Home Audio Home Theater Sintoamplificatore Home Theater: come sceglierlo, quale acquistare

Sintoamplificatore Home Theater: come sceglierlo, quale acquistare

Vi piacerebbe trasformare il salotto in una sala cinematografica con un suono surround multicanale ma non sapete da dove iniziare? In questo articolo vi spiegheremo a cosa serve e come è fatto il sintoamplificatore Home Theater, quali sono le funzionalità e le dotazioni più importanti, quali modelli abbiamo selezionato per voi a partire da soli 530 euro.

Possedere un televisore Full HD o 4K di grandi dimensioni, ad esempio da 55 o 65 pollici, oppure un videoproiettore abbinato ad un megaschermo da 80 o 100 pollici non basta a trasformare il salotto in una sala cinematografica, da concerto, in una postazione di gioco o in una tribuna da stadio.

Oltre a immagini grandi e di ottima qualità vi serve anche un’audio all’altezza delle aspettative, ovviamente multicanale (5.1 o 7.1) per tutti quei contenuti codificati in Dolby o DTS.

Dopo avervi spiegato cosa sono e come funzionano le soundbar di fascia alta o economica e i sistemi Home Theater “all-in-one”, è arrivato il momento di occuparci del sintoamplificatore Home Theater (a volte chiamato semplicemente “sintoampli”), ovvero del componente principale di un sistema audio multicanale per film, serie Tv, videogiochi, eventi sportivi e, perché no, anche per qualsiasi altro contenuto come i video di YouTube o la vostra musica preferita.

Impianto home theater 5.1 a componenti separati
Impianto Home Cinema a componenti separati con sintoamplificatore Yamaha e diffusori Polk Audio

A cosa serve un sintoamplificatore Home Theater

Un sintoamplificatore Home Theater è un apparecchio la cui funzione principale è gestire i segnali audio e video provenienti da una o più sorgenti come lettori CD, DVD e Blu-ray, Tv, console e decoder, estrapolare i vari canali audio da un singolo flusso analogico o digitale (decodifica surround), amplificarli e inviarli agli altoparlanti (frontali destro e sinistro, centrale, posteriori surround). Inoltre può gestire uno o due subwoofer di tipo attivo (inviandogli un segnale non amplificato) o passivo (già amplificato).

In sostanza il sintoamplificatore Home Theater rappresenta l’unità di controllo, decodifica e amplificazione dei segnali audio e video, e per questo motivo deve essere “completato” con un set di diffusori acustici selezionato in base alle dimensioni e alla conformazione del salotto, del budget a disposizione, ecc.

Kit Yamaha installato in salotto
Kit Yamaha installato in salotto

Come vi abbiamo spiegato in questo articolo, alcuni produttori di sistemi HT mettono a disposizione kit con il sintoamplificatore già abbinato ad un set di diffusori, così da aiutare i meno esperti a costruirsi il proprio sistema Home Theater.

Kit Yamaha con sintoamplificatore e diffusori
Kit Yamaha con sintoamplificatore e diffusori

Tuttavia, solo selezionando accuratamente il sintoamplificatore in base alle vostre esigenze e poi abbinandolo ad un set di diffusori (anch’esso “tagliato su misura”) potrete creare un impianto Home Theater perfettamente calibrato sulle vostre necessità, non solo attuali ma anche future, minimizzando le necessità di upgrade.

Come è fatto un sintoamplificatore

Il sintoamplificatore Home Theater è dotato di una serie di pulsanti e manopole posizionati sul pannello frontale che servono a selezionare gli ingressi audio (es.: CD, DVD, BD, AUX, GAME, TV, ecc.), le codifiche surround (Dolby Pro Logic, Dolby Digital, Dolby Atmos, DTS, ecc.), i programmi DSP (Digital Sound Processor) che aumentano la spazialità del suono avvolgendo lo spettatore con vari effetti audio (sala da concerto, cinema, stadio, ambiente di gioco, ecc.).

Pannello frontale del sintoamplificatore Denon AVR-S750H

Troviamo poi i controlli audio per il volume, i toni bassi e acuti, la presa cuffia e il display che mostra varie informazioni (nome sorgente, livello audio, programma DSP/Surround, tipo di codifica del segnale originale, ecc.).

