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Switch-off DTT, vediamoci chiaro

Dodici domande sull’ormai imminente switch-off del digitale terrestre. Siete pronti oppure no? Scopritelo insieme a noi. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Si conoscono già le date dello switch-off?

Sì e no. La road-map completa per il passaggio dal vecchio (DVB-T MPEG-4) al nuovo (DVB-T2 HEVC) digitale terrestre non è ancora stata fissata. Tuttavia, nel contratto di servizio 2023-2028 tra il MIMIT (ex MISE) e la Rai, è stata inserita la richiesta (articolo 15 della bozza) di passaggio al T2 HEVC di un solo multiplex Rai entro il 10 gennaio 2024.

È probabile che a inaugurare ufficialmente il nuovo digitale terrestre in Italia sarà il mux B che ospita già un canale in T2/HEVC (Rai Sport HD test HEVC con profilo 5.1 e risoluzione Full HD 1080p) al quale si aggiungeranno Rai 1 HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD, Rai 4, Rai 5, Rai Scuola, Rai Premium HD, Rai Gulp HD, Rai Yoyo HD, Rai Storia HD ed altri canali minori che al momento trasmettono sia via etere sia in streaming (HbbTV – vedi sotto).

La dead-line di gennaio potrebbe slittare di qualche giorno o settimana nonostante l’opinione favorevole e la richiesta di accelerazione del processo avanzata da Aeranti-Corallo, l’associazione di categoria che rappresenta quasi 600 imprese italiane tra radio, tv, syndication, concessionarie di pubblicità, ecc.

Non esistono altri mux Rai che si possono convertire in T2 HEVC?

Sì e no. Si potrebbe convertire uno degli altri mux Rai (A, MR, ecc.) ma il risultato sarebbe anche peggiore, ovvero il black-out totale per le famiglie italiane (circa 4-5 milioni) che possiedono ancora un vecchio televisore/decoder DVB-T MPEG-4.

Esiste però una “risorsa frequenziale” attualmente inutilizzata e chiamata “12a rete nazionale” di cui si sta ancora discutendo sulla destinazione finale (radio o Tv) e sui diritti d’uso.

In origine questa frequenza era destinata al 50% agli operatori Retecapri e Europa 7 come stabilito dal PNAF (Piano Nazionale Assegnazione Frequenze) in occasione del refarming della banda 700 MHz.

Ad oggi i due operatori non hanno raggiunto un accordo condiviso per l’uso della rete e, di conseguenza, Agcom ha deciso di proporla ad altri soggetti interessati e idonei con un nuovo bando di gara.

In attesa dei risultati, la Rai potrebbe utilizzare temporaneamente questa frequenza per i test T2 HEVC di alcuni suoi canali senza modificare l’attuale assetto frequenziale e LCN (a tutto vantaggio dei telespettatori, degli operatori televisivi e pubblicitari). La stessa Rai non potrà invece occupare stabilmente la 12a rete nazionale in quanto violerebbe il vincolo sul numero di reti possedute.

Cosa succederà ai canali Rai 1-2-3 HD dopo il 10 gennaio 2024?

Se il mux B passerà al nuovo formato, i tre canali Rai generalisti saranno visibili sia in DVB-T2 HEVC Main 10 nel mux B sia nel vecchio (attuale) formato DVB-T MPEG-4 all’interno dei mux regionali Rai MR 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11 (LCN 1-2-3).

Ricordiamo che al momento il mux B trasmette quasi tutti i canali Rai (come 1-2-3 HD, Premium, Yoyo, Gulp, ecc.) in HbbTV, cioè in streaming, e non via etere.

Altri canali come Rai 4-5 e Storia, sempre facenti parte del mux B, continueranno a trasmettere anche in DVB-T2 MPEG-4 nel mux A.

In sostanza non dovrebbero esserci grandi cambiamenti per chi possiede ancora un vecchio televisore o decoder incompatibile T2/HEVC mentre chi ha già un apparecchio di nuova generazione potrà sperimentare la miglior qualità delle trasmissioni nel nuovo standard.

Esistono altri modi per vedere Rai 1-2-3 HD e gli altri canali con un vecchio televisore?

