Home Smart Q&A Smart switch dalla A alla Z – Parte seconda

Smart switch dalla A alla Z – Parte seconda

Altre dodici domande (e risposte) sugli smart switch: tipologie, esempi pratici d’uso e collegamento, controllo unificato con scenari e routine, soluzioni alternative e tanto altro. Vi siete persi la prima parte delle FAQ? La trovate qui. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Gli smart switch hanno solo un’uscita che comanda un solo apparecchio?

No. Esistono smart switch con una, due oppure quattro uscite per domotizzare uno, due o quattro apparecchi (lampade, sistemi di illuminazione, elettrodomestici, ventilatori, centraline, ecc.) oppure due funzioni dello stesso apparecchio (es.: salita e discesa delle tapparelle).

Sonoff Dual R2 con doppia uscita

Le uscite sono tra loro indipendenti, cioè si comandano separatamente tramite il pannello comandi della app, i comandi vocali, gli scenari e le routine (vedi sotto).

Pannello di comando per smart switch con doppia uscita

Per ulteriori informazioni vi consigliamo di leggere gli articoli dedicati ai modelli Sonoff e Shelly.

Posso mettere lo smart switch dietro l’interruttore luci a parete del salotto? Come lo collego?

Smart switch Shelly 1L inserito nella scatola a incasso di un interruttore luce

. Alcuni smart switch come il Sonoff Mini R2, lo Shelly 1 V3 e lo Shelly 1L sono talmente piccoli da stare comodamente dietro l’interruttore luce incassato nella parete.

Il collegamento dello smart switch è molto semplice, soprattutto se il comando luce è singolo (un solo interruttore per tutta la stanza): basta scollegare i due fili dell’interruttore luce e collegarli allo smart switch con uscita a contatto pulito (uscite 0/1), collegare l’interruttore luce ai morsetti SW dello switch (per mantenere il comando elettromeccanico) e alimentare lo switch a 220Vac (fase e neutro).

Schema di collegamento dello smart switch Shelly 1 V3 per comandare la luce della stanza in tre modi diversi (interruttore già esistente, app smartphone e voce)

Per altre tipologie di impianto (deviatori, invertitori, ecc.) seguire attentamente gli schemi di collegamento suggeriti dal produttore dello smart switch.

A differenza dell’interruttore meccanico che “unisce” o “interrompe” solo il filo della fase destinato al lampadario, lo smart switch richiede quasi sempre anche il filo del neutro per l’alimentazione a 220Vac.

Se nella scatoletta murata non è presente il filo del neutro appartenente alla stessa linea (luci) è necessario portarlo con una derivazione (chiedere al proprio elettricista) oppure utilizzare smart switch come lo Shelly 1L che non richiedono il filo del neutro.

Ho comprato uno smart switch con uscita 220Vca ma mi serve a contatto pulito. Come posso fare?

Può chiedere la sostituzione oppure trasformare l’uscita da “sotto tensione” a “contatto pulito” utilizzando un semplice ed economico relè.

Relè Finder con bobina a 220Vac

Ipotizzando di avere uno smart switch Sonoff Basic con uscita a 220Vac (la stessa con cui viene alimentato), se gli colleghiamo ai morsetti L (linea/fase) e N (neutro) l’ingresso (bobina) di un relè da 220Vac, le uscite di quest’ultimo possono essere utilizzate come contatti puliti.

Schema di trasformazione di uno smart switch con uscita in tensione (220Vac) in contatto pulito con relè a 1 via

Esistono in commercio relè a 1 via (3 contatti – C, NA, NC) che si comportano con un deviatore singolo, a 2 vie (6 contatti – C, NA e NC) come un deviatore doppio e indipendente oppure a 4 vie (12 contatti) come un deviatore quadruplo e indipendente, con contatti a morsetto, a saldare (per circuiti stampati) o predisposti per l’inserimento in uno zoccolo con morsetti.

Esistono scatole esterne per gli smart switch?

, ma sono piuttosto rare. Gli smart switch sono progettati per essere nascosti all’interno degli apparecchi da comandare, nei quadri elettrici, nelle scatole di derivazione oppure dietro gli interruttori a parete.

