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DTT, come vedere Rai e Mediaset in MPEG-4 dal 20 ottobre

Dal prossimo 20 ottobre, otto canali Rai e sei Mediaset del DTT abbandoneranno lo standard MPEG-2 per passare all’MPEG-4. Di quali canali si tratta? Trasmetteranno in HD o ancora in SD? Bisognerà cambiare Tv per poterli vedere? Il mio Tv è compatibile? Tutte le risposte in questo articolo.

Con tre settimane di ritardo rispetto alla vecchia scadenza (1° settembre 2021), Rai e Mediaset inizieranno a trasmettere solo in MPEG-4 quattordici canali tematici e generalisti, abbandonando per sempre il vecchio e ormai obsoleto standard MPEG-2.

Secondo la roadmap originaria del MISE, tutti i canali DTT che trasmettevano in qualità SD (standard definition) e quindi in MPEG-2, avrebbero dovuto effettuare il passaggio all’MPEG-4 il 1° settembre scorso.

Ad agosto è arrivato lo stop del MISE per un motivo semplice: diverse centinaia di migliaia di Tv e decoder (fino a 1 milione) nelle case degli italiani non erano compatibili con l’MPEG-4 e l’incentivo economico riservato alla famiglie italiane (Bonus TV-decoder) che avrebbe dovuto accelerare il processo di svecchiamento del parco Tv non aveva riscosso il successo sperato.

Il rinvio ha accontentato un po’ tutti, dai broadcaster che con lo switch-off “secco e totale” avrebbero subito un calo degli ascolti sulle reti ammiraglie, proprio nel momento del debutto della nuova stagione televisiva, ai negozianti che avrebbero dovuto affrontare la corsa all’acquisto di Tv e decoder nella seconda metà di agosto, ovvero durante le vacanze estive.

Meno contenti saranno invece i telespettatori, soprattutto quelli che desiderano sfruttare i loro Tv Full HD e 4K con immagini di alta qualità anche sul DTT e che invece dovranno sopportare decine di canali di bassa qualità ancora per parecchi mesi.

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Non si tratta solo di “digerire” le trasmissioni a definizione standard, un boccone amaro se consideriamo che il 95% dei TV oltre i 50-55 pollici sono 4K, ma addirittura con un bitrate video sempre più basso perché i mux, già dal prossimo novembre, diventeranno sempre più affollati per il progressivo rilascio delle frequenze in banda 700 MHz.

Come spiegato in questo articolo, la banda UHF a disposizione per i canali televisivi scenderà da 40 a 28 canali e i mux totali saranno dimezzati (da 24 a 12).

MPEG-4, si parte con la nuova roadmap

Ora che il nuovo Bonus Tv Rottamazione è finalmente disponibile e ha già dato risultati incoraggianti (oltre 230 mila bonus erogati nelle prime 2 settimane), si può finalmente partire con l’MPEG-4 in base alla nuova roadmap definita dal testo consolidato del decreto 19 giugno 2019 (Decreto Roadmap) ma con gradualità e senza alcuna forzatura per i broadcaster.

Niente “MPEG-4 day” per tutti i canali e gli operatori televisivi DTT, quindi, ma solo una data di partenza, quella del 15 ottobre 2021, per l’avvio dello spegnimento dell’MPEG-2 a favore dell’MPEG-4 per un “numero rappresentativo di programmi” come cita testualmente il MISE.

Il decreto parla di “dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su standard DVB-T”, lasciando quindi intendere la possibilità di passare anche all’HEVC ma ancora su DVB-T visto che l’ultima fase dello switch-off (DVB-T2+HEVC Main 10) è stata rinviata ufficialmente al 2023.

Rai: 8 canali tematici in MPEG-4, si salva solo Rai News 24

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La Rai ha scelto di portare in MPEG-4 ben 8 canali tematici: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola.

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Dal 20 ottobre questi canali continueranno ad essere trasmessi a definizione standard ma il nuovo codec dovrebbe garantire un leggero miglioramento della qualità di visione perché l’MPEG-4 è più efficiente dell’MPEG-2.

Ricordiamo che gli stessi canali sono già visibili da tempo in HD su tivùsat, in DVB-S2 MPEG-4 e con un bitrate video elevato che assicura un’eccellente qualità video, di gran lunga superiore a quella del DTT.

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Rai Sport+ viene già trasmesso sul DTT in MPEG-4 HD sul canale 57 mentre la versione SD MPEG-2 attualmente diffusa sul canale 58 verrà spenta.

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Il canale tematico all-news Rai News 24 continuerà a trasmettere in MPEG-2 così come le generaliste Rai 1, Rai 2 e Rai 3 che, però, sono già disponibili da tempo in MPEG-4 HD sui canali 501 (Rai 1 HD), 502 (Rai 2 HD) e 503 (Rai 3 HD con spazi informativi regionali a rotazione).

