La domotica rende la casa più sicura e confortevole non solo ai “cosiddetti normodotati” ma soprattutto alle persone con disabilità, a mobilità ridotta oppure agli anziani quando devono alzarsi dal letto o dalla sedia per accendere o spegnere luci e altri dispositivi elettrici. Scopriamo quali sono i dispositivi più utili da installare, a cosa servono e come si comandano (anche senza smartphone).
Automatizzare un appartamento con i dispositivi domotici non significa solo renderlo più funzionale, confortevole e sicuro ma anche permettere alle persone con disabilità, a mobilità ridotta e anziane di controllare luci, prese, tapparelle, termostati e molto altro in totale autonomia e senza fatica.
Alzarsi dal divano per accendere il lampadario o il ventilatore, dal letto per abbassare le tapparelle oppure percorrere il corridoio per rispondere al citofono sono operazioni faticose e complicate non solo per i disabili su sedia a rotelle ma anche per le persone anziane con difficoltà motorie anche lievi.
Poter contare su un aiuto digitale che non comporta costi eccessivi, non richiede strumenti né gesti complicati è vantaggioso per chiunque, con ripercussioni positive anche sulla salute degli anziani (meno rischi di cadute e infortuni anche gravi).
Gli elementi chiave del controllo domotico sono quattro: i pulsanti fisici (comandi da parete, telecomandi, ecc.), lo schermo touch dello smartphone, i comandi vocali (Alexa, Google, Siri, ecc.) e le automazioni tramite scenari e routine.
Quasi tutti i dispositivi domotici in circolazione, a partire da quelli low-cost come gli smart switch fai-da-te e le prese plug&play fino ad arrivare ai sistemi smart home di BTicino, Vimar e Gewiss che vi abbiamo presentato negli scorsi mesi, supportano al 100% i comandi vocali, le app e le automazioni.
Questo significa che si possono comandare pronunciando una semplice frase come “Alexa, accendi la luce della camera” o “Hey Google, spegni il ventilatore”, cliccando sul pannello comandi che appare sullo schermo dello smartphone (icona on/off) oppure in automatico al verificarsi di determinate condizioni (alba, tramonto, timer, ecc.).
Per adattare il vecchio impianto elettrico alle esigenze delle persone anziane o disabili non servono grandi investimenti: per gli interventi iniziali più semplici, anche col fai-da-te, bastano meno di 100 euro.
In un momento successivo si può decidere di estendere il controllo domotico ad altre luci, prese o apparecchi elettrici senza rifare tutto da capo grazie alla flessibilità e alla versatilità dei singoli dispositivi domotici e dei kit “tutto incluso” come questo e questo.
Vediamo ora quali sono i dispositivi che permettono a disabili e anziani di accendere e spegnere luci, apparecchi elettrici ed elettronici, aprire porte e cancelli, regolare la temperatura di casa senza bisogno di alzarsi dal letto, dal divano o dalla carrozzina, come estendere il controllo anche a citofoni e videocitofoni, cosa serve per controllare questi dispositivi con la voce e senza bisogno di tenere in mano lo smartphone.
Smart switch: interruttori intelligenti low-cost
Gli smart switch sono semplici interruttori intelligenti che funzionano grazie ad un relè interno e ad un collegamento Wi-Fi o Zigbee per abilitare i comandi dallo smartphone (con app dedicata o generica – es.: Alexa, SmartThings, ecc.) e dagli assistenti vocali come Alexa e Google. I modelli più sicuri ed affidabili che vi suggeriamo sono quelli a marchio Sonoff, Shelly e Meross.
Gli smart switch fai-da-te sono i protagonisti di una rivoluzione che ha trasformato la domotica da un “lusso per pochi” a una “comodità per tutti”. Con pochi euro possono rendere intelligenti la ciabatta multi-presa del salotto, i motori delle tapparelle elettriche, qualsiasi lampadario e tutti gli apparecchi che in origine sono controllati da interruttori e deviatori da parete.
Sono talmente piccoli da stare all’interno delle scatole che contengono i cavi dell’impianto elettrico (derivazioni) o che ospitano gli interruttori elettromeccanici a parete pre-esistenti, si collegano in pochi minuti e si configurano dallo smartphone. Per installarli senza rischi è necessario conoscere le nozioni base degli impianti elettrici o, in alternativa, affidarsi ad un elettricista professionista.
