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Dieci app indispensabili per un nuovo telefono Android

Nel momento di cambiare uno smartphone, o per i pochi di fronte al primo acquisto, una volta completata la configurazione, il primo passo è decidere quali app installare. Una decisione combattuta tra la tentazione di scoprire nuove opportunità e il non lasciarsi trascinare dall’entusiasmo e trovarsi presto la memoria piena e le prestazioni in picchiata. Ci sono però dieci app indispensabili, delle quali difficile pensare di fare a meno.

Più precisamente, nella circostanza si parla di dieci categorie di app. In alcuni casi, con riferimento a più di una, non necessariamente tra le quali scegliere. In altri, indicando la più versatile o semplicemente la più gettonata tra gli utenti Android.

Antivirus

Per quanto possa sembrare non particolarmente intrigante, il primo passo da compiere quando si accende uno smartphone nuovo è installare un software antivirus. Qualsiasi dispositivo connesso a Internet diventa inevitabilmente un potenziale obiettivo. Hacker e cybercriminali orientano di conseguenza le proprie attenzioni dove c’è il maggior numero di utenti e quindi possibilità di raggiungere il proprio scopo.

Le proposte non mancano. Tra le più affidabili, si affermano le versioni per Android dei principali produttori storici del mondo PC. Kaspersky Internet Security si è affermata come una delle più popolari. Oltre alla capacità di difendere degli attacchi, è stata tra le prime a introdurre la scansione automatica di ogni nuova app (nella versione a pagamento). È inoltre tra le poche a offrire una versione basa gratuita, con un insieme ridotto delle funzionalità.

Negli altri casi, a partire dall’altrettanto nota Norton 360 o da Bitdefender, si può contare solo su un periodo di prova, al termine del quale bisogna decidere se passare al canone oppure smettere di utilizzarla.

Anche per chi preferisce comunque affidarsi a un’app gratuita le alternative non mancano, a partire da Avast o AVG.

whatsapp

Messaggistica

Il passo successivo nella ricerca della app indispensabili è la comunicazione. Relegati in disparte i semplici SMS di testo, oggi questo significa poter comunicare velocemente su rete dati, inviando anche contenuti multimediali.

È il terreno prima di tutto di WhatsApp, a cui va riconosciuto il merito di aver reso praticamente alla portata di tutti la messaggistica come è intesa ancora oggi. Una volta completata la rapida registrazione, al prezzo di concedere il permesso per raccogliere e utilizzare i dati personali, messaggi, chat e gruppi di discussione saranno sempre a portata di mano.

Discorso molto simile per Telegram. Dopo aver guadagnato rapidamente consensi come alternativa a WhatsApp per un maggiore rispetto della privacy, è diventata popolare anche grazie all’utilizzo a volte esasperato dei gruppi. Resta sempre comunque una valida alternativa anche per chi vuole muoversi al di fuori dell’orbita Facebook e Meta e del relativo Messenger.

facebook messenger

Social media

A proposito di Meta viene subito in mente il modo social network, vero protagonista dell’esplosione nell’uso degli smartphone. Da diversi anni, è sinonimo di Facebook, anche se più di recente la situazione sta dando segni di cambiamento

Scaricata l’app, creato il  proprio profilo e selezionati i primi contatti, si può così iniziare a raccontare la propria vita con parole, immagini, video o animazioni, e guardare a quella degli altri. Un successo tra i più clamorosi nella storia dell’informatica e non solo, a volte però alle prese con problemi di qualità nei contenuti, toni nei rapporti sociali e di recente sempre più di affidabilità.

Per questo, le alternative non mancano. A partire da Instagram, cresciuta e apprezzata per mettere al centro le immagini e non i commenti. Quindi, potenzialmente meno esposta al pericolo di polemiche, anche se meno da quanto è entrata anche questa nell’orbita Meta.

Oppure, soprattutto per i più giovani sempre meno identificati in Facebook, la rapida ascesa di TikTok, dove più delle parole contano i brevi video, preferibilmente dai toni allegri.

VLC Mediaplayer

Schermi di dimensione crescete e processori sempre più potenti hanno reso abituale guardare film e video sullo smartphone. Per farlo senza doversi per forza di cose affidare all’app scelta dal produttore, una buona soluzione standard e trasversale è VLC for Android,

Versione mobile del rinomato programma nato su PC, si è fatto apprezzare non solo per l’affidabilità e la compatibilità, con un lungo elenco di formati audio e video supportati.

VLC  è infatti un software indipendente. Quindi, oltre a garantire il funzionamento su qualsiasi dispositivo, anche una sorta di garanzia contro l’accesso indesiderato e incontrollato ai propri dati, come regolarmente avviene con le versioni dedicate.

X-Plore File Manager

Diventato ormai una sorta di piccolo PC per funzioni e contenuti, anche nello smartphone è ormai indispensabile un’app per gestire i file. Nel paragone con Windows, una sorta di Esplora risorse in versione mobile.

Tra le tante app indispensabili, in questo caso di distingue X-Plore File manager. Compatibilmente con le dimensioni del display disponibile, permette di fare più o meno tutto quanto si esegue normalmente su un monitor con il mouse.

Quindi, visione della struttura a cartelle, due finestre per eseguire le operazioni di copia, spostamento o cancellazione, cambiare nome ai file, guardare l’anteprima per i formati più comuni, aprirli e all’occorrenza condividerli,

Inoltre, per file comuni come i PDF, un visualizzatore dedicato senza dover ricorrere ad altra app. Possibilità di vedere all’interno di file compressi, come quelli ocn estensione .zip senza doverli aprire materialmente, e anche un lettore multimediale

Microsoft complemento del tuo telefono

Anche per chi lo smartphone è diventato il centro della vita legata alla tecnologia, spesso il PC resta un elemento essenziale. Tra le app indispensabili è allora utile affidarsi a Microsoft Complemento de Il tuo telefono.