Il pannello posteriore ospita invece le prese audio di ingresso da collegare ai dispositivi sorgente (Tv, DVD, BD, decoder, CD, ecc.), quelle di uscita per i diffusori acustici (morsetti stringicavo a vite o molla) e per eventuali amplificatori esterni (es.: Multiroom), adattatori Bluetooth o subwoofer attivi (Cinch stereo).

Se state pensando di “rottamare” il vecchio impianto stereo Hi-Fi collegato al giradischi ma volete continuare ad ascoltare la vostra collezione di vinili, vi consigliamo di scegliere un sintoamplificatore Home Theater dotato di ingresso PHONE compatibile con qualsiasi modello di giradischi e senza bisogno di aggiungere un preamplificatore ad-hoc.

Schema di collegamento tra giradischi e sintoamplificatore HT (elaborazione 01smartlife su schema Denon)

È importante ricordare che tutti i sintoamplificatori HT supportano anche la tradizionale modalità di riproduzione stereo, senza decoder surround né filtri DSP.

Troviamo anche una o più prese USB (mediaplayer, aggiornamento firmware) e la porta Ethernet per il collegamento alla rete LAN (streaming, aggiornamento firmware, ecc.) in alternativa (o aggiunta) al modulo Wi-Fi (vedi sotto).

Pannello connessioni del sintoamplificatore Sony STR-DN1070

Gli ingressi audio possono essere di tipo digitale (presa Cinch coassiale-elettrica oppure Toslink ottica) oppure analogico (sempre Cinch). Quella digitale è sempre preferibile perché, oltre a mantenere la purezza e la qualità dell’audio originale, permette di trasportare singolarmente dalla sorgente al sintoamplificatore i canali audio (destro, sinistro, frontale, posteriore, sub, ecc.) di un segnale surround “matriciale” (es.: Dolby Digital 5.1).

Ingressi e uscite video

Quasi tutti i sintoamplificatori di vecchia e nuova generazione dispongono anche di ingressi e uscite video (Cinch video composito/component e/o HDMI) che permettono di gestire non solo la sezione audio delle sorgenti collegate ma anche quella video. Questo permette al sintoamplificatore di svolgere anche la funzione di “switch” e inviare così al display collegato (Tv, monitor o videoproiettore) la componente video associata all’audio che ha decodificato e amplificato.

Il segnale video in uscita contiene anche le schermate OSD necessarie a configurare in modo dettagliato il sintoamplificatore attraverso il Tv o il videoproiettore.

Nei sintoamplificatori di nuova generazione, gli ingressi e le uscite video HDMI svolgono anche la funzione di upscaling (per incrementare la risoluzione del segnale video – es.: dal Full HD nativo al 4K del Tv o dal 4K all’8K) e downscaling (per ridurla – da 4K a Full HD), supportano gli standard HDR più avanzati come l’HDR10+ o il Dolby Vision e riescono a volte anche a “ripulire” il segnale migliorando la definizione e riducendo il rumore.

Pannello ingressi/uscite HDMI di un sintoampli Denon

Inoltre preservano (come le Toslink sopra) la qualità e la purezza del segnale audio originale, stereo e multicanale, con tutta la banda necessaria per permettere al sintoamplificatore di gestire le codifiche surround “lossless”, cioè senza perdita di qualità, come il Dolby TrueHD e il DTS-HD, le modalità Dolby Atmos e DTS:X, ma solo quando le prese HDMI sono in versione 2.1 (con eARC) come spiegato in questo articolo.

Altri vantaggi delle prese HDMI sono la possibilità di gestire automaticamente l’accensione e lo spegnimento del Tv o del videoproiettore insieme al sintoamplificatore (funzione CEC) e di poter utilizzare una sola presa HDMI per inviare i segnali al Tv e ricevere da quest’ultimo il flusso audio digitale da decodificare e amplificare (funzioni ARC/eARC).

Collegamento HDMI (con ARC/eARC) tra TV e sintoamplificatore HT

Se possedete un TV 4K di fascia alta, ad esempio con HDR10+ e/o Dolby Vision (anche in versione “adaptive” o “IQ”), e sorgenti audio di alta qualità (es.: lettore Blu-ray 4K, console PS5 o Xbox di ultima generazione), vi consigliamo di scegliere un sintoamplificatore compatibile al 100% con questi standard e con il Dolby Atmos, a 5.1 o 7.1 canali (se avete spazio in salotto per due ulteriori diffusori surround laterali) e con una potenza di uscita commisurata alle dimensioni del locale e alle specifiche dei diffusori (es.: 100/150 watt per canale).