Alcuni smart switch come questo si possono collegare ai pulsanti e agli interruttori da parete già esistenti così da mantenere i comandi originali come spiegato qui.
Per scoprire qual è lo smart switch più adatto alle vostre esigenze, agli apparecchi che volete comandare, come si collega e per la guida all’acquisto dei modelli più interessanti cliccate qui.
Smart plug: prese intelligenti pronte all’uso e senza installazione
Le smart plug, chiamate anche “prese intelligenti” o “prese Wi-Fi”, sono simili agli smart switch in termini di funzionalità (on/off) ma differenti per forma e tipologia di installazione. Permettono di accendere e spegnere un qualsiasi apparecchio elettrico ed elettronico inserito nella loro presa e si alimentano esclusivamente a 220Vca semplicemente inserendole in una presa di corrente a muro (o ciabatta). Alcuni modelli permettono anche di misurare i consumi elettrici (istantanei, giornalieri, mensili, ecc.) per utilizzare l’energia in modo intelligente e risparmiare sulla bolletta.
Sono 100% plug&play poiché non richiedono modifiche all’impianto elettrico né cablaggi aggiuntivi da parte dell’elettricista. Come gli smart switch si comandano manualmente da app (smartphone, tablet, Smart TV, ecc.), con gli assistenti vocali e in automatico tramite routine, scenari, ecc. Sono disponibili in formato “singolo” (una sola presa) o “multiplo” (ciabatta smart) con controllo on/off indipendente.
Le prese intelligenti sono la soluzione ideale per automatizzare piccoli e grandi elettrodomestici (ventilatori, condizionatori portatili, stufette elettriche, ecc.), lampade da tavolo o pavimento (piantane) e tutto ciò che si alimenta a 220Vac con una spina di corrente. Per ulteriori informazioni, FAQ e test cliccate qui.
Retrofit e upgrade del vecchio impianto elettrico
Le proposte smart home di BTicino, Vimar e Gewiss sono state concepite per aggiornare un vecchio impianto elettrico in modo sicuro e affidabile preservando il design e le funzionalità originali. Costano più degli smart switch e delle smart plug viste sopra ma il risultato è nettamente migliore, soprattutto in previsione di future espansioni (anche graduali).
Si può partire con un semplice kit “solo luci” o “tapparelle più luci” per poi aggiungere altri comandi come le prese smart ad incasso oppure i dispositivi più complessi come il cronotermostato connesso per regolare la temperatura di casa in modo intelligente e risparmioso, il videocitofono smart per vedere chi suona, parlargli e aprire il portone dallo smartphone.
Le funzionalità smart home sono le stesse già viste negli smart switch e plug (on/off manuale, temporizzato, salita/discesa totale o parziale, automazioni, consumi energetici, ecc.) con qualche extra come la regolazione della luminosità (dimming), utilizzando sempre lo smartphone (app) e/o i comandi vocali.
Il loro punto di forza è la facilità di installazione e collegamento: basta estrarre il vecchio interruttore, pulsante, deviatore o presa dal supporto a muro, scollegarlo dall’impianto, inserire il nuovo modulo domotico, ricollegarlo e registrarlo sulla centralina di controllo (chiamata “hub” o “gateway”) con tecnologia Zigbee, Thread, ecc.
Il gateway funge da interfaccia tra il modulo smart e la rete Wi-Fi allo scopo di ampliare la copertura dei segnali e raggiungere tutte le stanze di casa. A volte è necessario ricorrere all’elettricista per aggiungere un cavo di alimentazione (neutro).
Esistono anche moduli smart 100% wireless, alimentati a batterie e senza cablaggi, da fissare a parete o tenere in tasca come telecomandi, per il controllo di luci, prese, tapparelle, ecc.
Lampadine, lampade e faretti smart
Per “smartizzare” lampade da tavolo, lampadari, applique e faretti da incasso non è obbligatorio utilizzare gli smart switch oppure le soluzioni smart home appena viste. Se preferite una soluzione ancora più pratica, semplice (100% plug&play) ed economica vi basta sostituire le lampadine tradizionali (alogene o led) con quelle smart Wi-Fi o Zigbee e controllarle sempre dallo smartphone e dai comandi vocali.