Utile a collegare e sincronizzare i due dispositivi.  In questo modo sarà possibile eseguire le relative operazioni indistintamente da uno dei due, a seconda delle necessità. Per esempio, ricevere e gestire chiamate dal desktop senza distrazioni e senza doversi preoccupare di dove si trovi fisicamente lo smartphone collegato alla stessa rete Wi-Fi.

Un’altra opzione interessante riguarda le foto. L’app permette infatti di trasferire il tutto in modo decisamente più pratico, senza dover ogni volta collegare i due sistemi e frugare nelle cartelle per recuperare quella desiderata.

Tutte funzioni disponibili in Windows 10. Al momento, diversi utenti segnalano invece alcuni problemi di gioventù con il più recente Windows 11. Per chi ha già provveduto all’aggiornamento, qualche difficoltà da mettere in preventivo, Per gli altri, un argomento in pù da valutare per decidere se e quando procedere.

Snapseed

Le immagini sono diventate uno degli elementi fondamentali di uno smartphone. In tanti casi, ancora più delle stesse funzioni di base per chiamate e messaggi. Serve quindi un’app affidabile per intervenire sulle fotografie e renderle più belle prima di inviarle o condividerle.

Una valida risposta è Snapseed, software di fotoritocco apprezzato per facilità d’uso, varietà di funzioni disponibili e qualità dei risultati raggiunti. In pratica, la versione mobile dei tanto diffusi pacchetti usati sui PC.

Oltre alle regolazioni di base, luminosità, contrasto, saturazione, tonalità e tanto altro ancora, si può contare su una trentina di filtri. Per chi non vuole districarsi troppo tra le varie funzioni, anche con procedure automatiche.

Diversi inoltre i formati di immagine supporti, compresi i RAW delle macchine fotografiche digitali più sofisticate. Tra le particolarità spicca Modifica selettiva, una procedura per applicare in automatico correzioni locali, o quella per rimuovere persone da un’inquadratura senza rovinare la foto.

Evernote

Forse meno stimolante di lavorare sulle immagini, anche poter gestire testi su uno smartphone è esigenza altrettanto diffusa, e importante. Tra le app indispensabili è allora necessario a guardare anche a Evernote.

Pioniere nel settore della collaborazione sin da quando ancora gli smartphone praticamente non esistevano, aiuta in pratica a prendere appunti, conservarli e organizzarli.

Ogni momento è buono per dover tenere traccia di qualcosa, dalla lista della spesa, all’appunto a seguito di una chiamata o una semplice idea alla quale dare forma, Evernote aiuta a gestirli.

Diverse infatti le possibilità, sfruttando anche la sincronizzazione. Dalla semplice lista di cose da fare, al collegamento con Google Calendar, dove ci sia da scrivere, raccogliere immagini, ritagliare articoli o pagine Web. In pratica, una sorta di versione digitale del taccuino personale, con tutti i vantaggi della tecnologia per acquisire immagini, modificare e condividere.

L’app oggi alla portata di tutti è il risultato anche di una lunga esperienza maturata in ambito aziendale, dove il supporto resta comunque attuale. Si può infatti sfruttare per tenere traccia di una nota spese, anche scansionando gli scontrini, ma anche come supporto alle riunioni e ai progetti. Funzioni utili anche a insegnati e studenti, per prendere o inviare appunti o compiti.

Plex

Oggi sempre più smartphone è anche sinonimo di video e di conseguenza un’app indispensabile deve guardare anche a questa funzione. Una valida risporta è Plex. Non  tra le più lineari in assoluto, ma certamente tra le più versatili.

Sono infatti diverse le opzioni disponibili. Dalla semplice visione di un contenuto interno o alla propria rete personale, allo streaming on demand, fino alla sinotnizzazione su una serie di canali TV.

Importante però sottolineare, per i contenuti on demand si parla quasi esclusivamente della lingua originale, in genere inglese. Comunque fruibili anche in modalità gratuita, a condizione di accettare l’inserimento di pubblicità.

Tra gli aspetti più interessanti, non scontati su altre app, la possibilità di organizzare i propri contenuti multimediali. A prescindere dal dispositivo della rete domestica nel quale siano fisicamente memorizzati, possono essere acceduti in streaming da qualsiasi altro connesso allo stesso router.

Spotify

Non si può infine pensare a uno smartphone privo di un’app indispensabile per la musica. Non tanto quella presente sul dispositivo, quanto invece per l’ascolto in streaming. Una delle situazioni dove è difficile pensare a una soluzione diversa dalla più gettonata in assoluto. Nel caso specifico, si parla di Spotify.

Per chi vuole ascoltare musica, la priorità è spesso trovare il brano giusto al momento giusto. Oppure, comporre la propria playlist, a prescindere da dove sia memorizzato il relativo file. In più con la possibilità di sincronizzare le varie sorgenti musicali.

Spotify intende rispondere a tutto questo, e provare spingersi oltre. Tra le altre cose, con il supporto alla tendenza attuale dei podcast.

La connessione può inoltre essere sfruttata per ascoltare anteprime oppure andare alla scoperta di nuovi cantanti e gruppi. Naturalmente, raccogliendo anche eventuali segnalazioni dai propri contatti o inviando consigli personali.

 

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