Il valore aggiunto di un ricevitore va cercato nella sua rispondenza alle esigenze di chi lo usa: dotazione hardware, accessori, supporto software sono importanti ai fini del valore commerciale del prodotto, ma relativi ai fini della soddisfazione del cliente. È il caso dei due ricevitori Bware HK540 e Combo che presentiamo in coppia.
La crisi economica dei paesi Europei, Italia in testa e la presenza ingombrante dei provider che forniscono in comodato d’uso gratuito i propri prodotti limita enormemente il mercato dei nuovi ricevitori, spingendo i produttori da un lato a tagliare le spese di sviluppo, dall’altro a sfruttare il più possibile le soluzioni esistenti e gli studi della concorrenza. Tra le molteplici reazioni causate da questi modi di fare, è da sottolineare il calo d’interesse verso il libero mercato dei ricevitori digitali, che si ripercuote negativamente su tutta la filiera di mercato a cui fa riferimento. Meno soldi, meno ricerca e sviluppo e quindi meno innovazioni significative: l’unico aspetto positivo di questa situazione è che i prezzi dei cosiddetti entry-level sono in calo, proprio grazie alla “globalizzazione” della loro architettura, senza per questo perdere in qualità costruttiva. Proprio in quest’ottica presentiamo due ricevitori di fascia bassa ma che coniugano ottimamente soluzioni esistenti a prezzi vantaggiosi. Prezzi impensabili se fossimo in presenza di apparecchi sottoposti a continui e radicali processi di ricerca e sviluppo.
Imballo di sicurezza
Entrambi i modelli sono imballati in cartoni che riportano la foto del prodotto, le caratteristiche tecniche e i loghi relativi le varie certificazioni. All’interno delle rispettive confezioni i ricevitori sono protetti da una busta di plastica e alloggiati in una struttura di cartone. Gli accessori in dotazione sono il telecomando con le relative pile e un manualetto di istruzioni multilingue compreso l’italiano. Differentemente dai modelli Enigma, sui quali si opera sempre il caricamento di un’immagine non ufficiale, in questo caso il manuale di istruzioni è utile, perchè riporta le spiegazioni relative alle funzioni del firmware che si andrà ad utilizzare, o comunque di un firmware molto simile se si utilizzerà una versione “patchata”. Il piccolo ricevitore HK540 ha in dotazione anche una penna USB per la connettività wireless, considerato che l’apparecchio è sprovvisto di connessione Ethernet wired: un valore aggiunto da tenere in considerazione in quanto aumenta notevolmente la flessibilità del sistema. E’ evidente che non possiamo attenderci una ricca gamma di accessori, considerata la politica di contenimento dei costi posta alla base della commercializzazione di questi prodotti. In ogni caso non ci si deve meravigliare in quanto anche prodotti di gamma superiore lesinano nella dotazione di accessori.
Firmware differenti
Il firmware in dotazione ai due apparecchi non è lo stesso: a livello puramente estetico, le differenze sono evidenti in quanto i menu del piccolo HK540 sono praticamente privi di grafica, mentre quelli del Combo sono decisamente più piacevoli, con icone colorate ad impreziosire l’impatto visivo. Non abbiamo cambiato il firmware ai ricevitori, nonostante in rete si trovino versioni modificate con funzioni borderline, in quanto, contrariamente ai ricevitori Linux-based, una versione non ufficiale non offre nulla di nuovo se non nelle funzioni illegali. Non ci è parso logico sminuire il reale valore dei due ricevitori focalizzando la prova su valori diversi da quelli espressi a livello di prestazioni e di affidabilità. Siamo di fronte a due ricevitori entry-level, solitamente utilizzati da un’utenza meno esperta e perciò è indispensabile effettuare le fasi di prima installazione in modo logico: parametrizzazione dei dati relativi all’impianto di antenna, ricerca dei canali, parametrizzazione dei valori di sistema, inserimento dati d’acceso alla rete sono gli step da seguire, anche in un ordine diverso da quello da noi riportato.
Il ricevitore Bware HK540 si presenta con una grafica più spartana, con le voci del menu principale Installazione, Canali, Impostazioni, Ora e Timer, Accessori e Informazioni STB disposto in verticale.
Dal menu Installazione è possibile impostare i dati relativi all’impianto di ricezione e avviare una ricerca canali.
Da Impostazioni si può procedere alle parametrizzazioni relative Audio e Video e lingue.
Accessori contiene i sottomenu per la gestione delle periferiche USB e del Wireless, con schermata per la ricerca degli access point accessibili.