Se, invece, vi accontentate del vostro vecchio Tv o videoproiettore Full HD, amate guardare film in DVD o Blu-ray, qualche programma in streaming o canale televisivo DTT/SAT, potete risparmiare qualche centinaia di euro acquistando un sintoamplificatore di fascia media o bassa con 5.1 canali (anche sotto i 100 watt) e tre o più HDMI in versione 1.4 o 2.0.

Quali sono le codifiche surround più importanti?

Tutti i sintoamplificatori supportano le codifiche surround “base” contenute nei flussi audio analogici (stereo) e digitali come il Dolby ProLogic II/IIx e DTS Neo:6 che trasformano qualsiasi segnale stereo analogico in surround creando vari canali virtuali, il Dolby Digital/Digital Plus, il DTS e il DTS-HD HRAHigh Resolution Audio – che invece trasformano il segnale digitale in surround estrapolando vari canali reali, ovvero con la massima precisione e secondo le indicazioni del creatore della colonna sonora (es.: rumore di passi sul canale frontale destro, porta che si chiude su quello posteriore sinistro, ecc.).

Alcuni modelli possono gestire anche i flussi lossless Dolby TrueHD e DTS-HD MA – Master Audio – con eventuale incapsulamento del profilo Dolby Atmos e le codifiche più recenti come il DTS:X e il DTS Virtual:X per ottenere un suono a 360° (simile al Dolby Atmos, cioè basato su “oggetti” e non “canali audio”) in modalità reale o simulata da un semplice segnale stereo.

Se passate gran parte del tempo a guardare i programmi televisivi DTT/SAT codificati, perlopiù, in Dolby Digital 5.1 o Dolby Digital Plus, potete scegliere qualsiasi modello di sintoamplificatore.

Diversamente, se guardate spesso Netflix, Prime Video, Disney+ e/o possedete almeno un lettore Blu-ray (FHD, FHD 3D o 4K) o una console videogiochi di ultima generazione come la PS5 o la Xbox X/S, il nostro consiglio è di scegliere un sintoampli compatibile Dolby TrueHD, DTS-HD MA/HRA, Dolby Atmos e/o DTS:X/Virtual:X.

Filtri DSP e calibrazione audio ambientale

I filtri audio presenti nei sintoamplificatori Home Theater sono molto importanti per equalizzare le colonne sonore, la musica oppure il parlato di un programma televisivo.

Molti modelli offrono la possibilità di evidenziare i dialoghi (es.: Dialog Level Adjustment) così da renderli più intelligibili soprattutto a basso volume o per le persone deboli di udito. In più offrono vari programmi DSP per equalizzare l’audio a seconda del contenuto (cinema, sport, game, ecc.), in aggiunta (o alternativa) ai controlli di tono, e sono in grado di restituire dinamica e brillantezza ai contenuti audio compressi (MP3, streaming da smartphone via Bluetooth, ecc. – vedi sotto).

Solo i modelli di fascia media e alta di marchi prestigiosi includono un processore DSP “dedicato” (es.: Yamaha Cinema DSP 3D) con sofisticati programmi capaci di simulare l’acustica di cinema, sale da concerto, stadi e music club così da ottimizzare le performance audio e immergere lo spettatore al centro della scena.

Yamaha Cinema DSP 3D

Altra dotazione interessante è il microfono ambientale che aiuta a configurare e parametrizzare in modo corretto i diffusori acustici (livello, ritardo, ecc.) a seconda del posizionamento, della distanza dal divano e dell’acustica della stanza. Basta collegare il microfono in dotazione al sintoampli, avviare la procedura di calibrazione e attendere qualche secondo. Più semplice di così…

Microfono Audyssey MultEQ con procedura di calibrazione

Bluetooth, Wi-Fi, mediaplayer e altre funzionalità

Quasi tutti i sintoampli di nuova generazione, anche quelli più economici, supportano la connettività Bluetooth per ascoltare la musica da smartphone e tablet oppure per collegare i televisori con uscita audio BT evitando di collegare il cavo HDMI oppure ottico.

