Cavo coassiale piccolo oppure grande?

Cavo coassialeDevo rifare i collegamenti dell’antenna satellitare e di quella terrestre nella mia villetta e vorrei un consiglio su quale cavo coassiale utilizzare. Quello con diametro minore sarebbe meglio perché farei meno fatica a farlo passare nei tubi ma non vorrei che il segnale peggiorasse rispetto a un cavo con diametro maggiore. Aspetto i vostri suggerimenti.

Antonio P.

Il cavo coassiale è uno degli elementi più importanti di un impianto sia terrestre sia satellitare visto che deve trasportare i segnali per decine di metri e si trova spesso a dover affrontare condizioni climatiche severe (freddo, caldo, pioggia, ecc.). Per questo motivo consigliamo sempre di acquistare cavi di buona o ottima qualità di marchi affidabili come Cavel, Messi & Paoloni, ITC, Belden, Beta Cavi, Tasker, Emme Esse, Fracarro, Televes, ecc. Ciò premesso, la scelta del diametro dipende fondamentalmente da due fattori: lo spazio disponibile nei corrugati (e il loro diametro) e la lunghezza della tratta principale (dorsale) per via dell’attenuazione.

Quest’ultima viene quantificata in dB per 100 metri di cavo coassiale alla temperatura di 20° C. L’attenuazione aumenta all’aumentare della frequenza del segnale e all’aumentare della lunghezza del cavo e dipende dalla struttura del cavo stesso. Di contro l’attenuazione diminuisce all’aumentare del diametro del cavo ed è tanto migliore quanto più il conduttore esterno esercita un’efficace funzione schermante. I cavi coassiali con dielettrico, cioè la parte isolante tra il conduttore centrale e quello esterno (schermo), in polietilene espanso (PEE), bianco e spugnoso, assicurano eccellenti prestazioni e una bassa attenuazione grazie alla sua conformazione cellulare che si avvicina al vuoto, che è il miglior isolante possibile.

Se lo spazio non è un problema, la soluzione migliore è utilizzare uno o più cavi da 6-7 mm con dielettrico in PEE, indipendentemente dalla lunghezza della tratta. Se, nonostante lo sfilaggio dei vecchi cavi, non c’è spazio sufficiente per quelli nuovi da 6-7 mm, bisogna valutare la lunghezza della tratta. Se superiore a 60-80 metri, è consigliabile creare una nuova tratta rinunciando a quella esistente perché un cavo minicoassiale da 5 mm potrebbe attenuare eccessivamente il segnale, creando problemi di ricezione in zone dove è già critica o con parabole di piccolo diametro. Sotto i 50-60 metri, si può tranquillamente optare per il minicoassiale, tra l’altro più flessibile di quello “normale” e perfetto per le tratte più brevi (es.: dall’LNB allo switch DiSEqC, dall’antenna al centralino e poi al partitore, tra le varie prese passanti installate in casa, ecc.).

I cavi coassiali da 6-7 mm hanno un’attenuazione di circa 25-30 dB per 100 metri alla frequenza di 2.150 MHz (cioè nelle condizioni più sfavorevoli) mentre in quelli minicoassiali da 4-5 mm è di circa 35-45 dB.

All’attenuazione del cavo deve poi aggiungere quella dei connettori F (0,5 dB ciascuno). Approfitti del rifacimento dei cablaggi per valutare un aggiornamento dell’impianto satellitare con ulteriori discese predisposte per futuri utilizzi, come per esempio due cavi per SCR e Legacy, quattro cavi per LNB Quad o SCR + 3 Legacy e così via.

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