Dodici domande (e risposte) sugli smart switch Wi-Fi e Zigbee: a cosa servono, come si collegano, come si comandano, da cosa si differenziano. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.
Cos’è lo “smart switch”?
Lo smart switch è un interruttore intelligente che serve ad accendere e spegnere qualsiasi apparecchio elettrico ed elettronico collegato ai suoi morsetti, utilizzando le app sullo smartphone, i comandi vocali (es.: Alexa e Google) oppure le routine di Alexa, Google, SmartThings, ecc. (sequenze di comandi).
Alcuni smart switch come questo e questo si possono anche collegare a pulsanti, interruttori, deviatori e invertitori meccanici allo scopo di “domotizzarli” senza rimuoverli e perdere le loro funzioni originali.
Cosa richiede lo smart switch?
Lo smart switch ha bisogno di una rete Wi-Fi e di una connessione internet per poter comunicare con i dispositivi di comando (smartphone, smart speaker, smart display, ecc.) tramite la rete LAN e il cloud.
Alcuni modelli non si collegano direttamente al Wi-Fi di casa ma si appoggiano a dispositivi esterni chiamati “gateway” o “hub” (con tecnologia Zigbee, Thread, ecc.) che fungono da “ponte” tra gli smart switch e la rete Wi-Fi/internet. Altro requisito essenziale è possedere uno smartphone oppure un tablet (Android o iOS – iPhone, iPad, ecc.).
Come si configura uno smart switch?
Per la configurazione iniziale dello smart switch serve uno smartphone (oppure un tablet) e la app consigliata dal produttore dello smart switch (es.: eWeLink per Sonoff, Shelly Cloud, ecc.)
Dopo aver scaricato la app da Google Play (Android) o Appstore (iOS) basta creare un account e avviare la procedura di acquisizione come riportato sul manuale d’uso. L’operazione è molto semplice e richiede meno di un minuto.
Terminata l’acquisizione, lo smart switch è pronto per essere comandato dai tasti virtuali sul touchscreen dello smartphone (on/off) o tramite le funzionalità automatiche (timer manuale/automatico, scenari, ecc.).
Per utilizzare lo smart switch serve per forza lo smartphone?
No. Lo smartphone è necessario solo per l’acquisizione iniziale dello smart switch e la sua registrazione sulla rete Wi-Fi o Zigbee.
Se si abbina l’account della app “originale” (eWeLink, Shelly, ecc.) a quello di altre piattaforme domotiche (Amazon Alexa, Google Home, Samsung SmartThings, ecc.) è possibile comandare lo smart switch anche con la voce (es.: Alexa, accendi il ventilatore) e le routine (Alexa, Google, SmartThings, ecc.), senza dover usare lo smartphone e i comandi touch.
Quanto spazio occupa uno smart switch?
Dipende dal modello. Esistono smart switch di dimensioni “grandi” (come i Sonoff 4CH R3 e R3 PRO), “medie” (es.: Sonoff Basic R2) e “mini” (Sonoff Mini R2, Shelly 1 V3 e altri). Gli switch “mini” sono talmente piccoli da essere inseriti nelle scatole di derivazione e dietro le prese elettriche a muro.
Esistono smart switch da parete?
Sì. Gli smart switch possono essere integrati nei moduli touch da parete (SWS – Smart Wall Switch) in sostituzione dei tradizionali interruttori, deviatori e pulsanti meccanici.
Svolgono le stesse funzioni degli smart switch “tradizionali” (on/off, timer, scenari, automazioni, ecc.) ma il loro pannello a sfioramento, quasi sempre retroilluminato per essere visibile anche al buio, è molto più elegante, tecnologico e facile da pulire rispetto a un interruttore meccanico.
Esistono SWS di forma quadrata o rettangolare, con uno, due o tre comandi, di colore bianco, nero o altro colore. Per ulteriori dettagli vi rimandiamo a questo articolo.
Come si alimenta uno smart switch?
Dipende dal modello. La stragrande maggioranza degli smart switch richiede una tensione di rete da 220-240Vac, altri possono funzionare anche (o solamente) a 12-24Vcc (come lo Shelly Plus 1), altri ancora supportano un intervallo di tensione che va da 5Vcc (es.: con presa di alimentazione Micro-USB) a 20-60Vcc/Vac.
La tensione di lavoro è uno degli elementi di scelta dello smart switch in base al tipo di impianto al quale verrà collegato (es.: 220Vac per l’impianto elettrico di casa, 5-12Vcc per l’automazione di apparecchi elettronici, ecc.).
