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Feed di servizio: cosa trasmettono, come riceverli

Dieci domande e risposte sui feed di servizio che trasmettono via satellite i contributi degli inviati speciali dei telegiornali, eventi live ed altri contenuti interessanti agli studi televisivi. Su quali satelliti si possono ricevere, quali decoder e parabola servono, come sintonizzarli. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Cosa sono i “feed di servizio”?

Si tratta di trasmissioni di servizio, ovvero non destinate all’utente finale (telespettatore) ma alle redazioni dei canali televisivi che comprendono i contributi giornalistici esterni (come i reportage degli inviati dei telegiornali), la copertura live di grandi eventi sociali, politici, culturali e di costume (es.: G7, funerali di stato, concerti di portata internazionale o mondiale, azioni terroristiche, calamità naturali, ecc.).

Grazie a questi feed di servizio è possibile vedere i “fuori onda” che, ovviamente, i telegiornali non trasmettono, ma anche seguire gli eventi live senza filtri, censure o commenti.

In origine la diffusione di questi contenuti avveniva esclusivamente via satellite (e molto limitatamente sulle frequenze terrestri – ponti in bassa frequenza) perché era l’unico mezzo capace di collegare le redazioni giornalistiche di tutto il mondo con la squadra di giornalisti e tecnici dotata di automezzi con parabola trasmittente (DSNG – Digital Satellite News Gathering).

Di recente, parte di questi contenuti è stata spostata sulle reti internet, fisse e mobili, grazie alla diffusione capillare della fibra e del 4G/5G, ai progressi tecnologici dei dispositivi portatili (es.: smartphone) e dei codec video che permettono di ottenere un’eccellente qualità d’immagine (anche Full HD) spendendo molto meno dei sistemi DSNG.

Quando trasmettono i feed di servizio?

I feed di servizio non hanno orari di trasmissione regolari e ripetitivi nel corso della settimana perché, quasi sempre, si attivano solo in occasione di specifici eventi quando si instaura il collegamento tra la sede principale dell’emittente televisiva e il mezzo mobile DSNG che effettua le riprese e le trasmette al satellite.

In passato, tuttavia, alcune emittenti italiane come Mediaset e Rai utilizzavano regolarmente il satellite per la diffusione live dei telegiornali (ad orari predefiniti con annessi fuori onda) e di altri programmi di informazione, sport e spettacolo.

Feed di servizio Mediaset trasmessi via satellite negli anni 2000

I canali di servizio possono risultare attivi anche quando non trasmettono alcun contenuto: a volte mostrano un monoscopio con i dati identificativi (operatore, tipo di feed, provenienza, ecc.) mentre in altre mostrano solamente una schermata nera.

Alcuni canali di servizio possono essere rilevati e sintonizzati dal decoder satellitare anche quando non stanno trasmettendo mentre altri sono totalmente invisibili perché compaiono solamente durante la messa in onda dei contenuti.

Su quali satelliti posso vedere i feed di servizio?

I feed di servizio trasmettono su quasi tutti i satelliti posizionati sulla Fascia di Clarke e visibili nel nostro Paese (indicativamente nell’arco tra 70° Est e 60° Ovest).

Tuttavia ci sono alcuni slot orbitali e satelliti più ricchi di canali di servizio rispetto ad altri che si dedicano principalmente alle trasmissioni televisive tradizionali destinate all’utente finale (DTH – Direct To Home – es.: Hotbird 13° Est, Astra 19,2° Est).

Ad esempio, i satelliti Eutelsat in orbita a 21,5° Est (21B), 10° Est (10A), 9° Est (9B), 7° Est (7B-7C), 5° Ovest (5 West B), 8° Ovest (8 West B) e l’Astra 3B posizionato a 23,5° Est sono particolarmente interessanti per i feed hunter perché ospitano decine e decine di canali feed facilmente ricevibili con parabole di piccole dimensioni.

Ricerca feed di servizio
Feed di servizio sintonizzati dal satellite Eutelsat 7A (ora 7B-7C)

Quale parabola serve per ricevere queste trasmissioni?