Streaming audio Bluetooth da smartphone a sintoamplificatore HT Yamaha
Streaming audio Bluetooth da smartphone a sintoamplificatore HT Yamaha

Alcuni modelli offrono ulteriori funzioni multimediali come la connettività Ethernet e Wi-Fi per l’accesso ai servizi audio on demand e la riproduzione dei contenuti musicali condivisi nella rete LAN (DLNA), gli assistenti vocali Alexa e Google, il supporto AirPlay 2, la porta USB per ascoltare i file musicali MP3, WAV e FLAC copiati su chiavette e hard disk.

Altra dotazione utile è la radio FM o DAB+ (ecco spiegata la presenza della parola “sinto”) con decine di memorie e funzionalità RDS (nome stazione, tipologia contenuti, frequenze alternative, ecc.).

Se tutto ciò non fosse disponibile nel sintoampli che avete scelto, sappiate comunque che queste funzionalità, con la sola eccezione della radio FM/DAB+, sono comunque disponibili su tutti gli Smart TV di ultima generazione, anche di fascia economica.

Tutto sotto controllo con le app

Come gli visto per le soundbar e i sistemi Home Theater “all-in-one”, anche i sintoampli “multimediali” di ultima generazione si possono comandare con una app per tablet e smartphone (iOS e Android). Lo scopo è quello di controllare il sintoampli tramite lo schermo touch (in alternativa al telecomando originale) e configurare gran parte dei parametri dell’apparecchio senza passare dal menu OSD.

Denon Remote App

Quasi tutte le app permettono anche l’accesso diretto ai servizi musicali online come Amazon Music, Spotify, Deezer e Tidal, così da selezionare il brano o la playlist preferita e riprodurla dai diffusori in modo rapido e intuitivo.

Quale sintoamplificatore HT acquistare?

Scegliere il sintoamplificatore Home Theater più adatto al vostro salotto, televisore, budget o preferenze di genere (film, serie Tv, musica, ecc.) richiede un lungo lavoro di analisi di ogni singola funzionalità, tecnologia e dotazione.

Per semplificarvi la scelta abbiamo selezionato cinque modelli con prezzi compresi tra 530 e 899 euro che, secondo noi, offrono il miglior rapporto qualità/prezzo tenuto conto delle funzionalità, delle tecnologie e dell’affidabilità del marchio.

Per la scelta dei diffusori acustici vi rimandiamo all’articolo di analisi e guida all’acquisto che pubblicheremo prossimamente.

Denon AVC-S660H

  • Prezzo indicativo: 530,00 euro
  • Tipologia: 5.2 canali
  • Potenza: 135 watt per canale
  • Radio FM/DAB+: Sì/No
  • Bluetooth:
  • Wi-Fi:
  • Tecnologie surround: Dolby Surround/TrueHD, DTS Neo:6, DTS-HD MA
  • Ingressi/uscite HDMI: 6/1 (upscaling 4K-120Hz e 8K-60Hz, eARC, HDR10+, Dolby Vision, Dynamic HDR, VRR, ALLM)
  • Note: assistente di configurazione Denon, tecnologia HEOS (streaming wireless multi-room), calibrazione Audyssey MultEQ, Dynamic EQ/Volume, Hi-Res Audio, ingresso giradischi (PHONO), compatibile Google/Alexa/Siri/AirPlay 2, app Denon AVR Remote.

Sintoamplificatore di fascia media caratterizzato da un eccellente rapporto qualità/prezzo. Con poco più di 500 euro ci si porta a casa un apparecchio aggiornato alle ultime tecnologie (7 prese HDMI 2.1 compatibili 4K/8K, HDR10+ e Dolby Vision), con 5 amplificatori da 135 watt, due uscite per subwoofer, vari ingressi e uscite analogiche/digitali inclusa quella per il vostro vecchio giradischi (PHONO).

L’AVC-S660H è anche uno streaming device evoluto che sfrutta la connettività Ethernet, Wi-Fi e Bluetooth per riprodurre in streaming qualsiasi brano e servizio musicale (Spotify, Amazon Music, Tidal, Deezer, TuneIn, ecc.), direttamente dalla rete LAN oppure dallo smartphone (con o senza app Denon AVR Remote e HEOS), anche in multi-room.

Supporta i comandi vocali di Google, Alexa e Siri, la calibrazione audio automatica Audyssey MultiEQ con microfono esterno in dotazione, i file FLAC/ALAC/DSD “lossless” (via USB e LAN/WLAN).

