Dieci domande (e risposte) sui sensori smart ambientali (fumo, gas, acqua, apertura porte-finestre, ecc.) che rendono la casa più sicura, evitano gli incidenti domestici e permettono di creare varie automazioni. Come funzionano? Come si integrano con luci e prese smart? Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.
Cosa sono i “sensori ambientali smart”?
Si tratta di sensori di apertura/chiusura porte/finestre e rilevatori di movimento, fumo, gas e acqua connessi a internet (cloud) tramite Wi-Fi e/o altra tecnologia (hub RF, ZigBee, Matter/Thread, ecc.).
Sono dotati di segnalatore acustico (cicalino, sirena, ecc.) e ottico (led) che si attivano in caso di allarme. Inoltre, grazie alla connessione al web, possono inviare notifiche e allarmi sullo smartphone oltre che interagire con altri dispositivi domotici per creare scenari e routine a tutto vantaggio della sicurezza e del comfort di casa.
Come funziona il sensore di fumo smart?
Il sensore di fumo “smart” è strettamente derivato da quello “non smart” già presente in abitazioni e hotel ma offre diverse funzioni aggiuntive che si rivelano decisive (se non addirittura vitali) in caso di emergenza.
L’elemento chiave del rilevatore di fumo è sempre il sensore optoelettronico con trasmettitore (luce led) e ricevitore (opto-rilevatore) posizionati uno di fronte all’altro: quando il fumo è abbastanza denso da impedire al ricevitore di “vedere” la luce led generata del trasmettitore, il rilevatore genera un allarme ottico (es.: led lampeggiante) e acustico (sirena) per richiamare l’attenzione delle persone in casa.
Il rilevatore di fumo “smart” può anche inviare una notifica d’allarme sullo smartphone (es.: messaggio push “Allarme fumo cucina”) e segnalare un principio di incendio anche quando si è fuori casa.
Come funziona il sensore di gas smart?
Anche la versione smart del rilevatore di gas o monossido di carbonio è simile a quello “non smart”: è dotato di un sensore di presenza CO, gas naturale o liquido (CNG/Metano o GPL) ed emette segnali luminosi e acustici quando la concentrazione di gas o CO nella stanza supera il livello di allarme.
In più invia le notifiche allo smartphone (app), genera allarmi vocali, attiva o disattiva altri dispositivi come spiegato sotto.
Come funziona il sensore antiallagamento smart?
Il rilevatore anti-allagamento smart è dotato di sensore acqua e/o umidità, ovvero due semplici elementi conduttori (sonde integrate o esterne a filo) oppure di un rilevatore più sofisticato, che rileva la presenza di acqua sul pavimento molto prima dell’allagamento. Oltre a generare un segnale ottico/acustico, i modelli smart inviano una notifica sullo smartphone.
In questo modo potete ricevere un avviso in tempo reale, quando siete a casa, al lavoro o in vacanza, se la lavatrice è difettosa (perdite dal tubo di carico o scarico, dalla pompa, ecc.) oppure se i tubi di alimentazione dei rubinetti sono danneggiati, intervenendo rapidamente ed evitando danni ancor più gravi alla vostra abitazione o a quella del piano inferiore.
Come funzionano i rilevatori porta/finestra e movimento smart?
Anche i rilevatori per porte/finestre (con calamita e contatto magnetico) e quelli di movimento (con sensore a raggi infrarossi e/o microonde), elementi fondamentali di un impianto antifurto, sono disponibili in versione “connessa” (Wi-Fi, ZigBee o altro) e intelligente.
Permettono di realizzare un antifurto “base” con notifica istantanea in caso di apertura o chiusura di portoni, cancelli, finestre e porte-finestre, presenza di intrusi ma sono utili anche per segnalare eventuali dimenticanze (es.: finestra o porta garage lasciata aperta).
Come si configurano?
La procedura di configurazione di un sensore ambientale smart è identica a qualsiasi altro dispositivo domotico come switch, prese e lampadine: basta scaricare la app proprietaria (eWeLink, Shelly, Tuya Smart, Meross, Smart Life, ecc.), accendere il sensore, attivare il Wi-Fi e/o il Bluetooth sullo smartphone, aggiungere un nuovo dispositivo (o hub) dalla app e seguire le istruzioni sullo schermo.
Per usarli serve per forza la loro app?
Dipende. Nel 99,9% dei casi la app “proprietaria” è obbligatoria solo per la registrazione del sensore ambientale smart sulla rete Wi-Fi/cloud, le impostazioni (settaggi) e le notifiche.
Queste ed altre funzioni (notifiche, on/off, stato batterie, ecc.) si possono ottenere anche con piattaforme e applicazioni di terze parti (es.: Casa di Apple, SmartThings di Samsung, ecc.) ma solo se la app proprietaria le supporta e dopo aver abbinato i due account (app proprietaria e piattaforma di terze parti – es.: eWeLink e SmartThings).
Funzionano con Alexa e Google?
Sì (quasi sempre) grazie all’abbinamento degli account visto sopra. Grazie ai comandi vocali e ai dispositivi che li supportano (smartphone, smart speaker/display, Smart TV, ecc.) è possibile conoscere lo stato del sensore (aperto/chiuso, allarme/riposo, livello batteria, ecc.) senza bisogno di usare lo smartphone. Inoltre permettono di ottenere avvisi e allarmi personalizzati come spiegato qui sotto.
Cos’altro possono fare i sensori ambientali smart?
Se integrati in una piattaforma domotica multi-brand (es.: Casa di Apple, SmartThings di Samsung, Alexa, Google, ecc.) i sensori smart si possono utilizzare come “trigger”, ovvero da “evento scatenante” per attivare o disattivare altri dispositivi smart home grazie a routine e scenari.
Ad esempio, se il sensore fumo va in allarme, oltre al cicalino acustico e alla notifica sullo smartphone si possono “istruire” gli smart speaker/display di casa per pronunciare la frase “Allarme FUMO”, per accendere automaticamente di notte le luci smart della camera (magari di colore rosso per evidenziale il pericolo).
Il sensore gas smart in allarme può chiudere automaticamente la valvola generale e attivare l’aspiratore ma solo se questi dispositivi sono a loro volta “smart” e configurati in routine o scenari.
Il rilevatore di apertura porte/finestre e di presenza può essere invece utilizzato per automatizzare l’accensione delle luci (esterne/interne) quando arrivate a casa oppure per segnalare eventuali dimenticanze (es.: portone box aperto tramite lampade smart come queste).
Per capire come funzionano e come si creano gli scenari con Google Assistant e Alexa vi suggeriamo di leggere questi articoli (qui e qui).
Routine per Google Assistant: come crearle e personalizzarle
Routine per Alexa: cosa sono, come crearle e personalizzarle
Come si alimentano?
Dipende dal sensore/modello. Per ragioni di sicurezza i sensori fumo/gas smart utilizzano batterie integrate a lunga durata (12-24 mesi) e non sostituibili oppure la rete elettrica domestica (spina 220Vac). Quando la batteria è scarica o dopo 10 anni è necessario sostituire l’intero sensore perché non è più in grado di rilevare efficacemente fumo e gas.
I sensori anti-allagamento smart utilizzano di solito batterie usa e getta (es.: stilo o mini-stilo) oppure la rete 220Vca mentre quelli di apertura porte/finestre o presenza richiedono batterie usa e getta più piccole (es.: mini-stilo o bottone) per ragioni d’ingombro.