Qualsiasi parabola fissa Mono Feed (un solo LNB universale) da almeno 50-60 cm di diametro (consigliati 80 cm) è sufficiente per ricevere decine di feed di servizio se correttamente puntata verso il satellite di riferimento (es.: Eutelsat 10A a 10° Est o 5 West B a 5° Ovest).

Questa soluzione presenta, tuttavia, alcuni limiti perché consente di vedere solo un satellite e non tutti quelli che trasmettono i feed di servizio. Esiste però una soluzione semplice ed economica: basta applicare alla parabola un motore di tipo monocavo, comandato dal decoder satellitare tramite il protocollo DiSEqC 1.2, per spostare automaticamente la parabola sul satellite giusto quando si sceglie sul decoder il canale di servizio desiderato o si vuole scansionare tutte le frequenze di un determinato slot orbitale.

I motori DiSEqC 1.2 costano poche decine di euro (vedi qui il nostro articolo di approfondimento e la guida all’acquisto), si montano e configurano senza troppe difficoltà e permettono di motorizzare qualsiasi parabola fino a 100-120 cm. Per le parabole più grandi servono invece i motori a pistone descritti sempre qui.

Una parabola motorizzata permette di vedere tutti i satelliti compatibili con le sue dimensioni, non solo quelli che trasmettono i feed di servizio ma anche tutti gli altri canali come Sky, tivùsat, ecc.

Va bene qualsiasi decoder oppure ne serve uno “speciale”?

In teoria qualsiasi decoder satellitare di recente produzione, dotato di sintonizzatore DVB-S/S2 MPEG-2/4 (cioè HD), è in grado di sintonizzare e visualizzare i feed di servizio.

Per facilitare la ricerca di questi canali e permettere la visione anche di alcuni “feed speciali” consigliamo però di acquistare un modello dotato di ricerca Blind Scan (in italiano “ricerca cieca”) compatibile con le trasmissioni Multistream (vedi FAQ sotto) e in grado di sintonizzare i transponder satellitari che trasmettono con valori di symbol rate (SR) più bassi rispetto a quelli “standard” (tra i 1000 e gli 8000 ks/sec oltre ai soliti 22000, 27500 e 29900 ks/sec.).

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Decoder Combo Amiko Mira HiS-3000 compatibile S2/T2, HEVC, Blind Scan e Multistream in vendita intorno ai 50 euro

La Blind Scan, in particolare, è di fondamentale importanza per riuscire a rilevare le frequenze dei feed che, per loro natura, sono piuttosto “ballerine” e cambiano spesso i parametri di trasmissione (FEC, SR, PID, ecc.).

La Blind Scan permette infatti di trovare le portanti satellitari attive durante la ricerca della banda Ku (o C) e memorizzarle senza conoscerne i parametri. In pratica effettua una scansione totale della banda, rileva le frequenze attive, sintonizza i canali trasmessi, li memorizza e aggiorna il database del decoder.

Ricerca Blind Scan effettuata sul satellite Eutelsat 8 West B (8° Ovest)

Con la Blind Scan si ottiene in pratica una “fotografia” della situazione di uno specifico satellite (più corretto “slot orbitale”) in un determinato momento così da scovare più facilmente i canali di servizio senza dover cercare i parametri di trasmissioni (che cambiano di continuo) su internet.

Ai “feed hunter” consigliamo di ripetere la scansione più volte nell’arco della giornata, meglio se durante la messa in onda dei telegiornali e di eventi di particolare richiamo (come nel caso di elezioni e riunioni politiche, situazioni di emergenza, ecc.).

Dove trovo le frequenze dei canali di servizio?

Le frequenze dei canali di servizio si trovano facilmente su internet grazie ai database online di Lyngsat e King of Sat.

Elenco dei feed di servizio di King of Sat

Questi siti sono un ottimo punto di partenza per scoprire quali e quanti canali trasmettono i feed e su quali satelliti, così da poter progettare un nuovo impianto satellitare o aggiornare quello esistente.

