Insieme alla parabola, l’LNB (acronimo di “Low Noise Block Converter” – convertitore a basso rumore) è il componente fondamentale di un impianto di ricezione satellitare di qualsiasi tipologia e dimensione. Il suo compito è quello di ricevere, convertire, gestire, amplificare e inviare al decoder i segnali ad altissima frequenza ricevuti dai satelliti in orbita a 36 mila chilometri di distanza dalla terra (geostazionari), dopo la necessaria opera di “focalizzazione” da parte del disco parabolico.

Da qualche tempo, accanto ai tradizionali LNB universali con uscita singola o multipla (Twin, Quad, Octo), a quelli impiegati negli impianti centralizzati con multiswitch (Quattro) e a quelli di seconda generazione (Monoblocco Dual-Triple Feed e SCR), troviamo quelli di terza generazione, decisamente più versatili e performanti, che sfruttano le moderne tecnologie per semplificare e potenziare la distribuzione dei segnali, riducendo il numero dei cavi coassiali necessari e garantendo, da parte dell’installatore, un lavoro rapido e a regola d’arte.

In questo articolo esamineremo due LNB di nuova generazione, entrambi prodotti dalla bresciana Emme Esse, compatibili con qualsiasi impianto di ricezione e distribuzione, da quello più semplice con parabola Mono Feed per il singolo utente o per una piccola palazzina a quello centralizzato per condomini di medie e grandi dimensioni. Il primo modello (80192W) è un LNB “Quattro” di nuova generazione con tecnologia Wideband dedicato principalmente agli impianti centralizzati mentre il secondo (80190S) è dotato di una uscita SCR/dCSS capace di “alimentare” fino a 16 decoder (anche uno Sky Q Platinum e 4 ulteriori decoder) utilizzando un solo cavo coassiale.

Come funziona la tecnologia Wideband
L’LNB Emme Esse 80192W supporta la tecnologia Wideband che permette di realizzare un impianto centralizzato dimezzando il numero di cavi di collegamento tra il convertitore e i multiswitch in cascata. Per comprendere la portata di questa innovazione è necessario fare un piccolo passo indietro. Le trasmissioni satellitari in banda Ku utilizzano la banda da 10,7 a 12,75 GHz (downlink) su due diverse polarità (orizzontale e verticale). La larghezza di banda complessiva, pari a 4100 MHz (2050 MHz moltiplicato per le 2 polarità), supera di gran lunga la capacità del tuner di un decoder satellitare (1200 MHz – da 950 a 2150 MHz). Per consentire al decoder di ricevere tutti i segnali in banda Ku, l’LNB suddivide la banda in due “porzioni”, bassa da 10,7 a 11,7 GHz e alta da 11,7 a 12,75, selezionabili attraverso un comando di tono a 22 kHz inviato dal decoder. Ciascuno di questi due blocchi ospita le frequenze in polarità orizzontale e verticale, portando quindi a 4 le combinazioni tra banda e polarità (bassa+verticale, bassa+orizzontale, alta+verticale, alta+orizzontale).
Fino a poco tempo fa, per la distribuzione in cascata dei segnali satellitari in un impianto centralizzato (LNB Quattro > Multiswitch di testa > Multiswitch in cascata) si dovevano quindi utilizzare 4 cavi coassiali, uno per ciascuna combinazione di banda e polarità, così da consentire a tutti i decoder collegati di poter operare simultaneamente in completa indipendenza. Se l’impianto era di tipo Dual Feed, servivano 8 cavi (4 per il primo satellite e 4 per il secondo) con ovvie ripercussioni sui tempi di cablaggio, soprattutto nei vecchi condomini dove le canaline sottotraccia sono poche e piccole.
Con la tecnologia Wideband è possibile gestire tutta la banda Ku su una sola banda IF “estesa” (290-2340 MHz), riducendo a 2 le possibili combinazioni (solo polarità verticale e orizzontale) e dimezzando il numero dei cavi coassiali della “calata” che va dall’LNB all’ultimo multiswitch. Condizione essenziale per ottenere questo risultato è che tutti i componenti del sistema di distribuzione (LNB, multiswitch, inseritori, ecc.) siano “Wideband ready”. Grazie a questa tecnologia è anche possibile convertire un vecchio impianto centralizzato Mono Feed in un nuovo Dual Feed mantenendo i 4 cavi esistenti della calata.