I morsetti di uscita sono solo un “contatto” oppure sono sotto tensione?
Dipende dal modello. Molti smart switch alimentati a 220Vac (es.: Sonoff Basic R2) presentano sui morsetti di uscita la stessa tensione di ingresso quando vengono attivati da app, comandi vocali, routine, ecc.
Questi smart switch sono utili per accendere e spegnere prese elettriche, luci, ventilatori e altri dispositivi elettrici alimentati a 220Vac.
Altri smart switch come lo Shelly 1 V3 offrono in uscita un “contatto pulito”, cioè un doppio interruttore in chiusura e apertura senza tensione per comandare centraline elettroniche (es.: apricancello), impianti luci con relè, caldaie e citofoni che richiedono un contatto pulito di chiusura o apertura.
Lo smart switch è solo un interruttore o anche un pulsante?
Il circuito elettronico dello smart switch può simulare il funzionamento di un interruttore (anche deviatore e invertitore) oppure di un pulsante in base ai settaggi della app.
Se si attiva la “modalità inching” lo smart switch si comporta come un pulsante con la possibilità di regolare la “durata della pressione” (es.: 1-2 secondi per un “pulsante normale”, 30-60 minuti per un “pulsante temporizzato”).
Esistono smart switch adatti alle tapparelle elettriche?
Sì. Esistono in commercio smart switch compatibili o progettati appositamente per il controllo delle tapparelle elettriche, con due uscite interconnesse per salita e discesa (rotazione motore oraria e antioraria).
Si possono sostituire alle centraline tradizionali dei motori per tapparelle (praticamente plug&play) o aggiungere senza difficoltà, anche nella scatola a incasso, nel caso in cui il comando del motore avviene solo tramite i pulsanti da parete.
Alcuni smart switch per tapparelle elettriche supportano anche la funzione Roller Shutter che serve ad abbassare e alzare parzialmente le tapparelle oltre che fermarle (Stop – vedi Shelly 2.5).
Ad esempio, il comando vocale “Alexa, alza le tapparelle del 30%” permette di far entrare luce nella stanza senza alzare totalmente le tapparelle mentre “Hey Google, abbassa le tapparelle del 50%” impedisce al sole di acciecarvi senza oscurare totalmente la stanza.
Per ulteriori dettagli sugli smart switch e i controller domotici per tapparelle elettriche vi consigliamo di leggere questo articolo.
Gli smart switch possono anche misurare i consumi elettrici?
Sì. Alcuni smart switch integrano un circuito elettronico che misura la potenza prelevata sull’uscita a 220Vac dall’apparecchio collegato (Power Metering).
La misurazione è istantanea e permette di visualizzare sulla app i watt consumati in tempo reale da lampade, ventilatori o condizionatori portatili, frigoriferi oppure forni elettrici.
Utilizzando questo dato e moltiplicandolo per i minuti e le ore di accensione dell’apparecchio, la app calcola i consumi reali dell’apparecchio nell’arco di una giornata, una settimana oppure un mese, permettendovi di conoscere il suo consumo effettivo e l’impatto sulla bolletta.
Per gli approfondimenti sugli smart switch e le smart plug (prese elettriche domotizzate) con funzione Power Metering vi rimandiamo a questo articolo.
Posso installarli da solo oppure serve un elettricista?
L’installazione e il collegamento di uno smart switch richiede almeno la conoscenza delle nozioni base degli impianti elettrici civili (terra, fase, neutro, sezione cavi, ritorno, contatti puliti o sotto tensione, ecc.).
Oltre a questo, è sempre consigliabile installare gli switch come integrazione esterna all’impianto, cioè senza stravolgere lo schema originario e richiedere quindi una nuova certificazione da parte di un elettricista professionista.
Se non siete in grado di eseguire un lavoro sicuro, affidabile e a regola d’arte è meglio affidarlo al vostro elettricista di fiducia.
Buon prodotto che necessita di un maggiore approfondimento tecnico al fine di poterlo inserire in un normale appartamento per valutarne i benefici ed i relativi costi
Roberto – locci.rrt@libero.it
Peccato che da qualche mese Shelly dopo aver acquisito tantissimi clienti a limitato le funzionalità dell’App al minimo neccessario. Se la si vuole utilizzare (App completa) bisogna pagare abbonamento… Oltretutto la nuova App è confusionale dispersiva. In sostanza ho molti dispositivi di casa shelly che dovevo montare e li regalerò e appena posso smonterò tutti gli shelly compresi quelli a controllo del fotovoltaico. Ritengo una grande mancanza di rispetto da parte della casa madre che non dica le cose come stanno