Vu+ Zero, un ottimo ricevitore per avvicinarsi al mondo Linux

Vu+ ZeroLa crisi economica attuale si estende in modo generalizzato a tutti i mercati, non risparmiando quello dell’elettronica di consumo e quindi è comprensibile la scelta del produttore coreano Vu+, sempre in prima linea sulla strada dell’innovazione, con progetti e attività di sviluppo d’avanguardia, ma non dimeno intenzionata a mantenere ancora in catalogo i “vecchi” decoder: prodotti eccellenti, resi appetibili grazie al prezzo contenuto in grado di allargare le maglie di un mercato tendenzialmente molto ristretto, convincendo in questo modo utenti non ancora del tutto convinti delle grandi potenzialità offerte dai ricevitori Enigma-based.

Proprio per costoro, magari approfittando del periodo natalizio, vogliamo proporre un ricevitore presente sul mercato da tempo ma che grazie all’appetibile rapporto qualità/prezzo, rappresenta forse più di ogni altro un’irresistibile occasione per compiere il grande salto nel mondo Linux.

La confezione del ricevitore Vu+ Zero è in linea con lo spirito senza fronzoli del prodotto: la scatola è di cartone di colore marrone, ravvivato dall’adesivo che identifica il modello. All’interno il ricevitore è riposto in un guscio di cartone che tiene in posizione anche gli accessori, rigorosamente imballati ognuno in bustine di plastica. Telecomando e pile, trasformatore 220V/12V e relativo cavo, un cavetto HDMI, estensore di telecomando, cavetto Jack A/V e un sintetico manualetto di prima installazione, formano  il corredo del ricevitore Vu+ Zero. L’apparecchio è protetto dai graffi grazie a pellicole in plastica facilmente asportabili presenti nei punti critici: il vantaggio per l’utente finale ripaga il lieve aumento del costo di produzione.

Installazione  e configurazione

Vu+ Zero è un ricevitore rigorosamente mono-tuner, utilizzato per le trasmissioni satellitari in standard il DVB-S/S2. Per la ricezione dei canali DVB-T è sempre possibile usufruire di un tuner esterno in standard USB, facilmente configurabile da qualunque immagine installata sul ricevitore. Trovandoci in presenza di un ricevitore con scarsa quantità di memoria, consigliamo di utilizzare una penna USB per memorizzare i contenuti che potrebbero riempire lo spazio a disposizione, ad esempio i picon. Di solito per i ricevitori Vu+ siamo soliti scegliere un’immagine BlackHole, gruppo di sviluppo specializzato unicamente per gli apparecchi del costruttore coreano, ma questa volta ci discostiamo da questa consuetudine optando per la versione Open BlackHole, un porting  dell’immagine sotto specifiche PLI, in grado di garantire l’uso dei plugin delle immagini PLI ed essendo completamente OpenSource, contrariamente alla BlakHole, strettamente legata ai rilasci del produttore. L’immagine Open BH, per le sue peculiarità è molto performante e flessibile, ma meno pesante e perciò particolarmente adatta al piccolo ricevitore Vu+ Zero.Come consuetudine alla prima accensione possiamo avvalerci della procedura d’installazione guidata, da noi sempre consigliata, indipendentemente dal livello di competenza dell’utilizzatore, per rendere pronto all’uso l’apparecchio in pochissimo tempo. La procedura di speed-up, con cui selezionare, attivare o disattivare i plugin è ridotta nelle scelte, ma comunque utile. Terminato il setup dell’immagine è necessario procedere al caricamento di un file-set dei canali, mezzo di uno di quelli disponibili sul repository del gruppo, oppure mediante un settings editor: se non siamo ansiosi di testare il ricevitore questo è il momento di installare anche i plugin preferiti, skin e picon, senza esagerare se non si usufruisce di una memoria esterna USB, essendo questa come già detto limitata. L’utilizzo di una periferica di archiviazione collegata al ricevitore, una memoria USB, un hard-disk, uno spazio condiviso su un NAS o una qualunque unità remota è indispensabile per eseguire un backup del sistema ad installazione terminata, un’operazione consigliata se si presentasse la necessità di dover ricaricare il sistema.

Adatto a tutti gli usi

Ora che il nostro ricevitore è pronto a essere utilizzato, torniamo a ribadire un concetto fondamentale, ossia la necessità della rete e quindi di Internet: un aspetto irrinunciabile di questa tipologia di ricevitori. Aggiornamenti software, download dei contenuti aggiuntivi e svariati plugin dipendono tutti da Intenet, come pure l’accesso ai canali IPTV facilmente raggiungibili con i ricevitori digitali. Il Vu+ Zero è anche un vero e proprio Media-center, grazie alla possibilità di definire mount di unità esterne e di collegare un hard disk direttamente al ricevitore rendendo così possibile la condivisione di contenuti multimediali remoti. L’immagine Open Black Hole, come consuetudine del gruppo, delega il Blue Panel alla gestione delle funzioni più complesse e ai protocolli di rete più esoterici. In questo particolare menu è contenuta anche la gestione dei contenuti aggiuntivi borderline quali gli emulatori ma anche la gestione della guida EPG, le informazioni di sistema e le impostazioni di rete come il browser delle unità locali e altre funzioni utilizzate con minor frequenza.

Vu+ Zero retro
Vu+Zero è molto compatto ma ha una completa dotazione di interfacce

Interfaccia amichevole

Come anticipato, il ricevitore Vu+ Zero non vanta una dotazione hardware stratosferica e prestazioni fuori del comune, ma punta molto sulla stabilità di funzionamento a favore della semplicità dell’impiego quotidiano. Non un giocattolo evoluto per sperimentazioni continue ma un apparecchio per soddisfare il maggior ventaglio possibile di utilizzatori: un ricevitore dal  prezzo contenuto, grazie all’adozione di tecnologie consolidate e senza uguali per prendere confidenza con Enigma.

Blocchi di funzionamento ed errori sconosciuti un tempo erano le pecche dei ricevitori basati su Linux, oggi il gap con i normali ricevitori si è azzerato e la facilità d’uso si coniuga al grande livello di flessibilità offerto, grazie alla gestione dell’Alta Definizione, al pilotaggio di hard disk USB e alla rete Ethernet per l’immediato accesso a una vastissima quantità di addon disponibili online. I menù incomprensibili, le procedure complicate appartengono al passato e il ricevitore Vu+ Zero è lo specchio di questa nuova realtà. Dopo aver installato un hard disk esterno e un tuner DVB-T USB e aver condiviso risorse di rete, le nostre sensazioni già inizialmente positive si sono confermate: ottima la velocità nel  cambio canale, anche tra standard diversi, come pure la navigazione tra le voci dei vari menù si è dimostrata sempre precisa, veloce e confortevole. Un ricevitore consigliabile a tutti. In commercio si trova attorno ai 120 euro.

Potete leggere il test completo del Vu+ Zero sul numero 285 di EuroSat.

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