. Tutti questi canali sono trasmessi anche via satellite grazie a tivùsat e ricevibili con un decoder certificato o televisore con sintonizzatore DVB-S2 MPEG-4 con tessera ufficiale o CAM tivùsat.

Elenco parziale dei canali 4K e HD disponibili su tivùsat

Trasmettono anche in streaming in HbbTV (vedi sotto) e su RaiPlay così da essere visibili su qualsiasi Smart TV compatibile, con la app RaiPlay installata su Tv, box Android e chiavette Fire TV Stick di Amazon. In questo caso è indispensabile che l’apparecchio sia connesso a internet mentre non serve alcun collegamento all’antenna terrestre o alla parabola satellitare.

Canali live su RaiPlay

Quando passeranno al T2 HEVC gli altri canali Rai, Mediaset, ecc.?

È difficile fare previsioni in assenza di una road-map ufficiale e di incentivi (o obblighi) al passaggio al nuovo standard.

Alcuni operatori televisivi potrebbero decidere spontaneamente di convertire uno dei loro mux (o solo alcuni canali minori) in T2 HEVC già a partire da gennaio-febbraio, altri aspetteranno qualche mese in attesa di leggere i dati ufficiali sulla presenza di Tv e decoder di nuova generazione nelle case delle famiglie italiane.

Il processo potrebbe subire una forte accelerazione con il ritorno dei bonus Tv/decoder e rottamazione, annunciati dal governo lo scorso maggio ma non ancora confermati ufficialmente.

Come scopro se il mio Tv riceve i canali DVB-T2 HEVC?

Basta semplicemente risintonizzare il televisore come spiegato qui e controllare se, durante e al termine della scansione, nella posizione 200 appare il canale “test HEVC Main10”.

Televisore Sharp compatibile DVB-T2 HEVC con schermata test T2 HEVC Main 10

Se il canale 200 è occupato dalle trasmissioni test e si riesce anche a vedere il monoscopio di colore bianco/blu, il televisore è compatibile al 99,9% ma la certezza assoluta, soprattutto se è stato comprato qualche anno fa, si avrà solo con l’avvio delle trasmissioni DVB-T2 HEVC Main 10.

Oltre al monoscopio HEVC sul 200 vedo anche Rai Sport test HEVC sul 558. Cosa significa?

Significa che il suo televisore non solo è compatibile con gli standard DVB-T2 HEVC con profilo Main10 al livello 4 (standard) ma supporta anche le trasmissioni Full HD 1080p con profilo Main10 al livello 5.1 (avanzato) consigliato per le trasmissioni Ultra HD 4K.

Si tratta di una buona notizia in previsione del futuro debutto dei canali Ultra HD come Rai 4K anche sul digitale terrestre dopo il lancio su tivùsat e in HbbTV.

Che differenza c’è tra “HEVC” e “HEVC Main 10”?

Il codec video si chiama semplicemente “HEVC” (H.265) mentre “Main 10” è il profilo scelto per le trasmissioni terrestri italiane (dove il numero dieci sta per “10 bit”).

La differenza tra HEVC e HEVC Main 10 non è trascurabile perché, secondo gli obblighi del MISE, a partire dal 2024 i canali terrestri dovranno iniziare a trasmettere in DVB-T2 HEVC Main 10 (e non semplicemente HEVC).

Alcuni televisori di vecchia generazione supportano il codec HEVC ma limitatamente al profilo 8 bit. Non sono quindi in grado di visualizzare un segnale video HEVC Main 10 come quello del test Mediaset trasmesso sul canale 200 nonostante sia presente nell’elenco dei canali trovati durante la ricerca automatica.

Rilevamento del canale test HEVC durante la ricerca automatica

Un televisore “HEVC Ready” incompatibile con il profilo Main 10 mostra una schermata nera al posto del monoscopio test bianco-azzurro di Rai e Mediaset.

Nonostante le raccomandazioni del MISE, non è ancora certo se e quali canali adotteranno il profilo Main 10 (forse solo gli HD “premium” e quelli in Ultra HD 4K) e quanti invece utilizzeranno il profilo standard a 8 bit (HD “base”).