Per l’uso esterno è necessario utilizzare contenitori di adeguate dimensioni e compatibili con le normative di sicurezza vigenti, meglio se già progettati per uno specifico smart switch.

Se volete comandare una lampada o un apparecchio elettrico in modo sicuro, elegante e senza perdere l’interruttore “fisico” vi consigliamo di acquistare uno smart switch Shelly come questo o questo da inserire nello Shelly Button da posizionare sul cavo di alimentazione.

Shelly Button

Sono inesperto di impianti e collegamenti elettrici: per comandare una lampada esistono soluzioni più semplici degli smart switch?

. Per domotizzare gli apparecchi elettrici alimentati a 220Vac si possono usare le “smart plug”, ovvero le prese intelligenti Wi-Fi, Zigbee, ecc. Al loro interno si trovano gli stessi circuiti degli smart switch, si configurano nello stesso modo e si comandano con le stesse app e con la voce (Alexa, Google, Siri, ecc.).

Esistono prese intelligenti singole oppure multiple (ciabatte smart) con una o più prese 220Vac a controllo indipendente, con funzioni extra come la misurazione dei consumi energetici e dotazioni supplementari come le prese USB per ricaricare lo smartphone.

Ciabatta Meross MSS425FEU

Posso comandare insieme due o più smart switch?

. Basta creare uno scenario oppure una routine che includono due o più dispositivi (associati ad altrettanti smart switch con una, due o quattro uscite) e attivarli (o disattivarli) tutti insieme con un solo comando dallo smartphone e con la voce.

Ad esempio, se avete installato tre smart switch che comandano la centralina del cancello elettrico, le luci del giardino e la serranda elettrica del garage potete creare una routine chiamata “arrivo a casa in auto” che apre il cancello, la serranda e accende le luci con un solo comando vocale (es.: “Alexa, sono arrivato a casa in auto” o “Hey Google, eccomi a casa”).

Creazione routine con Alexa e Google Home

Se, invece, avete domotizzato le tapparelle elettriche e le luci di casa sempre attraverso gli smart switch, potete creare una routine che abbassa tutte le tapparelle e spegne le luci quando uscite di casa (es.: “Alexa, esco di casa”).

Per creare scenari e routine si usa la stessa app che configura e comanda gli smart switch (es.: eWeLink, Shelly Cloud, ecc.) oppure ci si affida a Alexa, Google Home e SmartThings.

Routine per Alexa: cosa sono, come crearle e personalizzarle

Scenari e routine si possono attivare anche da remoto, ad esempio dall’ufficio, e anche dall’autovettura sempre grazie ai comandi vocali di Alexa/Google/Siri e alle interfacce Android Auto e CarPlay.

Come faccio a comandare il mio cancello elettrico con lo smart switch?

cancelli elettrici si comandano quasi sempre grazie a un contatto pulito utilizzando i contatti dedicati al deviatore a chiave di apertura/chiusura, al pulsante manuale, ecc.

Questi contatti si trovano sui morsetti della centralina elettronica che comanda il motore del cancello e vari dispositivi di sicurezza (sensori presenza, lampeggiante, ecc.).

Centralina CAME ZA3P per cancelli elettrici

Basta collegare l’uscita a contatto pulito dello smart switch al contatto di apertura/chiusura (unico con chiusura temporizzata) oppure le due uscite (o due smart switch – sempre a contatto pulito) se la centralina è dotata di comandi di apertura e chiusura separati.

Schema di collegamento dello smart switch a contatto pulito (singolo) ad una centralina CAME con comando singolo di apertura/chiusura

Per approfondire questo argomento e scoprire come domotizzare il vostro cancello elettrico spendendo pochi euro vi rimandiamo a questo articolo.

Cancello elettrico “smart” con soli 5 euro? Ecco come fare

Posso aprire il portone di casa con lo smart switch anche quando sono assente?

. Se l’apertura del portone di casa e/o del cancello pedonale è elettrica e comandata da cifotono/videocitofono “analogico” (non bus), basta collegare l’uscita a contatto pulito dello smart switch in parallelo al pulsante “apri-porta”.