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Partenza cauta per Mediaset: solo 6 canali “minori”

Partenza decisamente più morbida e cauta per Mediaset che, in questa prima fase, ha preferito sacrificare i canali tematici che registrano i dati d’ascolto più bassi nel bouquet televisivo free del Biscione.

Sempre a partire dal 20 ottobre saranno visibili solamente in MPEG-4 i canali Boing Plus (mantenendo la vecchia posizione LCN 45), TGCom24 (51), Mediaset Italia 2 (66), Radio 105 (157), R101 TV (167) e Virgin Radio TV (257).

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Anche questi canali continueranno a trasmettere in SD e senza alcuna possibilità, almeno per il momento, di vederli in HD nemmeno su tivùsat.

Rete 4, Canale 5 e Italia 1 rimarranno visibili sul digitale terrestre sia in SD MPEG-2 sia in HD MPEG-4.

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Per tutte le altre emittenti Mediaset, ovvero Iris, La5, Mediaset Extra, Top Crime, Focus, Boing, Cartoonito, 20 Mediaset e Cine34, non cambierà nulla perché continueranno ad essere trasmesse in MPEG-2 SD.

Il solo canale 20 Mediaset su DTT è visibile in HD ma sul satellite (DVB-S2 MPEG-4) grazie a tivùsat e Sky.

Cairo, Discovery e Sky rimangono in MPEG-2

Per gli altri canali nazionali generalisti e tematici su DTT come La7, La7d, TV8, Nove e Cielo non esistono ancora date ufficiali per il passaggio dall’MPEG-2 all’MPEG-4.

La7 e La7d trasmettono già sul DTT in “simulcasting” (SD MPEG-2 + HD MPEG-4) mentre TV8, Nove e Cielo sono visibili in HD solo su tivùsat e Sky.

È improbabile che questi canali effettueranno a breve il passaggio all’MPEG-4, soprattutto in quest’ultimo scorcio del 2021 con il periodo natalizio ormai alle porte.

In ogni caso, entro la fine dell’anno il MISE dovrebbe pronunciarsi anche sulla “completa dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2” così da fissare finalmente un calendario per gli operatori e i telespettatori.

Il decreto stabilisce inoltre che “gli operatori di rete possono comunque attivare la codifica DVB-T/MPEG-4 o lo standard DVB-T2 prima delle scadenze in base al principio della neutralità tecnologica”. Tutto dipenderà dall’andamento delle vendite di Tv e decoder di nuova generazione e da quanti Tv senza DVB-T2 e HEVC rimarranno accesi nelle case delle famiglie italiane. L’audience è più importante della qualità di visione e dobbiamo farcene una ragione.

Il mio è televisore è pronto per i canali MPEG-4?

Il passaggio all’MPEG-4 dei canali Rai e Mediaset DTT costringerà circa 800-900 mila famiglie a cambiare il vecchio televisore MPEG-2 oppure ad aggiungere un decoder esterno come uno zapper.

Molte lo sanno già e stanno correndo ai ripari, altre ne sono all’oscuro e si accorgeranno solo all’indomani del passaggio all’MPEG-4 dei canali Rai e Mediaset. Altre ancora non sanno ancora se il loro televisore è già compatibile o meno, se dovrà essere sostituito subito o entro la fine del 2022 con il passaggio definitivo al DVB-T2 HEVC.

In tutti i casi esistono due semplici operazioni che possono essere fatte da chiunque e senza chiamare un tecnico come l’antennista oppure il servizio clienti del produttore del televisore.

Basta accendere il televisore e sintonizzare il canale 57 digitando i numeri 5 e 7 sul telecomando oppure qualsiasi altro canale che trasmette in HD (Rai 1 HD nella posizione 1 o 501, Canale 5 HD – 5, 105 o 505, La7 HD – 7, 107 o 507, ecc.).

Se sullo schermo appaiono le immagini di Rai Sport+ HD o di qualsiasi altro canale che trasmette in alta definizione significa che il vostro televisore è automaticamente compatibile almeno con l’MPEG-4.

Non sarete costretti a cambiarlo, almeno per ora, perché potrete continuare a vedere tutti i canali del digitale terrestre che trasmettono o trasmetteranno per tutto il 2022 in SD o HD MPEG-4, oltre naturalmente a tutti quelli in MPEG-2.

Se, invece, lo schermo appare completamente nero, magari con il messaggio “canali MPEG-4 non supportati” oppure “HD non supportato”, e sentite solo l’audio, dal 20 ottobre non potrete più ricevere Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Gulp, Boing Plus, TGCom24 e gli altri canali Rai e Mediaset indicati sopra. Purtroppo il vostro televisore è troppo vecchio, molto probabilmente è stato acquistato prima del 2010 e quindi permette di vedere solo le trasmissioni MPEG-2.

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Potete decidere di cambiarlo approfittando di uno o entrambi i bonus a disposizione (Bonus Tv-decoder e Bonus Rottamazione Tv) oppure acquistare un decoder DTT T2 HEVC, già pronto anche per l’ultimo switch-off del 2023, approfittando del solo Bonus Tv-decoder.

