoff MINI con cavo neutro ad un impianto luce deviato

Collegate i cavi di fase permanente e neutro ai morsetti L IN e N e il cavo di fase commutata (precedentemente scollegato dal deviatore) al morsetto L OUT.

Ricontrollate bene i collegamenti, riattivate l’impianto elettrico e procedete con la configurazione dello smart switch come indicato nel manuale d’uso o nel nostro articolo-vetrina di approfondimento.

IMPIANTO LUCE INVERTITO

L’impianto luce di tipo invertito viene utilizzato nelle stanze con tre o più punti di comando indipendenti, ad esempio fuori dalla porta di ingresso e all’interno della stanza, per l’accensione e lo spegnimento dello stesso lampadario.

In questo caso si utilizzano due deviatori (da 3 morsetti – L, 1, 2) e uno o più invertitori (da 4 morsetti – 1, 1, 2, 2) interconnessi tra loro come mostrato in questo scherma:

Schema impianto luce invertito (credit: BTicino)

Per automatizzare un impianto luci invertito basta seguire lo stesso schema di quello deviato: individuate il deviatore collegato direttamente alla luce (cioè con cavo di fase comandata – test con cercafase visto sopra), portate nella scatola i cavi di fase (diretta) e neutro (non necessario su alcuni smart switch – vedi sopra) e identificate i tre cavi collegati al deviatore.

I due cavi collegati ai morsetti 1 e 2 del deviatore rappresentano le fasi commutate provenienti da uno degli invertitori e non vanno toccate. Il terzo cavo collegato al morsetto L è quello della fase commutata destinata alla luce: scollegatelo dal morsetto e collegatelo al morsetto S2 dello smart switch.

Schema di collegamento dei Sonoff MINI con cavo neutro ad un impianto luce invertito

Collegate i cavi di fase permanente e neutro ai morsetti L IN e N e il cavo di fase commutata (precedentemente scollegato dal deviatore) al morsetto L OUT.

Ricontrollate bene i collegamenti, riattivate l’impianto elettrico e procedete con la configurazione dello smart switch come indicato nel manuale d’uso o nel nostro articolo-vetrina di approfondimento.

Setup e personalizzazione della app eWeLink

Nella app eWeLink trovate diverse impostazioni dedicate alla configurazione dello smart switch e al controllo dei punti luce.

Selezionate l’icona Casa dalla barra di menu in basso, selezionate l’icona della luce che avete appena automatizzato (es.: Sonoff Mini R2) e cliccate sui tre puntini in alto a destra per accedere alle impostazioni. Di seguito trovate un elenco delle opzioni più importanti che potete modificare e personalizzare. Per ulteriori informazioni sulla app eWeLink vi rimandiamo a questo articolo.

  • Nome – nome della luce, del lampadario o della lampada che volete associare allo smart switch appena installato (es.: luce cucina, abat jour comodino, ecc.);
  • Visualizza come – permette di scegliere il tipo di dispositivo collegato allo smart switch (interruttore, luce, presa, ecc.);
  • Assegna posizione – luogo in cui si trova lo smart switch o la luce comandata (es.: salotto, cucina, camera, ecc.);
  • LAN Control – se attivato, permette di comandare la luce tramite la rete locale anche senza connessione internet;
  • Cambia modalità – permette di selezionare una delle tre modalità di comando disponibili (impulso, edge o inseguimento) in base al dispositivo collegato ai morsetti S1/S2 (pulsante, interruttore/deviatore, sensore, ecc.). Per gli impianti luce diretti/derivati/invertiti con interruttore/deviatore impostare la modalità edge (default) mentre per gli impianti luce diretti con pulsante impostare la modalità impulso;

  • Notifiche Push – se attivate, lo smartphone riceverà dallo smart switch una notifica immediata ad ogni cambio di stato (es.: luce da on a off e viceversa);
  • Avviso Offline – se attivato, lo smartphone riceverà dallo smart switch una notifica immediata quando viene a mancare la connessione (internet, Wi-Fi, ecc.);

  • Stato all’accensione – stato del dispositivo dopo un black-out (acceso, spento, ultimo stato – consigliato: spento);
  • Impostazioni di inching – spegnimento automatico dopo x secondi in caso di punto luce temporizzato (es.: pulsante luci scale, vialetti, ecc.).

6 COMMENTI

  1. Nell’articolo che ho appena letto, ho scoperto un modo abbastanza semplice di domotica “fai da te”. Conto di approfondire l’argomento per cercare di modificare il mio impianto elettrico. Complimenti

  2. Meglio se gli installa un elettricista professionista che dite?
    Il fatto che siano di facile installazione non vuol dire che lo possano fare tutti.
    Forse funziona ma trattandosi di modifiche ad un impianto elettrico certificato per lo stato in cui è……..

  3. Nel caso impianto luce derivato (2 deviatori), supponendo di non utilizzare smartphone e WiFi, esiste un telecomando (no cablaggi) che pilota direttamente il Sonoff mini?
    Magari anche da appiccicare alla parete (no stile portachiavi) a fianco del comodino?

    • e quello che sto cercando anche io.
      Vorrei sapere se è possibile avere degli interruttori da parete che comandino una sonoff da un altra zona della casa.
      A casa ho una sola pulsantiera per tutte le luci vicino all ingresso; cosi potrei distribuire gli interruttori dove serve

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