Yamaha RX-V4A

  • Prezzo indicativo: 580,00 euro
  • Tipologia: 5.2 canali
  • Potenza: 80 watt per canale
  • Radio FM/DAB+: Sì/Sì
  • Bluetooth:
  • Wi-Fi:
  • Tecnologie surround: Dolby Surround/TrueHD, DTS-HD MA
  • Ingressi/uscite HDMI: 4/1 (upscaling 4K-120Hz e passante 8K-60Hz, eARC, HDR10, Dolby Vision, VRR, ALLM)
  • Note: Cinema DSP (17 programmi), Music Enhancer, supporto Alexa/Google/Siri con AirPlay 2, calibrazione audio YPAO, compatibile con speaker surround posteriori wireless, app MusicCast e AV Setup Guide.

Nonostante il prezzo abbordabile, il sintoampli Yamaha RX-V4A assicura prestazioni di buon livello e offre dotazioni capaci di soddisfare la maggior parte delle esigenze. Il suo punto di forza è il processore Cinema DSP 3D con 17 programmi per simulare l’acustica di cinema, sale da concerto e music club.

Anche se non è compatibile con le tecnologie surround a 360° (Dolby Atmos e DTS:X/Virtual:X) può gestire fino a 4 sorgenti HDMI sfruttando al massimo le potenzialità della versione 2.1 (eARC, HDR10+, Dolby Vision, VRR, ALLM), supporta gli assistenti vocali Alexa e Google, AirPlay 2 (con Siri) e gli speaker posteriori wireless MusicCast 20 o 50. 

Da segnalare anche la funzione Music Enhancer per ripristinare la qualità dell’audio compresso, la calibrazione YPAO che analizza l’acustica della stanza e imposta i parametri audio per ottimizzare qualsiasi tipo di suono, quattro scenari personalizzabili (ingressi, campi sonori, funzioni varie, ecc.), le app MusicCast (streaming, multi-room, setup) e AV Setup Guide per l’installazione passo-passo. Purtroppo manca l’ingresso PHONO (giradischi).

Onkyo TX-NR696

  • Prezzo indicativo: 799,00 euro
  • Tipologia: 5.2.2/7.2 canali
  • Potenza: 175 watt per canale
  • Radio FM/DAB+: Sì/No
  • Bluetooth:
  • Wi-Fi:
  • Tecnologie surround: Dolby Surround/TrueHD, DTS Neo:6, DTS-HD MA, Dolby Atmos (5.2.2 canali), DTS Virtual:X
  • Ingressi/uscite HDMI: 7/2 (upscaling 4K-60Hz, ARC, HDR10, Dolby Vision)
  • Note: virtualizzazione Dolby Atmos, Clear Dialog, certificazione e modalità audio THX (movies, music, games), streaming audio Amazon Music, Spotify, Tidal, Deezer e TuneIn, supporto Sonos, Chromecast integrato con Google Assistant, compatibile Siri/AirPlay2, multi-room versatile e indipendente, ingresso giradischi (PHONO), calibrazione AccuEQ con AccuReflex per Dolby Atmos, app Onkyo Music Control.

Il sintoampli Onkyo TX-NR696 si colloca nella fascia medio-alta del mercato grazie al supporto delle tecnologie Dolby Atmos (su 5.2.2 canali “reali” o “virtualizzati” – con vari settaggi) e DTS Virtual:X.

Sono presenti ben 9 prese HDMI 2.0 (4K@60Hz, HDRR10, Dolby Vision, ARC) di cui 2 uscite per altrettanti display (es.: Tv in salotto e in camera da letto), 12 tra ingressi e uscite audio (analogiche, digitali, cuffia, subwoofer e giradischi) con vari DSP (games – rock, sports, action, RPG, movies, music, Vocal Enhancer, ecc.).

È certificato da THX per la qualità audio surround e la tecnologia Dynamic Audio Amplification, può gestire l’audio e il video multi-room, integra l’adattatore Chromecast con Google Assistant, supporta i servizi di streaming, AirPlay2 (con Siri), il controllo via app e i sistemi Sonos Home Sound. Da segnalare anche la calibrazione acustica AccuEQ con microfono esterno e funzione AccuReflex per ottimizzare l’audio 3D delle sorgenti Dolby Atmos.