Esempio di collegamento tra citofono (Urmet) e smart switch (Shelly Plus 1) per l’apertura del cancello pedonale tramite app, comandi vocali, scenari, ecc. I morsetti di questo modello di citofono da collegare allo smart switch sono il 6 (massa comune) e il 9 (contatto pulsante apriporta).

Per altre tipologie di impianto citofonico/videocitofonico e il comando diretto dell’elettroserratura del portone/cancello (es.: case e villette singole) è meglio affidarsi ad un elettricista di fiducia. Per ulteriori dettagli vi rimandiamo a questo articolo.

Esistono smart switch con funzione “dimmer” per regolare la luminosità delle luci?

. Alcuni smart switch come lo Shelly Dimmer 2 possono accendere, spegnere e regolare la luminosità (dimming) di lampade a led, incandescenza e alogene, sia in manuale (app, comandi vocali, ecc.) che in automatico in base agli orari di alba e tramonto, ai timer personalizzati, ecc.

Shelly Dimmer 2

Inoltre lo Shelly Dimmer 2 non richiede obbligatoriamente la presenza del filo del neutro (vedi sopra), misura i consumi elettrici e si può collegare ai pulsanti esterni già esistenti.

Esistono smart switch dedicati ai ventilatori da soffitto?

. Alcuni smart switch come il Sonoff iFan03 sono stati espressamente progettati per trasformare un vecchio ventilatore, con o senza telecomando e luce integrata, in uno smart fan controllabile da app, telecomando e voce.

Sonoff iFan03

Nel caso del Sonoff iFan03 è possibile usare la app e i tasti del telecomando (incluso nel kit) per accendere/spegnere il ventilatore e la luce scegliendo una delle 3 velocità di rotazione a disposizione (low, medium, high), programmare le accensioni e gli spegnimenti con timer, routine o scenari, attivare lo spegnimento automatico e molto altro.

Che portata ha il Wi-Fi dello smart switch? Posso metterlo in giardino e collegarmi al modem/router di casa?

Gli smart switch hanno una portata Wi-Fi teorica di diverse decine di metri ma, come tutti i dispositivi wireless, soffrono le interferenze presenti nella banda 2,4 GHz e i disturbi elettromagnetici.

Alcuni modelli come il Sonoff Mini di prima generazione (ormai fuori produzione) erano dotati di antenna esterna per collegamenti a lunga distanza (oltre 70 metri testati sul campo) mentre ora quasi tutti gli smart switch hanno l’antenna Wi-Fi interna.

Prima di acquistare lo smart switch da installare in giardino, taverna o in qualsiasi altro luogo lontano dal modem/router consigliamo di verificare la presenza del segnale Wi-Fi, ad esempio con lo smartphone e le app dedicate come questa, e di procedere solo se il livello è almeno sufficiente.

Se il segnale è scarso o addirittura assente è necessario amplificarlo oppure creare una nuova rete wireless utilizzando gli extender e i repeater Wi-Fi che vi abbiamo illustrato in questo articolo.

Come potenziare il Wi-Fi in tutta la casa

Se cambio modem/router devo riconfigurare da zero gli smart switch?

Quando si cambia operatore di rete fissa (es.: da TIM a Vodafone o da Wind a Iliad) con sostituzione del modem, tutti i dispositivi precedentemente configurati smetteranno di funzionare perché la nuova rete Wi-Fi avrà nome e password differenti.

Invece di riconfigurare da capo gli smart switch, le lampadine led smart e i sistemi domotici che richiedono una procedura lunga e complicata (reset), si può cambiare l’SSID (nome rete Wi-Fi) e la password del nuovo modem utilizzando quelli del precedente modello.

Modifica del nome della rete Wi-Fi (SSID) in un modem/router TIM

Di norma questa operazione si effettua da un qualsiasi browser (Chrome, Edge, Firefox, ecc.) utilizzando l’interfaccia web del modem/router (es.: http://192.168.0.1 oppure http://vodafone.station/).

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