Ricordiamo che il Bonus Tv Rottamazione è disponibile per tutti i cittadini italiani abbonati al canone Rai che acquistano un nuovo Tv e rottamano quello vecchio acquistato prima del 22 dicembre 2018. Non è soggetto a limiti di reddito e consiste in uno sconto del 20% sul prezzo del Tv fino ad un massimo di 100 euro.

Il Bonus TV-Decoder consiste invece in uno sconto fisso di 30 euro per l’acquisto di Tv e decoder inclusi in questa lista, ma solo per le famiglie con ISEE fino a 20 mila euro.

Per tutti i dettagli, le domande e le risposte sui bonus vi rimandiamo ai nostri articoli di approfondimento: Bonus Rottamazione TV al via: come si ottiene – Guida al Bonus Rottamazione TV: le 50 cose da sapere – Switch-off digitale terrestre: le risposte ai 35 dubbi più frequenti).

Guida al Bonus Rottamazione TV: le 50 cose da sapere

Scopriamo se il Tv è già pronto per il DVB-T2 HEVC

Se vi interessa sapere se il vostro Tv è già pronto anche per lo switch-off che arriverà nel 2023 (DVB-T2 HEVC), vi basta sintonizzare il canale 100 oppure 200. Se vi appare questa schermata significa che è già compatibile.

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Se non appare nulla, quasi certamente il Tv non è DVB-T2 HEVC Main 10 e dovrà essere cambiato entro la fine del 2022 o affiancato da un decoder sempre T2 HEVC Main 10.

Anche se mancano ancora 15 mesi al DVB-T2, vi consigliamo di approfittare subito degli incentivi governativi, soprattutto del Bonus Rottamazione Tv, perché le richieste sono sempre più numerose e i fondi a disposizione potrebbero esaurirsi nel giro di pochi mesi.

Nessuna modifica all’antenna, basta risintonizzare il Tv

Per quanto riguarda l’impianto di ricezione, ovvero antenne, centraline, cavi e prese di casa, non è necessario contattare l’antennista, almeno per ora, come spiegato in questo articolo.

Le eventuali sostituzioni o modifiche all’impianto dipenderanno principalmente dalle potenziali interferenze del 5G sui 700 MHz, ovvero la banda che verrà rilasciata completamente alla fine di giugno 2022 come già stabilito nella prima roadmap.

Il discorso cambia se vivete in un condominio dove l’impianto terrestre centralizzato è “canalizzato”: in questo caso l’amministratore dovrà chiamare l’antennista che provvederà a risintonizzare i singoli moduli canale per adattarli alle nuove frequenze come stabilito dal calendario della nuova roadmap.

Da metà novembre in poi, il vostro unico compito sarà quello di mantenere aggiornata la lista canali del Tv e del decoder con una ricerca automatica da ripetere ogni settimana.

In questo modo eviterete di perdere per strada qualche canale in caso di variazione delle frequenze e/o della composizione dei mux.

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Tutte le tappe dello switch-off

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Date Cosa succede e cosa fare
Entro il 31/12/2022 (salvo esaurimento delle risorse finanziarie) Richiesta Bonus 50 euro per acquisto Tv/decoder (solo con ISEE inferiore a 20 mila euro)
Entro il 31/12/2022 (salvo esaurimento delle risorse finanziarie) Richiesta Bonus TV Rottamazione (sconto 20% fino a 100 euro) per acquisto nuovo Tv con rottamazione di quello vecchio acquistato prima del 22/12/2018 (nessun limite di reddito)
Entro il 31/12/2021 Rilascio progressivo frequenze UHF 50-51-52-53 per aree ristrette (A-B-C-D) – Consiglio: risintonizzare spesso il Tv e il decoder.
Dal 15/10/2021 al 2022 1° fase switch-off – Abbandono progressivo e volontario dello standard MPEG-2 per alcuni canali SD, adozione progressiva e volontaria dell’MPEG-4 AVC (sempre in DVB-T). Consiglio: controllare se il Tv supporta l’MPEG-4. In caso contrario sostituirlo o affiancargli un decoder DVB-T2 HEVC.
Dal 20/10/2021 Alcuni canali Rai e Mediaset abbandonano l’MPEG-2 per passare all’MPEG-4 AVC (vedi elenco e dettaglio canali sopra)
Dal 15/11/2021 al 30/06/2022 Rilascio progressivo frequenze UHF 49-54-55-56-58-59-60 per macroregioni (1-2-3-4 – vedi mappa sopra) – Consiglio: risintonizzare spesso il Tv e il decoder
Da fine 2022 Abbandono progressivo degli standard DVB-T MPEG-4 AVC a favore del DVB-T2 HEVC
Dal 1° gennaio 2023 Tutti i canali terrestri trasmettono in DVB-T2 HEVC sulle frequenze VHF 5÷11 (177,5÷219,5 MHz) e UHF 21÷48 (474÷690 MHz)

 

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