Esistono in commercio lampadine smart di colore bianco (freddo, caldo oppure neutro) oppure colorate (RGB con vari tipi di bianco) adatte a qualunque lampadario, lampada o faretto con attacchi E27, E14, GU10, ecc.
I vantaggi di questo “retrofit” sono il costo (si parte da soli 7-8 euro), i tempi di installazione (meno di 1 minuto), la regolazione della luminosità e la scelta del colore.
Potete anche sostituire il vecchio lampadario, la lampada da tavolo/comodino oppure i faretti da incasso con i corrispettivi modelli smart spendendo qualche decina di euro in più ma ottenendo parecchi vantaggi in termini di design e funzionalità.
Per conoscere meglio le lampadine smart cliccate qui mentre per le lampade da tavolo, comodino e scrivania cliccate qui.
Campanelli, citofoni e spioncini smart
Oltre a luci e prese, la smart home offre alle persone disabili la possibilità di controllare il citofono e lo spioncino senza recarsi fisicamente alla porta o all’ingresso di casa.
Videocitofoni e spioncini digitali smart si controllano anche da remoto, permettono di vedere e parlare con l’interlocutore sia con lo smartphone (in vivavoce come una normale telefonata) sia con gli smart speaker/display (vedi sotto), aprire il portone, ecc. Inoltre possono registrare immagini e brevi video per sapere chi ci ha cercato quando eravamo assenti o impegnati in altre faccende.
La sostituzione del vecchio citofono o videocitofono con un nuovo modello smart richiede competenze professionali (elettricista) ed è difficile da realizzare per chi vive in condominio. In questi casi potete valutare soluzioni alternative più adatte al fai-da-te e meno costose come il modulo smart Ring Intercom per citofoni e videocitofoni già esistenti (clicca qui per la guida all’installazione e alla configurazione).
Smart speaker e display per la domotica “easy”
Il controllo con la voce dei dispositivi smart home appena visti si basa sugli assistenti vocali come Google, Alexa e Siri. Si può scegliere di parlare con questi assistenti attraverso smartphone e tablet, cliccando sulla app o le icone scorciatoie, oppure con uno dei tanti smart speaker/display di Google (gamma Nest), Amazon (Echo) o Apple (HomePod).
Gli smart speaker sono altoparlanti intelligenti e multifunzione (musica e radio, orologio, sveglia, chiamate vivavoce, ecc.), si collegano a internet grazie al Wi-Fi di casa ed evitano di tenere in mano lo smartphone, aprire app e cliccare icone per parlare con Google, Alexa o Siri.
Sono dotati anche di microfoni per essere sempre pronti ad ascoltare ed esaudire le vostre richieste, anche per comandare i dispositivi domotici compatibili (smart switch, plug, lampadine, citofoni, ecc.) con semplici comandi vocali come “Alexa, apri il portone”, “OK Google, accendi la luce” oppure “Hey Siri, abbassa le tapparelle” e senza bisogno di premere alcun tasto.
Gli smart display sono dotati anche di uno schermo LCD e di una telecamera per effettuare videochiamate, vedere le immagini di telecamere e videocitofoni, seguire i programmi televisivi in streaming e on demand (come RaiPlay, Amazon Prime Video, Netflix e YouTube), le notizie dei telegiornali e molto altro.
Come è facile intuire, smart speaker e smart display sono un componente essenziale della smart home, soprattutto per le persone con disabilità oppure a mobilità ridotta, per gli anziani e, in generale, per tutti coloro che preferiscono fare a meno dello smartphone per accendere la luce o abbassare le tapparelle.
Molto apprezzate da disabili e anziani sono in particolare le chiamate telefoniche senza premere tasti né scorrere i nomi in rubrica: basta chiedere all’assistente vocale di chiamare la persona desiderata (es.: “Alexa, chiama Rosanna”) e proseguire con la conversazione in vivavoce.
Per scoprire come funzionano gli smart speaker/display, cosa fanno e la guida all’acquisto cliccate qui e qui.