Per questo motivo, se il vostro Tv (o decoder) DVB-T2 HEVC riesce a sintonizzare i canali test 100-200 ma lo schermo rimane nero vi consigliamo di aspettare le prime trasmissioni ufficiali in T2/HEVC prima di decidere se cambiarlo oppure no.

Se il Tv non visualizza i canali 200 e 558 devo aggiornarlo o cambiarlo?

È improbabile (ma non impossibile) che un semplice aggiornamento firmware possa abilitare la ricezione dei segnali DVB-T2 codificati in HEVC Main 10 su un “hardware”, cioè le schede elettroniche del televisore, che non lo prevede.

Per fugare i dubbi basta visitare il sito web del produttore alla ricerca di aggiornamenti per uno specifico marchio e modello di Tv oppure contattare il servizio clienti per ottenere il necessario supporto tecnico.

Posso aggiungere un decoder al vecchio Tv così da non rottamarlo?

. Un decoder esterno DVB-T2 HEVC Main 10 (anche “invisibile”) è totalmente “slegato” dal televisore al quale viene collegato. Il decoder si occupa della ricerca, della memorizzazione e della trasmissione dei segnali audio/video dei nuovi canali DTT al vecchio televisore.

Zapper Edision Nano T265+

Quest’ultimo, invece, continua a funzionare come “monitor” per la visione di qualsiasi segnale proveniente da apparecchiature esterne (es.: decoder tivùsat, Sky Q o T2 HEVC, console videogiochi, lettore DVD/Blu-ray, ecc.).

Per assurdo, un decoder DVB-T2 HEVC Main 10 funziona anche con i Tv più vecchi come quelli a tubo catodico a patto di effettuare i collegamenti tramite le prese Scart ed accontentarsi della visione a definizione standard anche dei canali HD.

Per ulteriori consigli sulla scelta tra nuovo Tv o decoder vi consigliamo di leggere questo articolo.

I Bonus Tv/decoder sono ancora disponibili?

No. I vecchi bonus sono terminati nel 2022 ma dovrebbero essere riproposti a breve con alcune novità che vi abbiamo illustrato qui.

Bonus TV-decoder 2023-2024, istruzioni per l’uso

È invece ancora disponibile il Bonus decoder a casa riservato ai cittadini italiani con almeno 70 anni di età, titolari di un abbonamento Tv (canone Rai) e di una pensione non superiore ai 20 mila euro annui.

Questo bonus permette di ricevere gratuitamente e direttamente a domicilio un decoder digitale terrestre di nuova generazione (DVB-T2 HEVC Main 10) da collegare al vecchio televisore (qualunque marca e modello, basta che abbia una presa HDMI). Maggiori informazioni qui.

In futuro dobbiamo aspettarci altri switch-off? Quando?

Probabilmente sì. Anche se non ancora confermato ufficialmente, entro il 2030 dovrebbe arrivare il terzo dividendo digitale che toglierà ai broadcaster televisivi un’ulteriore fetta della banda UHF (600 MHz) e la consegnerà agli operatori mobili.

Secondo (attuale) e terzo dividendo digitale (futuro) a confronto

Con questa ulteriore cessione, ai canali televisivi DTT rimarranno solo un centinaio di megahertz, in pratica la sola banda UHF IV (470-606 MHz – canali 21-37), troppo pochi per garantire un numero sufficiente di canali in HD (anche in T2/HEVC) se non si ricorre ad una soluzione alternativa come lo streaming via internet.

A tal proposito, sono già stati annunciati i primi televisori compatibili con il nuovo standard televisivo DVB-I che consentirà ai canali televisivi terrestri di utilizzare la banda larga (fibra, FWA, 4G, 5G, ecc.) al posto delle frequenze UHF. Per scoprire come funziona e quando arriverà nelle nostre case questo nuovo standard vi consigliamo di leggere questo articolo.

Altri operatori come Rai e Sportitalia trasmettono in streaming utilizzando la piattaforma ibrida HbbTV, ormai presente su moltissimi Smart Tv anche di fascia economica, sempre come alternativa alle frequenze terrestri.

Piattaforma RaiTV+ in HbbTV

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