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Antenne DTT portatili, dodici risposte alle vostre domande

Dodici domande sulle antenne DTT portatili da interno per vedere i canali digitali terrestri quando manca l’antenna centralizzata o funziona male: dove posizionarle, come orientarle, quali standard supportano e molto altro. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Detesto le antenne portatili con griglia metallica e baffi orientabili: esistono soluzioni più compatte ed eleganti?

Certamente. Le antenne da interno composte da stilo telescopici orientabili (baffi) e griglie metalliche sono ormai un brutto ricordo: oltre che antiestetiche, scomode e ingombranti, erano poco tecnologiche e spesso poco efficienti.

I circuiti elettronici interni erano stati progettati quando il digitale terrestre non esisteva ancora ed amplificavano sia il segnale che il rumore, con risultati spesso deludenti.

L’evoluzione del design e delle tecnologie audio/video in salotto, con televisori sempre più sottili, eleganti e minimalisti, ha spinto i produttori di antenne da interno a studiare nuove soluzioni estetiche.

Quasi tutte le antenne da interno di nuova generazione sono piatte, da appendere al muro come un quadro oppure da appoggiare sul mobile del televisore con gli appositi piedistalli.

Credit: Oittira

Esistono anche antenne sottili come un foglio di cartoncino, con struttura lamellare e superficie flessibile, quelle che assomigliano a cornici porta-fotografie oppure a oggetti di design.

Antenna One For All SV9436
Antenna One For All SV9436

Antenna piatta flessibile Oittira
Antenna piatta flessibile Oittira

Le antenne “flat” funzionano bene?

Sì. La superficie piatta e sottile permette ai progettisti di inserire lunghe piste conduttive, stampate direttamente sul circuito o realizzate con profili metallici, che servono a catturare meglio i segnali DTT, adattandole alla forma dell’involucro per ottimizzare la sensibilità e la selettività.

Piste interne delle moderne antenne piatte

Tecnologie avanzate come la Patch di One For All hanno invece consentito di ampliare l’angolo di ricezione fino a 180° o 360°, così da non dover spostare l’antenna quando si sintonizzano i canali televisivi trasmessi su frequenze e ripetitori diversi, ed eliminare i segnali indesiderati (che causano i famigerati “squadrettamenti”) generati da riflessioni e interferenze.

Tecnologia Patch di One For All

Dove mettere l’antenna DTT portatile?

L’antenna portatile da interno si può posizionare ovunque: sul mobile Tv (anche dietro al televisore – vedi FAQ sotto), su una mensola, fissata a parete o incollata al vetro della finestra. L’importante è che si trovi nelle vicinanze del televisore o del decoder (il cavo antenna ha una lunghezza limitata) e che ci sia una presa di corrente nelle vicinanze.

Credit: One For All

Prima di forare la parete o incollare l’antenna alla finestra, consigliamo di verificare che il segnale arrivi forte e chiaro (vedi sotto FAQ per la misurazione del segnale).

Le antenne da finestra funzionano bene?

Antenna da finestra FLATenna+ di Channel Master

Sì. Di norma queste antenne offrono risultati migliori di quelli dei modelli da parete o mobile perché “guardano” verso l’esterno di casa, meglio se in direzione del ponte ripetitore. L’assenza di ostacoli e interferenze (muri, apparecchi elettrici/elettronici vicini) e la visuale ottica del ripetitore permettono di catturare anche i segnali più deboli e lontani.

Di contro non sono belle né pratiche, a meno che la finestra sia nascosta dai tendaggi e venga aperta solo di rado.

A cosa serve la manopola o il cursore che si trova su alcune antenne da interno?

Tutte le antenne portatili sono dotate di amplificatore, integrato nell’antenna o posizionato su un modulo esterno. In molti casi, l’amplificazione è regolabile tramite manopole, slider e selettori (1-2-3) per ottimizzare il livello e la qualità del segnale a seconda delle necessità.

Modulo di amplificazione con regolazione del guadagno a led (Credit: One For All)

È bene sapere che mettendo al massimo il livello di amplificazione non si aumenta solo il livello del segnale “buono” (quello che serve per agganciare il mux e vedere i canali) ma anche di quello “cattivo” (rumore che fa squadrettare le immagini). Per questo motivo è importante dosare l’amplificazione senza esagerare, partendo da livelli medio-bassi e aumentarla o diminuirla fino ad ottenere una ricezione stabile e di qualità (zero blocchi o squadrettamenti) per il maggior numero di canali (frequenze) possibile.

Le antenne da interno sono già compatibili con il nuovo digitale terrestre?

Sì. Tutte le antenne portatili da interno, anche quelle più vecchie, possono ricevere i segnali VHF e UHF del nuovo digitale terrestre.

Solo quelle di ultima o penultima generazione, in vendita da non più di 10 anni, sono però dotate di circuiti elettronici che assicurano un miglior ricezione degli standard più avanzati (DVB-T2) e dei canali terrestri più “delicati” (MPEG-4 HD, HEVC Main 10 HD e 4K, ecc.).

I modelli più recenti e avanzati sono inoltre già tarati per la nuova banda UHF (canali 21-49 – 470-694 MHz) e/o integrano i filtri 4G e 5G per abbattere le interferenze dei ponti mobili vicini che a volte disturbano le immagini televisive.

Come si collega l’antenna portatile alla Tv o al decoder?

Collegare l’antenna portatile al Tv o al decoder è facile e veloce. Basta alimentarla con l’adattatore di rete in dotazione (o sistema alternativo – es.: USB) e collegare il cavo con spinotto IEC alla presa ANTENNA sul retro del Tv o del decoder.

