Home Smart Q&A Smart switch da parete: cosa fanno, come si collegano

Smart switch da parete: cosa fanno, come si collegano

Dieci domande (e risposte) sugli smart switch da parete (in gergo “smart wall switch” – SWS) per comandare luci e prese al posto di pulsanti e interruttori elettromeccanici. Come sono fatti? Come si collegano? Quali scegliere? Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Come sono fatti gli Smart Wall Switch?

Gli Smart Wall Switch (SWS) sono l’evoluzione degli interruttori elettromeccanici presenti nelle nostre case, incassati nel muro oppure a vista, per accendere le luci, alimentare una presa, controllare le tapparelle e qualsiasi altro dispositivo elettrico o elettronico.

Oltre al tradizionale comando di accensione, spegnimento e dimmeraggio, gli SWS offrono tutta una serie di funzionalità smart (timer, scenari, automazioni, ecc.) presenti non solo negli smart switch Wi-Fi fai-da-te (vedi FAQ qui e qui) ma anche nelle prese smart Wi-Fi (vedi FAQ qui e qui) e in molti altri dispositivi smart connessi.

A differenza degli smart switch fai-da-te integrano anche i comandi touch di accensione/spegnimento/dimming e quindi possono rimpiazzare i pulsanti e gli interruttori elettromeccanici con un collegamento (quasi) plug&play.

Quali vantaggi estetici e pratici offrono gli SWS?

Gli SWS non rendono la casa solamente più confortevole e sicura grazie ai comandi domotici (vedi sotto) ma anche moderna. Il loro pannello touch, quasi sempre retroilluminato per essere visibile anche al buio, è più elegante e tecnologico di molti interruttori meccanici tradizionali.

Interruttori smart da parete Sonoff TX
Interruttori smart da parete Sonoff TX

Il pannello touch è anche più igienico e facile da pulire perché la superficie in plexiglass o vetro è uniforme, senza incavi o fessure che trattengono lo sporco.

Quali sono i “plus” degli SWS?

Tutti gli SWS ripropongono le stesse funzionalità degli smart switch fai-da-te come il controllo aggiuntivo da smartphone, tablet e smartwatch (app), non solo all’interno della casa ma anche da remoto grazie al cloud.

Con un semplice tocco dello schermo è possibile accendere e spegnere qualsiasi interruttore, anche a metri o chilometri di distanza, e verificare attraverso le icone e le notifiche se è acceso oppure spento.

Tramite la app è possibile anche programmare timer, configurare scenari e routine per attivare luci, prese ed altri dispositivi in modo automatico ad orari prefissati (fissi o variabili in base agli orari di alba/tramonto della propria zona) oppure come conseguenza di particolari eventi, come ad esempio l’apertura della porta di ingresso per l’accensione automatica delle luci.

Posso comandare gli SWS con la voce?

Sì. Tutti gli SWS supportano almeno una delle piattaforme vocali più diffuse come Alexa, Google, Siri (iOS) e Bixby (Samsung) per accendere/spegnere le luci, comandare prese, tapparelle e altri dispositivi con la voce.

Comando vocale Alexa con interruttore Sonoff TX
Controllo vocale con Alexa e interruttore Sonoff TX

Si tratta di un’ulteriore comodità per chi è seduto sul divano e vorrebbe spegnere o accendere le luci senza doversi alzare ma soprattutto una maggiore sicurezza per anziani e disabili.

Gli SWS sono compatibili con le scatole da incasso italiane rotonde e rettangolari?

Sì. Quasi tutti gli SWS in commercio sono di forma quadrata o rettangolare, con uno, due o tre comandi, di colore bianco, nero, ecc.

Gli SWS quadrati misurano circa 86×86 mm e si adattano alle scatole da incasso rotonde con diametro di 60 mm e, in taluni casi, anche a quelle quadrate, cioè quelle che normalmente ospitano uno o due interruttori meccanici (moduli).

Sonoff T1EU2C

Gli SWS rettangolari misurano circa 120×74 mm e richiedono una scatola da incasso o esterno di tipo “503”, ovvero predisposta per 3 moduli singoli (es.: interruttori, pulsanti, prese mono/bipasso da 10-16A, ecc.).

Sonoff T2US per scatole da incasso 503

Purtroppo è difficile trovare SWS per le scatole da 2, 4, 5, 6 o 7 moduli (502/504/506L/ecc.) mentre è possibile sovrapporre due SWS rettangolari nelle scatole da 3+3 moduli (es.: BTicino 506E)

Lo spazio occupato dai circuiti elettronici e dai morsetti degli SWS (circa 35-38 mm in profondità) è compatibile con la quasi totalità delle scatole da incasso e a vista (profonde 50-52 mm).

Potrebbero però sorgere alcune difficoltà se i cablaggi sono numerosi (soprattutto nelle scatole rotonde), mal disposti (corrugati non posati a regola d’arte) oppure con le scatole da incasso a basso profilo utilizzate nelle pareti sottili in cartongesso.

Gli SWS quadrati rappresentano un’ottima soluzione per aggiungere due punti luce/comando (spazio nei corrugati permettendo) dove in origine ne era presente uno solo. Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo-vetrina dedicato agli SWS.