80192W: compatto e tecnologicamente avanzato
L’LNB Emme Esse 80192W è estremamente compatto ed è stato progettato con componenti di alta precisione che assicurano un’elevata stabilità della frequenza convertita e un rumore trascurabile (solo 0,1 dB il dato dichiarato).
Le ridotte dimensioni lo rendono perfetto per un impianto centralizzato Dual Feed dedicato a due slot orbitali distanti solo 3° (es.: 13° Est di Hotbird e 16° Est di Eutelsat 16A) dove gli LNB si trovano praticamente adiacenti.
Al tal riguardo, Emme Esse ha testato in laboratorio e sul campo l’abbinamento di questo LNB al multiswitch d-Logic 80391DH e 80392DH (news su www.EuroSat-online.it/multiswitch-emme-esse-d-logic-cinque-cavi-per-due-satelliti e test completo sul numero 289 – maggio 2017). Entrambi i modelli sono dotati di uno switch che permette di selezionare in ingresso sia i tradizionali LNB Quattro a 4 cavi per un solo satellite sia quelli Wideband per uno o due satelliti. Grazie alle uscite SCR/dCSS, singola nel modello 80391DH e doppia nell’80392DH, è possibile collegare fino a 16+16 decoder (16 user band per ogni uscita) attraverso due soli cavi coassiali per altrettante stanze o appartamenti. L’LNB Wideband 80192W può essere ovviamente collegato anche ad altri multiswitch “Wideband ready” con uscite SCR e “legacy” ma è importante sottolineare che, al momento, solo alcuni decoder (per esempio i Linux con Enigma 2) riescono a gestire correttamente e contemporaneamente i protocolli SCR/dCSS e DiSEqC per la commutazione automatica dei satelliti “A” e “B” (Dual Feed).
L’Emme Esse 80129W può essere posizionato su qualsiasi portafeed con culla da 40 mm, ha un guadagno di 55 dB e un assorbimento di 200 mA.
80190S: fino a 16 decoder su un solo cavo
L’altro modello di cui ci occupiamo in questo articolo è l’80190S. Si tratta di un LNB dCSS a singola uscita che, con un solo cavo e uno o più partitori, permette di “alimentare” fino a 16 decoder “monotuner” DVB-S/S2.
Questo LNB è compatibile sia con lo standard CENELEC EN50494, ovvero con la tecnologia SCR (Satellite Channel Router) per gestire fino a 4 user band per altrettanti tuner, sia lo standard CENELEC EN50607, ovvero il dCSS (digital Channel Stacking Switch) che incrementa le user band a 16 di cui 12 dedicate esclusivamente ai decoder compatibili dCSS e 4 a quelli che invece supportano solo l’SCR.
L’80190S è la soluzione ideale per aggiornare un vecchio impianto Mono Feed installato in un’abitazione privata o in una piccola palazzina sfruttando l’unico cavo di discesa ed eliminando quelli eventualmente aggiuntivi (o riutilizzandoli per altri scopi) qualora il vecchio LNB sia di tipo Twin, Quad o Octo, ovvero con 2, 4 o 8 uscite indipendenti. L’upgrade può essere necessario per l’installazione di ulteriori decoder o TV con tuner DVB-S/S2, ormai presente su moltissimi TV Ultra HD. È altresì fondamentale per adeguare il vecchio impianto al funzionamento con i nuovi Sky Q Platinum (che richiede 12 segnali indipendenti) e Sky Q Black (8 segnali) garantendo anche il supporto di ulteriori 4 (nel caso dello Sky Q Platinum) e 8 (Sky Q Black) user band per altri decoder mono o multi tuner (zapper, CAS Box, Common Interface, Tivùsat, Linux, ecc.).

Piena compatibilità con Sky e filtro antidisturbo LTE
L’LNB 80190S è stato programmato con le frequenze standard delle user band impiegate nella quasi totalità dei decoder satellitari SCR/dCSS in circolazione, ovvero 1210, 1420, 1680 e 2040 MHz per quanto riguarda l’SCR e 985, 1050, 1115, 1275, 1340, 1485, 1550, 1615, 1745, 1810, 1875 e 1940 MHz per il dCSS. È certificato da Sky Italia e quindi impiegato negli impianti realizzati dai suoi installatori ufficiali (Sky Service).
Per consentire il puntamento della parabola anche con un vecchio misuratore di campo (o un decoder), l’LNB dCSS di Emme Esse può funzionare anche in modalità “standard” fornendo in uscita la IF di 1281 MHz nel momento in cui rileva l’assenza del comando DiSEqC necessario ad abilitare la modalità “SCR/dCSS”. Questa frequenza IF corrisponde, nel caso di una parabola puntata a 13° Est, al transponder 58 di Sky che ospita il canale National Geographic Italia e altri segnali di servizio.
La circuiteria elettronica di entrambi gli LNB è ospitata in un box metallico ad alta resistenza (meccanica e termica) per supportare le condizioni climatiche più severe e le interferenze generate dalle torri LTE presenti nelle vicinanze. Un’ulteriore protezione, questa volta da polvere, sporcizia e umidità, viene fornita dal carter scorrevole che copre totalmente la presa F e la relativa spina intestata sul cavo coassiale.

Dati tecnici dichiarati
80192W | 80190S | |
Prezzo | 34,50 + IVA | 76,80 + IVA |
Numero uscite: | 2, Wideband V/H | 1, compatibile SCR (EN50494) e dCSS (EN50607) |
Uscita test: | – | Sì, IF 1.281 MHz |
User band SCR: | – | 4 – 1.210, 1.420, 1.680 e 2.040 MHz |
User band dCSS: | – | 12 – 985, 1.050, 1.115, 1.275, 1.340, 1.485, 1.550, 1.615, 1.745, 1.810, 1.875 e 1.940 MHz |
Frequenza d’ingresso: | 10,7÷12,75 GHz | 10,7÷12,75 GHz |
Frequenza d’uscita: | 290÷2.340 MHz | 950÷2.150 MHz |
Frequenza O.L.: | 10,41 GHz | 9,75 e 10,6 GHz |
Figura di rumore: | 0,1 dB | 0,1 dB |
Guadagno: | 55 dB | 65 dB |
Assorbimento massimo: | 200 mA | 370 mA |
Temperatura di esercizio: | -40°C÷+60°C | -40°C÷+60°C |
Diametro collo: | 40 mm | 40 mm |
Compatibile DVB-S2 HD/UHD HEVC: | Sì | Sì |
Certificazione Sky Italia: | – | Sì |
Filtro LTE: | Sì | Sì |
Copricavo: | Sì, carter scorrevole | Sì, carter scorrevole |