Pioneer VSX-935

  • Prezzo indicativo: 799,00 euro
  • Tipologia: 5.2.2 canali
  • Potenza: 135 watt per canale
  • Radio FM/DAB+: Sì/Sì
  • Bluetooth:
  • Wi-Fi:
  • Tecnologie surround: Dolby Surround/TrueHD, DTS Neo:6, DTS-HD MA, Dolby Atmos (5.2.2 canali), DTS:X, DTS Virtual:X, DTS Neural:X
  • Ingressi/uscite HDMI: 6/2 (upscaling 4K-120Hz e 8K-60Hz, eARC/ARC, HDR10+, Dolby Vision, VRR, ALLM)
  • Note: virtualizzazione Dolby Atmos, Dialog Enhancement, supporto Sonos e multi-room, Chromecast integrato con Google Assistant e Alexa, ingresso giradischi (PHONO), calibrazione MCCAC Auto Room Tuning, controllo via app.

Sintoamplificatore di fascia medio-alta con tante dotazioni e tecnologie per godere di un’esperienza audio/video di alta qualità. Spiccano i 6 ingressi HDMI (3 in versione 2.0 e altrettanti 2.1) compatibili ARC/eARC, 4K@120Hz, 8K@60Hz, HDR10, HDR10+, Dolby Vision, VRR e ALLM, i decoder surround a 360° Dolby Atmos (5.2.2 canali reali o 5.2 virtualizzati con controllo dell’effetto in altezza (Height Effect Virtualizer), DTS:X, DTS Neural:X e DTS Virtual:X.

Il VSX-935 è anche un eccellente riproduttore di musica “liquida” trasmessa in streaming da smartphone e servizi on demand (Amazon Music, Spotify, Tidal, Deezer, TuneIn e altri), condivisa sulla rete LAN/WLAN e salvata su chiavette e hard disk (doppia USB compatibile FLAC, ALAC e DSD).

Da segnalare anche il sintonizzatore DAB+, FM e AM con 40 memorie, il supporto all’ecosistema multi-room Sonos, il sistema di calibrazione audio MCACC Auto Room Tuning, le funzioni multi-room con zona 2 amplificata e zona B compatibile con cuffie wireless.

Marantz NR1711

  • Prezzo indicativo: 899,00 euro
  • Tipologia: 5.2.2/7.2 canali
  • Potenza: 90 watt per canale
  • Radio FM/DAB+: Sì/No
  • Bluetooth:
  • Wi-Fi:
  • Tecnologie surround: Dolby Surround/TrueHD, DTS-HD MA, Dolby Atmos, DTS:X, DTS Virtual:X, DTS Neural:X
  • Ingressi/uscite HDMI: 6/1 (upscaling 4K-120Hz e 8K-60Hz, eARC/ARC, HDR10+, Dolby Vision, VRR, ALLM)
  • Note: virtualizzazione Dolby Atmos, tecnologia HEOS integrata per streaming, multi-room e controllo vocale (Alexa e Google supportati), ingresso giradischi (PHONO), audio Hi-Res (FLAC, ALAC, WAV e DSD fino a 192 kHz), calibrazione Audyssey MultEQ, modalità ECO intelligente (basso consumo), controllo via app (AVR Remote App, Audyssey MultEQ Editor App e HEOS App), disponibile nei colori nero e silver.

Questo sintoamplificatore Home Theater del celebre brand Marantz si distingue dalla massa per il suo design “slim” che permette di risparmiare spazio prezioso quando viene posizionato accanto a un televisore o inserito in un mobile Tv.

Ritroviamo le tecnologie audio e video più avanzate tipiche dei modelli di fascia medio/alta come i 5.2.2 canali per Dolby Atmos/DTS:X e i 7.2 canali per tutti gli altri codec surround, 7 porte HDMI 2.1 (4K/8K, eARC/ARC, HDR10+, HDR10, HLG, Dolby Vision, VRR, ALLM), vari ingressi e uscite audio e video analogiche e digitali (CVBS, Component, audio stereo/surround, giradischi, ecc.).

Da segnalare anche il supporto Google, Alexa e AirPlay 2, la tecnologia HEOS integrata per lo streaming (Spotify, Amazon Music HD, Tidal, TuneIn, ecc.) e il multi-room, la calibrazione Audyssey MultEQ con Editor App per visualizzare e regolare dallo smartphone i parametri audio (livelli, curve, bande di frequenza, ecc.), fare backup e restore, ecc.

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