Come faccio a sostituire gli interruttori tradizionali con quelli smart?

Dopo aver appurato che la scatola da incasso o a vista, rotonda, quadrata oppure rettangolare, è compatibile con gli SWS, si devono smontare i vecchi interruttori e controllare i cablaggi.

È molto probabile che tra i cablaggi manchi il filo del neutro, superfluo per gli interruttori meccanici ma spesso indispensabile per alimentare gli SWS insieme al filo della fase.

Se manca il neutro si possono scegliere due soluzioni. La prima consiste nell’utilizzare SWS che non richiedono il filo del neutro, cioè che sfruttano la corrente minima che transita nel cavo di fase anche quando il carico è inattivo (es.: luce spenta).

Sonoff T4 EU 1C con schema di collegamento senza filo del neutro

La seconda soluzione richiede invece un lavoro aggiuntivo: bisogna individuare il morsetto di giunzione del neutro della stessa linea (es.: Luci – filo blu o azzurro) da una scatola di derivazione vicina, di solito posizionata a muro vicino al pavimento, e derivare un nuovo cavo verso la scatola dell’SWS.

Scatola di derivazione di un impianto elettrico domestico

Se siete esperti di impianti elettrici potete procedere con il fai-da-te nel pieno rispetto delle regole di sicurezza (es.: interruttore generale o salvavita spento prima di toccare morsetti e fili sotto tensione) altrimenti è meglio affidare il lavoro ad un elettricista professionista.

Come si collega un SWS?

La morsettiera di collegamento degli SWS non è diversa da quella degli smart switch Wi-Fi fai-da-te. Troviamo infatti i contatti di alimentazione (Fase/Linea e Neutro – L e N) e quelli di uscita (solo fase) per il comando di prese e punti luce (L1 OUT, L2 OUT, ecc.).

Schema di collegamento Sonoff TX a due lampadari
Schema di collegamento dell’SWS Sonoff TX a due lampadari

Per quanto riguarda i collegamenti basta spostare i cavi di ingresso fase (L – nero, marrone o grigio) e uscita fase (1 – bianco, rosso, viola, arancio, ecc.) dal morsetto del vecchio interruttore meccanico a quello del nuovo SWS e, nel caso degli SWS che richiedono il filo del neutro, derivare quest’ultimo e collegarlo al morsetto di ingresso neutro (N – blu o altro colore).

Devo configurare la app dopo aver collegato gli SWS?

Dipende dalle funzioni del vecchio comando elettromeccanico (pulsante, interruttore, deviatore, invertitore, ecc.) e dal numero di comandi collegati allo stesso impianto (es.: luci, prese, ecc.).

Gli SWS non svolgono infatti una funzione unica e predefinita come quelli meccanici ma sono programmabili e configurabili tramite la app per adattarsi a qualsiasi tipo di impianto e collegamento.

Possono quindi trasformarsi da interruttori (contatto pulito permanente) a pulsanti (contatto pulito temporaneo) oppure da interruttori (es.: lampadario comandato da un solo punto) a deviatori e invertitori (più comandi per lo stesso lampadario).

Se il lampadario o la presa sono comandati da un solo interruttore, di norma non bisogna configurare nulla (verificate comunque sul manuale d’uso e installazione).

Se, invece, sono presenti due o più interruttori (chiamati “deviatori” e/o “invertitori”) si devono seguire le istruzioni fornite dal costruttore perché gli SWS hanno funzioni e priorità differenti (due o più moduli “slave” collegati solo a fase/neutro e un solo “master” collegato a neutro/lampada e alla fase proveniente dagli “slave”) e le varie commutazioni vanno gestite tramite la app sincronizzando gli SWS e creando gli scenari.

Esistono SWS con telecomando?

Alcuni SWS integrano un modulo RF che serve a comandarli all’interno di casa (oppure dal giardino) grazie al telecomando radio (433 MHz).

Amplia le possibilità di comando quando l’interruttore touch è lontano, lo smartphone non è a portata di mano e non si possiede (o non si vuole usare) lo smart speaker per i comandi vocali (vedi sopra).

Telecomando Sonoff RM433R2
Telecomando Sonoff RM433R2

È possibile impiegare anche i telecomandi radio da parete come il Sonoff T2EU-RF 86 per creare uno, due o tre punti di comando senza bisogno di SWS aggiuntivi, scatole da incasso e cablaggi.

Telecomando Sonoff T2EU1C-RF

Esistono alternative agli SWS altrettanto pratiche, comode e sicure?

Smart switch Shelly 1L da incasso

Sì. Anche gli smart switch Wi-Fi fai-da-te, come ad esempio alcuni modelli Sonoff e Shelly (anche senza neutro), si possono collegare a pulsanti, interruttori, deviatori e invertitori meccanici allo scopo di “domotizzarli” senza doverli rimuovere e perdere le loro funzioni originali (leggi qui per schemi e approfondimenti).

Schema di collegamento dello smart switch Shelly 1L

Esistono anche soluzioni “ibride” come gli Shelly Wall Switch che abbinano un tradizionale  smart switch a 1, 2 o più pulsanti/interruttori elettromeccanici per domotizzare luci e prese in modo semplice ed economico.

Shelly Wall Switch

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