Schema di collegamento di un’antenna portatile a Tv/decoder

Alcune antenne possono essere alimentate direttamente da Tv o decoder, utilizzando la tensione che scorre all’interno del cavo coassiale d’antenna. In tal caso non serve l’alimentatore in dotazione ma bisogna ricordarsi di abilitare nel menu OSD del Tv/decoder l’opzione “antenna attiva” (ON).

Menu OSD decoder con opzione di alimentazione per antenne attive da interno o esterno

Ogni volta che sposto l’antenna portatile vedo solo alcuni mux e canali. Esiste una posizione unica per vederli tutti?

Forse sì ma è non è facile da trovare. Alcune zone sono servite da due o più ponti ripetitori (es.: uno in banda VHF e l’altro UHF oppure 2-3 UHF) che richiedono altrettante antenne da tetto puntate verso direzioni differenti (nord, nord-ovest, sud, ecc.).

Una sola antenna da interno, anche se con ampio angolo di ricezione (180° o 360°), potrebbe non essere in grado di ricevere tutti i mux VHF/UHF ma solo alcuni. In questi casi, consigliamo di far installare un impianto da tetto ad un antennista professionista.

Se nascondo l’antenna portatile dietro al Tv continuerà a funzionare bene?

Sì, ma solo se in quella posizione i segnali DTT trasmessi dal ripetitore di zona giungono con un livello sufficiente per essere captati e amplificati.

Inoltre, le antenne da interno più sensibili e sprovviste di filtri antidisturbo GSM/Wi-Fi soffrono molto le interferenze generate da apparecchiature elettriche ed elettroniche vicine come Tv, router Wi-Fi, forni microonde, alimentatori per luci led, ecc.

In questo caso è meglio allontanarle dalle apparecchiature fino a trovare la posizione e l’angolazione che offrono il miglior compromesso tra la qualità del segnale e il numero di mux/canali ricevibili.

Come faccio a sapere se l’antenna portatile è orientata correttamente?

Se non si ha a disposizione un misuratore di campo, l’unico strumento in grado di rilevare e analizzare tutti i segnali DTT trasmessi in banda VHF e UHF, l’unica soluzione è affidarsi alle barre colorate di segnale (livello e qualità) presenti su Tv e decoder DVB-T/T2.

Barre colorate di livello e qualità del segnale ricevuto

Basta accedere al menu OSD dell’apparecchio, entrare nella sezione dedicata alle informazioni sul segnale o alla ricerca automatica/manuale e, mentre si guardano le barre colorate, spostare e ruotare l’antenna portatile di pochi centimetri o gradi.

Quando le barre si riempiono o si allungano, si procede con correzioni minime (spostamento e rotazione) fino ad ottenere il massimo livello e qualità per quel determinato canale/mux (es.: canale 33 UHF). Poi si ripete la stessa procedura su altre frequenze fino ad ottenere il miglior risultato possibile ed infine si procede con la ricerca automatica dei canali.

In camera da letto vedo male il digitale terrestre: meglio controllare l’impianto centralizzato oppure comprare un’antenna portatile?

Se l’impianto di ricezione DTT centralizzato distribuisce i segnali in tutta la casa, l’antenna sul tetto e il centralino Tv sono in buone condizioni (non necessariamente ottime), ha poco senso acquistare un’antenna portatile da interno o esterno da balcone.

La soluzione migliore in termini di comfort e qualità di ricezione è correggere i problemi che si manifestano su una o più prese, spesso dovute a collegamenti imperfetti (controllare il cavo coassiale collegato alla presa Tv a muro, il cavo volante e il suo connettore IEC), sbilanciamenti di linea (segnale troppo scarso o eccessivo) o disturbi.

In molti casi bastano pochi controlli, un analizzatore di segnale per le misurazioni principali e qualche ora di tempo libero per individuare l’origine del problema e risolverlo con poca spesa.

Misuratore di campo Satlink ST-5150
Misuratore di campo Satlink ST-5150

Se avete una conoscenza di base degli impianti d’antenna vi consigliamo di leggere i nostri articoli-tutorial (come questo, questo e questo) o di affidarvi al vostro antennista di fiducia.

Quali caratteristiche tecniche devo controllare prima di comprare l’antenna portatile?

Le antenne portatili si distinguono tra loro non solo per il design, la forma e le dimensioni ma anche per alcune specifiche tecniche e dotazioni.

La più importante è il “guadagno”, cioè il livello di amplificazione (fisso o regolabile come visto sopra) che varia tra i 40 e i 60 dB, più che sufficienti per ricevere i segnali trasmessi dai ripetitori che si trovano ad una distanza di circa 30-50 km (in linea d’aria).

Alcuni produttori come One For All riportano la distanza massima consigliata, altri solo il valore in decibel. Entrambi i dati sono però solo indicativi perché il segnale può essere attenuato o riflesso da pareti, palazzi e colline che si trovano lungo il percorso così come dalla propagazione atmosferica.

Confezione dell’antenna One For All SV9494 con indicazione della distanza consigliata

Altri fattori discriminanti sono la progettazione 5G Ready (l’antenna è già tarata per la nuova banda UHF), l’alimentazione diretta da Tv/decoder (utile se non avete prese di corrente vicine), la regolazione del guadagno manuale o automatica (AGC) per un miglior controllo sull’amplificazione e i filtri 4G/5G se vivete in città vicino a ponti di telefonia mobile.

Per ulteriori informazioni sulle antenne portatili da interno/esterno e i consigli per gli acquisti vi suggeriamo di leggere il nostro articolo-vetrina.

Antenne Tv da interno: come sceglierle e quali comprare

1 COMMENTO

  1. Risposte ottime ma volevo sapere se l’antenna da vetro quella sottile si puo’ usare du un televisore piatto con il vecchio digitale terrestre?

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