Il menù Canali è poco utilizzato se si usufruisce di un settings editor, come approfondito nel box dedicato, ma comunque mette a disposizione funzioni di editing di base quali Rename, spostamento e gestione della lista canali favoriti.
Il menù Accessori presenta le voci multimediali che richiedono una connessione di rete, quali YouTube, Google Maps e Meteo. Ora e Timer e Informazioni STB non hanno bisogno di commenti. Esteticamente più curata l’estetica dei menu del Combo, che presenta un menu principale in orizzontale con grosse icone a definire i vari sottomenu ossia: Installazione, Gestione Canali, Impostazioni di sistema, App Network, Impostazioni Network e Controllo USB. Considerata la maggior complessità a livello hardware del Combo rispetto al modello HK 540 le voci di menu sono in numero superiore così come le funzioni a disposizione.
Dal menù Installazione è possibile settare i dati relativi alla parabola e all’antenna terrestre ed eseguire una ricerca canali con svariati metodi, il più performante tra tutti è senza dubbio il Blind Scan (ricerca alla cieca).
Il menu Gestione Canali, come già per il HK 540, consente funzioni di editing che solitamente è meglio delegare a un settings editor.
Impostazioni di sistema cura la parte di settaggi generici. Molto più interessante il menu App Network cha dà accesso a funzioni di consultazione online, previo settaggio dei parametri di rete dal menu Impostazioni Network.
L’ultima voce, Controllo USB, è relativa alla gestione di un device USB quale unità di memorizzazione: da qui è possibile navigare sui contenuti della memoria, suddividendo i contenuti per categorie, lanciare la visualizzazione di filmati ed operare funzioni sulla penna stessa. Proprio per la comodità di queste funzioni consigliamo di accoppiare una memoria USB di capacità adeguata al ricevitore e utilizzarla solo ed esclusivamente per questo scopo.
Utilizzo sul campo
I passi di configurazione necessari a ottenere il ricevitore funzionante sono sicuramente in numero minore rispetto a un decoder basato sul sistema operativo, ma questo non vuol dire che l’utilizzo giornaliero sia meno soddisfacente e intrigante. Chi acquista uno dei due prodotti Bware non ha necessità di connettività estrema e di contenuti aggiuntivi, ma è alla ricerca semplicemente di un ricevitore digitale con le funzioni necessarie e sufficienti alla visione dei canali televisivi.
Il ragionamento è simile nel campo della telefonia: sono disponibili sul mercato decine di modelli in grado di scattare foto, di navigare in Internet, utilizzare Cloud remoti per il backup dei dati e possono essere utilizzati in svariati altri modi, ma un utente al quale serva soltanto telefonare ha davvero bisogno di tutte queste funzioni che, senza dubbio, non sono gratuite? I Bware sono buoni ricevitori a basso costo, con una buona gestione dei settings (sono molte le liste canali preconfezionate in rete) una buona velocità di esecuzione, un’invidiabile stabilità di funzionamento e un prezzo invitante per i potenziali nuovi appassionati. Grazie alla connessione di rete entrambi i ricevitori possono usufruire di alcune funzioni di grido, come l’accesso a YouTube e la consultazione delle previsioni meteo: il più performante Combo è dotato di un tuner DTT aggiuntivo e di funzioni di ricerca canali con Blind Scan molto interessanti; il piccolo HK540 costa meno e ha il solo difetto di essere dotato di una sola presa USB, solitamente utilizzata per il Wi-Fi e quindi non più disponibile per la registrazione su device esterni.
La prova sul campo è stata più che soddisfacente. Grazie alla buona risposta dei telecomandi che pure al primo impatto appaiono fragili e leggeri, la navigazione tra le voci di menu e lo zapping tra i canali avviene senza alcun problema. Buona per il modello Combo la velocità nel cambio canale anche tra i canali satellitari e terrestri e buona anche la sezione multimediale, grazie alla possibilità di registrare su memorie USB. La grafica dell’OSD è un po’ pacchiana, ma le varie schermate sono comunque ben realizzate a livello d’informazioni riportate, come, ad esempio, la barra informativa che presenta tutti i dati relativi la programmazione attuale e successiva, i dati di sintonizzazione del canale stesso e i livelli di potenza e qualità del segnale. Siamo in presenza di apparecchi con pochi fronzoli, che potranno anche non piacere ma sicuramente molto appetibili per via dell’ottimo rapporto qualità/prezzo.
PER INFORMAZIONI
Chip Planet
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