Tuttavia, come spiegato nella FAQ precedente, i canali di servizio cambiano spesso parametri di trasmissione e i dati riportati da Lyngsat e King of Sat non sono quindi sempre aggiornati. Per tal motivo è importante utilizzare un decoder con Blind Scan che non richiede questi dati ed è capace di trovare i feed in pochi minuti.

I canali di servizio trasmettono in chiaro oppure sono criptati?

La quasi totalità dei feed di servizio viene trasmessa in chiaro ed è quindi visibile con qualsiasi decoder satellitare, anche uno zapper da poche decine di euro a patto che sia compatibile con i parametri utilizzati (soprattutto l’SR come spiegato sopra).

Una ristretta minoranza viene invece criptata con vari sistemi oppure utilizza modulazioni speciali come il Multistream (vedi FAQ seguente) anche se la tendenza è ormai quella di distribuire i feed altamente riservati tramite internet invece che via satellite.

Cos’è il “Multistream”?

Negli ultimi anni gli operatori televisivi hanno iniziato ad impiegare nuove tecniche di trasmissione chiamate “Multistream” e “PLS” che richiedono decoder compatibili, sono ampiamente configurabili per garantire una maggiore sicurezza contro le “intercettazioni” e garantiscono un forte risparmio di banda rispetto ai sistemi tradizionali. Per tutti gli approfondimenti vi rimandiamo a questo articolo.

Queste soluzioni sono state inizialmente impiegate per diffondere i canali nazionali DTT sui satelliti Eutelsat a 5° Ovest così da raggiungere capillarmente ed efficacemente le torri di trasmissione dislocate su tutto il territorio nazionale.

Contribuzione DTT dei canali Rai a 5° Ovest

È bene sapere che solo alcuni decoder, in primis quelli con sintonizzatore DVB-S2X, supportano il Multistream e/o il PLS. Per trovarli vi basterà fare questa ricerca su Google.

Quali canali e satelliti utilizzano la modulazione Multistream

Sempre più canali di servizio (non solo feed ma anche di contribuzione/distribuzione) utilizzano il Multistream per la sua efficienza e sicurezza. I più numerosi sono senza dubbio quelli in lingua italiana di Rai e Mediaset diffusi sui satelliti Eutelsat a 9° Est (9B) e a 5° Ovest (5 West A).

In pratica questi satelliti ospitano una copia quasi completa dell’offerta televisiva DTT nazionale, sia in HD che in SD, visibile in tutta Europa senza smart card (necessaria per gran parte dei canali Rai, Mediaset, Discovery e Cairo di Hotbird).

La7d HD in onda su Eutelsat 9B (9° Est) in modalità Multistream

Gli stessi satelliti trasmettono in chiaro e spesso anche in HD anche tutti i canali dei mux Cairo (La7 e altri), Persidera (Giallo, Food Network, Real Time, ecc.) e centinaia di canali regionali e locali sempre in lingua italiana.

Sul satellite Eutelsat 5 West A è invece possibile vedere gratis tutti i canali nazionali pubblici e privati francesi come France 2-3-4-5, TF1, M6 e TMC che su Astra 19,2° Est e/o Hotbird 13° Est sono codificati perché facenti parte di uno o più bouquet pay-tv/free-to-view (Fransat, Bis TV, Canal+France, Orange, ecc.).

Il canale francese TF1 è visibile in chiaro (ma in Multistream) su Eutelsat 5 West B (5° Ovest)

Esistono canali di servizio sul digitale terrestre?

No. Purtroppo la banda VHF e UHF riservata ai multiplex DTT è sempre più scarsa e ormai sufficiente solo a trasmettere i canali televisivi “ufficiali”.

Pur volendo, quindi, non ci sarebbe spazio anche per quelli di servizio, senza contare poi l’inevitabile codifica o modulazione “speciale” per impedirne il libero accesso visto che chiunque ha un’antenna terrestre a casa mentre pochi hanno una parabola fissa o motorizzata puntata sui satelliti che trasmettono i feed di servizio.

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